Il Sistema nazionale per le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità ha presentato in data 11 febbraio scorso le Linee Guida “Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole“. L’obiettivo è migliorare la comunicazione tra le donne e gli operatori sanitari sulle modalità di questa tipologia di parto. La decisione di creare queste linee guida è stata presa anche in conseguenza del continuo aumento, in Italia, dei parti con taglio cesareo che sono passati dall’11% del 1980 al 38% del 2008 (maggiori nelle regione del Sud e minori al Nord).
La comunicazione è infatti un aspetto fondamentale. Sebbene non ci siano prove che indichino un’associazione tra l’offerta di informazione e la riduzione dei tagli cesarei, alcuni trial clinici hanno mostrato che interventi adeguati sono in grado di promuovere le conoscenze e il grado di soddisfazione delle donne, ridurre la paura e l’ansia e migliorare i processi decisionali e l’esperienza soggettiva legata al parto.
Il modello della costruzione del consenso è inoltre fondamentale per evitare che la donna deleghi tutte le decisioni al medico e che poi, in caso di problemi, ricorra alla denuncia medico-legale.
Le raccomandazioni sono rivolte ai professionisti della salute coinvolti nel percorso di assistenza alla nascita e alle future mamme. È stata inoltre predisposta una versione divulgativa specificamente rivolta alle donne, “Taglio cesareo solo quando serve“.
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1 Comment
vorrei dire che ancora molti ospedali non permettono a una precesareizzata di provare un parto naturale.
Io ho partorito la mia prima figlia con parto cesareo x’ podalica, il mio secondo figlio è nato 2 anni dopo con parto naturale veloce e bellissimo!!!! Alcune conoscenti che han partorito nell’altro ospedale della mia zona non hanno avuto la possibilità di questa scelta, il medico ha detto loro “dopo un cesareo si fa x forza un’altro cesareo”.