Con sessualità infantile si intende la scoperta, da parte dei bambini, degli organi sessuali propri e degli altri e delle sensazioni ed emozioni che queste parti del corpo possono provocare se stimolate. In questa visione, la sessualità dei bambini inizia molto presto: la prima tappa generalmente infatti è quella di andare alla scoperta dei propri genitali, attraverso le mani, quando durante il cambio del pannolino i bambini possono finalmente avere accesso a quella zona del corpo altrimenti sempre preclusa.

La sessualità dei bambini: l’autoesplorazione

Accanto all’esplorazione manuale dei propri genitali e all’ascolto delle sensazioni piacevoli che questo contatto provoca, con la crescita i bambini iniziano spesso a ricercare altri tipi di contatto piacevole dei propri genitali con oggetti di vario tipo, dal bracciolo del divano al sellino della bicicletta, solo per fare degli esempi.

In questi casi è importante che i genitori:

  • permettano ai propri figli, fin dalla più tenera età, di esprimere la loro curiosità esplorando il proprio corpo senza temere che ciò possa essere dannoso;
  • evitare giudizi e commenti negativi, anche non verbali: i bambini sono molto sensibili alla reazione che i genitori hanno rispetto alla sessualità e questa ha ricadute dirette sulla serenità o meno del loro rapporto con il proprio corpo e la sessualità non solo da bambini ma anche da adulti.

La sessualità dei bambini: Giochiamo al dottore?

A partire dai 4 anni poi ormai i bambini sono consapevoli del fatto che esiste una differenza tra maschi e femmine e di qui ad essere curiosi dell’altro sesso il passo è brevissimo. Dal gioco del dottore in poi, ciascuno di noi ha trovato la sua strada per scoprire insieme a cugini, amichetti, compagni di classe che differenza esiste tra maschi e femmine e sperimentare le sensazioni date dal contatto fisico con l’Altro.

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In questa fase va ricordato che:

  • è meglio non interrompere i giochi “sessuali” tra bambini. Se proprio è necessario, si rispetta comunque la privacy, bussando alla porta se abbiamo bisogno di entrare in camera e pensiamo che sia in atto un gioco di scoperta del corpo tra nostro/a figlio/a e i suoi ospiti;
  • si spiega al proprio figlio che giocare con il proprio corpo ed il corpo altrui è molto piacevole, a condizione che tutti i partecipanti siano d’accordo: non è mai troppo presto spiegare infatti che ciascuno ha il diritto di dire di sì o di no di fronte a ciò che l’altro vuole fare e che possono venire da noi a chiedere aiuto se vivono un’esperienza spiacevole.
  • se non ci poniamo in maniera giudicante, ma serena e disponibile al dialogo rispetto alla sessualità, i nostri bambini cresceranno consapevoli di poter venire da noi a chiedere consiglio o a sciogliere dubbi relativi al proprio corpo e alla propria sessualità. Se da bambini questa disponibilità significherà rispondere a domande come “da dove nascono i bambini”, in adolescenza potrà significare che nostra figlia si sentirà libera di chiederci di accompagnarla alla prima visita ginecologica, o a comprare la pillola anticoncezionale, o nostro figlio chiederà al padre chiarificazioni sulle prime polluzioni notturne.

La sessualità dei bambini: Cosa vuol dire fare l’amore? 

Intorno ai 7-8 anni si manifesta una curiosità più orientata all’atto sessuale e spesso, soprattutto i maschi, iniziano ad andare alla ricerca di informazioni e immagini legate al sesso: è il momento di fornire loro le informazioni che cercano relativamente a come sono fatti e come funzionano gli organi sessuali maschili e femminili, anziché lasciare che le trovino nei posti sbagliati e magari con un livello informativo e di immagini non adatto alla loro età.

Poi, intorno ai 9-10 anni per le femmine e i 12-13 per i maschi arriva la pubertà, con i primi cambiamenti fisici che porteranno negli anni successivi allo sviluppo sessuale (peluria, odori, bottone mammario, secrezioni vaginali nella femmina, peluria, odori, cambiamento della voce, produzione di sperma nei maschi).

È importante che i nostri figli vi arrivino preparati, già sapendo quali cambiamenti attendono loro, per non rimanerne spiazzati o spaventati. A questa età il pudore nei riguardi del proprio corpo e della propria sessualità inizia a consolidarsi sempre più; può darsi così che nonostante la disponibilità del genitore a parlare di sessualità e cambiamenti del corpo con il proprio figlio, questi inizi a sentirsi a disagio.

Può essere allora una buona idea scegliere delle pubblicazioni adatte sui cambiamenti della pubertà, la sessualità, la contraccezione (oggi in commercio si trovano diversi libri ben fatti adatti), da sfogliare insieme e poi lasciare ai nostri figli se vogliono approfondire l’argomento da soli, ribadendo che possono venire a chiederci delucidazioni in qualsiasi momento e su qualsiasi tema.

Il miglior insegnamento? L’esempio!

Infine, ricordiamoci sempre che il miglior insegnamento è l’esempio: vivere serenamente la propria sessualità ed il proprio corpo costituisce un modello importante per i nostri figli. Se la nostra esperienza di vita non ci ha regalato questa serenità, sforziamoci di non essere giudicanti con i nostri figli come i nostri genitori sono stati con noi, lasciamo loro il diritto di esplorare, a tutte le età, la loro sessualità, fornendo loro gli strumenti fondamentali per non farsi male e imparare:

  • il rispetto di sé e del proprio corpo;
  • il rispetto dell’Altro e del suo corpo;
  • che l’affettività che passa attraverso il corpo, affinché la sessualità sia vissuta come un’esperienza affettiva a tutto tondo in età adulta.

Voi avete già affrontato questi temi con i vostri figli? Parlare di sessualità dei bambini vi ha messo in difficoltà?

photo credit: mcconnmama – pixabay &  Efraimstochter – pixabay

Author

Psicologa e psicoterapeuta rogersiana, da diversi anni ho iniziato a lavorare con i neogenitori sia diventando insegnante di massaggio infantile, sia conducendo gruppi per genitori sull’educazione emotiva e su vari argomenti legati all’educazione e all’accudimento dei bambini, dalla nascita all’adolescenza. Sono profondamente convinta che sostenere i genitori nelle scelte educative, informare, spiegare, ma soprattutto ascoltare e accogliere dubbi, domande, fragilità, sia la strada più importante per promuovere il benessere dei nostri bambini e prevenire il crescente disagio infantile e adolescenziale. Nel mio lavoro porto la mia professionalità, ma anche la mia esperienza con i miei tre figli, gli errori fatti, i dubbi vissuti, le battaglie vinte. Perché non si può pensare di aiutare i genitori se ci si erge su un trono, ma solo se si condividono esperienze, fatiche, paure e soddisfazioni. Sito web: www.sentieridicrescita.com Facebook: https://www.facebook.com/pages/Sentieri-di-Crescita/ 653600438012603