Il Consiglio dei Ministri aveva approvato il 19 maggio 2017 il decreto-legge che prevede l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Oggi, 28 luglio, il decreto sui vaccini diventa legge. La Camera ha infatti approvato in via definitiva il ddl di conversione del decreto voluto dal governo e dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin.
Inizialmente il testo aveva previsto l’obbligatorietà per l’accesso a tutti i gradi delle scuola – e fino al secondo anno della scuola superiore. È stato, invece, approvato il testo che prevede tale obbligo solo per l’iscrizione agli asili nido ed alle scuole materne, cioè da 0 a 6 anni.
Per gli altri gradi della scuola dell’obbligo è prevista una sanzione pecuniaria (da 100 € a 500 € mentre nella prima versione del decreto era stata prevista da 500 € a 7.500 €), irrogata dalla ASL, nei confronti dei genitori, che così vengono responsabilizzati ed ammoniti in caso di rifiuto.
Non più 12 ma 10 i vaccini obbligatori
La nuova legge fa un distinguo tra vaccini obbligatori e consigliati. Quelli obbligatori sono dieci, e non più 12 come inizialmente indicato nel decreto-legge.
I vaccini obbligatori sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzae tipo b. Mentre altri quattro saranno obbligatori solo fino al 2020: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.
Ma la legge appena approvata prevede anche quattro vaccinazioni gratuite e fortemente consigliate dalle Asl: contro il meningococco C e B (che inizialmente erano state incluse nel gruppo delle obbligatorie), e contro il rotavirus e lo pneumococco.
Per la fascia d’età che va dai 6 ai 16 anni l’avvenuta vaccinazione dovrà essere certificata al momento dell’iscrizione. Ovvero i genitori potranno attestare di essere in lista di attesa per le eventuali vaccinazioni mancanti. In caso di mancata vaccinazione il dirigente scolastico dovrà effettuare tempestivamente una segnalazione alla ASL che convocherà i genitori per un colloquio informativo ai quali verrà concesso un periodo di tempo per procedere alla vaccinazione del proprio figlio.
Introdotta una anagrafe vaccinale
Con il passaggio da decreto-legge a legge è stata cancellata la norma che stabiliva la perdita della potestà genitoriale a coloro che non intendono vaccinare i propri figli.
Mentre è stata introdotta invece l’anagrafe vaccinale per monitorare le attività del Servizio sanitario nazionale e nella quale saranno registrate tutte le persone vaccinate, da sottoporre a vaccinazione e le dosi somministrate.
Sarà possibile prenotare i vaccini in farmacia e sia le prenotazioni che le vaccinazioni obbligatorie saranno gratuite.
Chi è esonerato
Sono esonerati dalla vaccinazione i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio, i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia, e i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta
Per maggiori informazioni potete consultare la Guida al Decreto Vaccini convertita in legge.
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3 Comments
Si è adesso i bambini devono fare anche la vaccinazione per la varicella! 12 vaccini in tutto, sono matti,… solo in Italia.
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