Il parto si avvicina e tutto sta cambiando. Le mie antenne rivolte al mondo hanno iniziato a sintonizzarsi su temi in precedenza inascoltati. Incomincio a prestare attenzione – seppure minima – alle pubblicità dei prodotti per bambini.
I consigli degli altri, nella maggior parte dei casi non richiesti, aumentano esponenzialmente. Internet si conferma un’infernale arma per trovare informazioni, in questo caso legate all’infanzia. La Bb si è fissata su questo nuovo approccio al sonno creato nei paesi nordici, io vorrei polemizzare con il comico di Zelig che sul La 27esima ora ha lamentato il suo essere in ombra in quanto papà. Non so cosa dirti, Angelo Pisani, ma io dalla ginecologa vengo preso in considerazione.
Visto? Cresce il mio desiderio di “entrare” nei dibattiti, dire la mia. Ma non solo nell’arena web, anche nel mondo offline. Qualche settimana fa siamo andati a visitare la famosa manifestazione Bimbi in fiera. Non chiedetemi perché l’abbiamo fatto. L’entrata gratuita sicuramente non può essere una giustificazione. Forse era perché volevamo respirare il mondo dei bambini? Avere una preview del futuro che ci aspetta?
La Bb ha anche iniziato il corso preparto e ad alcuni incontri sto partecipando in quanto i papà sono benvenuti. In quello sul travaglio e il parto, abbiamo trovato un’ostetrica dalla vena freudiana che ha chiuso l’incontro in maniera memorabile. “Certe donne in travaglio mi urlando dicendo che vogliono morire perché non resistono al dolore. Io rispondo loro che quello che desiderano sta effettivamente accadendo. Nel momento del parto, muore la donna che è esistita prima, e ne nasce una nuova, madre”. Immensa. Ci ha lasciati tutti secchi.
Mi viene naturale interrogarmisu come “rinascerò”, quale sarà il mio ruolo, di come sarò padre. Oggi sembra in voga un’immagine del papà sensibile, accogliente, preoccupato, che condivide gli stessi compiti della compagna. A questa si contrappone una visione più tradizionalista che vede il papà come quello che deve in tutti i sensi tagliare il cordone ombelicale e tenere la propria compagna con i piedi per terra.
Ma è possibile una sintesi tra questi due approcci? Non lo so, ma farò di tutto per trovarla.
photo credit: glynlowe via photopin cc
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