Lo svezzamento è una fase estremamente delicata, un momento della crescita dei nostri bambini che spesso è accompagnato da tanti dubbi.
Quali cibi introdurre accanto al latte? Quando? Domande che tutte ci siamo fatte, consapevoli dell’importanza che una corretta educazione alimentare ha per il loro sviluppo e per favorire l’acquisizione di quelle buone abitudini che li accompagneranno mano a mano che diventeranno grandi e per stimolarli gradualmente verso l’autonomia.
Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a partire dal sesto mese del bambino, il latte può essere integrato con i primi cibi semisolidi e solidi, seguendo però le indicazioni del pediatra che, conoscendo la storia del nostro bambino sin dalla sua nascita potrà consigliarci e guidarci nelle nostre scelte alimentari.
Che si scelga lo svezzamento classico, naturale o l’autosvezzamento, tra i primi alimenti che possono essere inseriti nell’alimentazione dei piccoli c’è la frutta: mele, pere, prugne e in seguito le banane.
Se lo svezzamento inizia in un periodo in cui non c’è disponibilità di prugne fresche, è possibile utilizzare anche le prugne secche – che hanno il vantaggio di essere disponibili tutto l’anno – un alimento che contiene solo zuccheri naturali, è privo di grassi ed è fonte di vitamina B6, rame e manganese, oltre a essere ricco di potassio e vitamina K.
Caratteristiche ben rappresentate dalle prugne secche più diffuse in commercio, quelle del California Prune Board, il consorzio dei produttori di prugne della California che riunisce 900 coltivatori e 26 confezionatori.
Inizialmente potrebbe essere utile bollire 1 prugna secca, per poi usare l’acqua di bollitura per altre preparazioni e vedere qual è la reazione a questo nuovo alimento.
Se notiamo che non crea fastidi, si potrà iniziare ad usare direttamente il frutto per creare delle sane e gustose merende…
Volete qualche idea facile e veloce da preparare?
Purea di mele e prugne
Prendete una prugna secca, fatela ammorbidire in un po’ d’acqua e risciacquatela accuratamente. Sbucciate una mela, tagliatela a pezzettini e frullatela insieme alla prugna.
Se la quantità è troppa per una sola merenda è possibile conservare la purea in freezer in appositi contenitori per non più di 10-12 mesi, per poi scongelarla in frigorifero prima dell’utilizzo.
Yogurt bianco con prugne
Prendete una prugna secca, fatela ammorbidire in un po’ d’acqua e risciacquatela accuratamente. Frullatela e aggiungete la purea ottenuta allo yogurt bianco mescolando bene per amalgamare i due ingredienti. Ideale per dare un sapore più gradevole allo yogurt sfruttando le naturali proprietà dolcificante delle prugne.
Gelato alle prugne
Mettete nel frullatore 1-2 prugne secche precedentemente ammorbidite in acqua e strizzate. Unite un vasetto di yogurt bianco e frullate alla velocità più bassa.
Versate il composto in uno stampino e mettetelo in freezer per almeno 12 ore. Prima di consumarlo lasciatelo a temperatura ambiente per alcuni minuti.
Buona merenda!
Articolo sponsorizzato in collaborazione con California Prune Board con la supervisione delle dietista Roberta Cattaneo
photo credit: Apprendre à utiliser la cuillère – 2013-173 via photopin (license)
1 Comment
Pingback: Svezzamento: classico, naturale o autosvezzamento?