Si dice che chi non vuole bene a se stesso, non può volere bene agli altri. Secondo me è una bugia. O meglio, una mezza verità…e ne ho le prove. Le ho sempre avute sotto gli occhi, ma non riuscivo a vederle o forse non volevo.

Per me al primo posto c’erano gli altri. Le persone che amo e tutte quelle che in qualche modo sono parte delle mie giornate. I loro bisogni, richieste, urgenze sono venuti a lungo prima dei miei, spinta dal desiderio di esserci per gli altri, di essere utile, disponibile. A volte troppo.

Ma tutta questa disponibilità –  il più delle volte apprezzata e gratificata, ma in altre neanche un po’ – che effetti aveva? In che posto ero IO rispetto alle incombenze altrui?

I ritmi serrati, i pranzi saltati, le situazioni piacevoli a cui ho rinunciato finalmente mi hanno fatto capire che quel mio voler bene agli altri prima che a me stessa non era sano e soprattutto non era giusto, che non si ama meno se ogni tanto si mette al primo posto se stessi.

E così, un po’ come si fa nell’educazione dei figli, quando si creano quelle routine personali, anch’io ne ho creata una mia, proprio con l’obiettivo di amarmi di più o almeno di provarci!

Ecco la mia personalissima lista…

 8 cose da fare per stare bene

  1. Prima su tutte: diciamo NO se ci chiedono qualcosa che non ci va e che accetteremmo solo per compiacere la persona che abbiamo di fronte. Perché costringerci se qualcosa ci fa stare male o comunque non ci piace? Il tempo è già poco, perché sprecarlo se proprio non si tratta di qualcosa d’inderogabile?
  1. Deleghiamo. Tanto non è vero che come la facciamo noi quella tal cosa non la fa nessun altro. O forse sì. Ma il punto è un altro. Il mondo non crolla se non riusciamo ad avere il controllo su tutto. Se chiediamo o accettiamo un aiuto, non siamo meno forti. Ma solo più consapevoli dei limiti che abbiamo.
  1. Approfittiamo di ogni minuto libero per quelle piccole cose che danno una nota positiva alla nostra giornata: il cappuccino al bar al mattino, la canzone che ci dà la carica alla radio cantata a squarciagola mentre andiamo al lavoro, 15 minuti di corsa alla sera per sfogare le tensioni. Non importa se sono pochi momenti e brevi. Godiamoceli, perché nella frenesia delle nostre giornate contano, eccome.
  1. Prendiamoci il giusto tempo per mangiare…e bene! Sembrerà un’ovvietà, ma non lo è. Non so quante persone conosco (me compresa) il cui massimo ideale di pranzo è un panino trangugiato in 5 minuti davanti allo schermo. Ma che pausa è questa? La notizia del giorno è che: A non ci danno una medaglia per questo eccesso di zelo, B le sorti di quello che stiamo facendo non cambieranno se lo facciamo mezz’ora dopo. Sembra incredibile ma è così.
  1. Dedichiamoci alla cura del nostro corpo, ma non per piacere agli altri. Solo per noi. Spalmiamoci la crema facendoci un massaggio, mettiamo una maschera sul viso o un impacco ai capelli. Sono gesti di cura che non solo ci regalano un momento di relax, ma che significano riavvicinarci a noi stesse, a quel corpo che troppo spesso trascuriamo perché c’è qualcosa di più importante da fare. E sì, anche l’igiene intima che spesso mettiamo in secondo piano è importante. Dobbiamo prenderci cura di noi stesse e delle nostre esigenze specifiche e non pensare “ma sì, cosa vuoi che cambi?” perché cambia!
  1. Limitiamo le aspettative. Se qualcosa (a patto che non sia una cosa da cui dipendono le sorti del mondo – ma su questo si veda il punto 4) non siamo riuscite a farla, anche se era nella nostra lista del “to do” quotidiana, non importa, la faremo domani. E anche meglio perché avremo più tempo e la giusta predisposizione mentale per farlo. Ah, e non vale se poi passiamo tutta la serata a rimuginarci sopra!
  1. Sorridiamo spesso. Il sorriso è contagioso e fa bene. Quante volte vi è capitato di camminare per strada e, incrociando qualcuno che sorrideva, vi è venuto d’istinto sorridere a vostra volta? Sembrerà una cosa molto naïve, ma secondo me cambia proprio il modo in cui ci si approccia al mondo.
  1. Trascorriamo del tempo con le persone che amiamo. Facciamolo sentire il nostro affetto. Con le parole o con dei piccoli gesti. Ho imparato che troppo spesso ci perdiamo delle occasioni importanti, di cui ci accorgiamo solo dopo, quando non si possono più recuperare. Una telefonata, un messaggio su un post-it appiccicato sulla porta di casa, un SMS. Qualsiasi cosa, purché la facciamo.

E voi cosa aggiungereste? Quali altre cose suggerite per stare bene?

 

photo credit: Happiness is excitement that has found a settling down place. But there is always a little corner that keeps flapping around. ~E.L. Konigsburg via photopin (license)

Author

Acrobata per vocazione, una laurea in Lingue e Comunicazione, da oltre 10 anni mi divido tra le mie due grandi passioni: educazione e comunicazione, convinta che le due cose insieme possano fare la differenza. Da sempre in prima linea accanto ai bambini, agli adolescenti, alle mamme e ai papà, a scuola e in famiglia, ho lavorato e lavoro per diverse realtà del terzo settore occupandomi di diritti dei minori, cittadinanza attiva, intercultura, disabilità e fragilità sociale con l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. Il mio sogno? Mettere al servizio dei genitori le mie competenze e professionalità, per supportarli nel loro ruolo educativo.

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