Non mi trattengo più, perdo la pipì e la testa.

Sto usando il vasino di mio figlio di tre anni e mezzo, di notte mi trovo benissimo.

Durante la giornata evito le lunghe percorrenze a piedi e le scale, prego di non incontrare persone troppo simpatiche e prima di bere localizzo il bagno più vicino!

Risultati? Vita sociale compromessa…

Gestione domestica in mano all’ Homo Eroticus, i panni sono sbattuti in 4 punti diversi della casa e ammassati come i capi delle bancarelle del mercato, come quelli di Alì “tutto a due euro”.

La Creatura ha capito che ho dei limiti oggettivi e sta sviluppando la parte caratteriale più diabolica.

L’esordio

Sul divano, esclamo:

“Cos’è sta puzza di M… ?”
“Sono io mamma, scoreggio come te…”

Ho riso tanto, tantissimo, tantissimo. È scesa roba.

Panico. Ho pensato: “mica avrò perso le acque già al settimo mese? L’altra volta non le ho perse, o meglio le ho perse e la Creatura è subito uscita“.

Ignoranza in materia, pensieri rapidi, impreparazione pura! Ero nel trip delle acque, mi sentivo agitata come Mosè mentre attendeva che la magia funzionasse e si aprisse il mare!

Andavano chiamate le “fidatissime“…

Telefonata 1

Lombardia, con due creature tra piedi e tette:

La Signora è cinica e pratica. Mi parla di almeno una bicchierata di liquido con contrazioni, altrimenti faccio ridere. Evidentemente faccio ridere perché mi dice di risentirci il giorno dopo.

Telefonata 2

Trentino Alto Adige, con figlia nata per il teatro e cinema:

La Contessa è minuziosa e ferma. Mi racconta, per la prima volta e nel dettaglio, i suoi primi momenti di rottura. Mi dice che devo annusare, ma non voglio farlo!

L’Homo Eroticus

Sbuca LUI con la chitarra, non vuole collaborare.

Urlo e gli ricordo che quando mi è scoppiata Magica Emo, al sesto mese, non ha voluto sbirciare il mio sedere. Mentre minaccio di chiamare l’ospedale il bambino, recitando un mio cavallo di battaglia, afferma:

“No, l’ospedale nooooo,  la gente lavora e andiamo a crear file. Metti arnica“.

Tutti in bagno mentre Eroticus annusa. Tutti, umani e animali. Rompono un bicchiere, sono esaltati.

È pipì.

Colgo serietà nel suo tono ma non mi fido, sarebbe capace di mentire per evitare sbattimenti.

Telefonata 3

Periferia dura milanese, con figlia incontinente:

Mia Madre. Il segugio indossa già le cuffie; il bambino ha capito che dall’altra parte del telefono c’è suo nonno e  alza in alto un paio di corna (esegue proprio il classico segnaccio delle corna).

Mio papà non può fiutare l’urina a chilometri, ma percepisce chiaramente l’aria di tempesta.

Mi passa la moglie:

“Cosa c’è?”
“Perdo pipì”
“Mettiti i pannolini, e chiama tua zia che ha fatto gli anni il mese scorso”.

Ora sono nervosa sul serio. Voglio litigare. Le chiedo se hanno insegnato il gestaccio delle corna alla Creatura, lei scarica subito la responsabilità su mio padre. Può essere stato lui, è verosimile.

Sa che vivo con Eroticus, sa che le corna reali sono ancora fresche e da allevamento in gabbia. E cosa fa il burlone? Istruisce il ragazzino a dovere pensando di fare cosa simpatica.

Con mio padre non ho litigato praticamente mai nella vita, con chi mi sfogo?

Mia zia… Emilia Romagna… quella che ha fatto gli anni a marzo!!!!

Non dimenticate che c’è sempre una via d’uscita, sia che si tratti d’urina,  di un neonato, o d’attacchi di isteria!

I miei consigli:

  • Esercitare i muscoli vaginali il più possibile: mentre fate pipì trattenete il flusso urinario per qualche secondo e poi lasciate nuovamente andare, poi ritrattenete e rilasciate ancora. Questo esercizio inoltre aiuta a liberare totalmente la vescica! Potete farlo ovunque, bar o metro, perché non è necessario dover urinare, basta far finta!
  • Non fissarsi di puzzare mentre si parla con altri. Vi ricordo che il vostro fiuto, in qualità di gravide, generalmente è sopra la media e vi accorgereste prima voi dell’interlocutore.
  • Utilizzare i pannolini se servono. Lo so che una pensa di liberarsi dell’impiccio con ali per nove mesi, lo so… ma l’umidità in quella zona non va bene, si rischiano infezioni e poi van messi i pomatoni, o ovuli, ecc.

E questo è tutto (e pensare che mi era già esplosa una emo con pozzetta di sangue e pensavo di aver toccato il fondo!).

photo credit: Meditations – pixabay

Author

All'anagrafe sono mamma da settembre 2012 ma mi sento una mamma-donna-acrobata da sempre, in fondo ho "tirato su" i miei gatti da sola. Sono una ex studentessa pavese in Scienze dei Beni Culturali e milanese in Archeologia (infatti cammino guardando per terra come gli anziani). Disordinata cronica e facile alla noia, sempre capace di grandi slanci e ironia, possiedo un pessimo gusto nel vestire. Vegetariana da forse 15 anni, vivo in questo mondo come posso e, a volte, mi riesce anche bene.

Comments are closed.