Quando è iniziata l’avventura di MAMME ACROBATE i vostri figli erano appena nati, almeno i maggiori… perché poi ne sono venuti molti altri. Ed ora, a distanza di 10 anni, sono diventati dei piccoli uomini/donne che a volte possono sembrare dei perfetti estranei.
Cosa è successo? Sono entrati nell’adolescenza, quel periodo della vita che agli occhi degli adulti è un momento esaltante e meraviglioso mentre agli occhi di chi la sta vivendo è un periodo di contrasti, difficoltà e incertezze.
È iniziata l’adolescenza e non si è mai pronti del tutto!
Genitori increduli di fronte a musi lunghi, chiusure totali, contestazioni su tutto.
Ragazzi insoddisfatti, pieni di paure che però si manifestano con aggressività e contestazioni.
In un libro che ho letto recentemente (Il cuore degli uomini di Nickolas Butler – Marsilio) c’è questo passaggio di un ragazzo sedicenne riguardo a una madre (unico genitore in quanto il padre è morto):
Rachel corre verso di lui e, anche se è più alto e più forte, lei è sua madre e non ha paura, non avrà mai paura di lui. Perché lo ha fatto lei, quel ragazzino, e si è occupata di lui, e non importa quanto possa mancarle di rispetto, quanto sia duro o cattivo: quello che prova per il figlio è un amore travolgente.
Ecco, io credo che, nel periodo dell’adolescenza più che mai, serva un amore travolgente.
Un amore travolgente
È stato faticoso crescerli, non dormire la notte per allattarli, stare piegate quando dovevano imparare a camminare o ad andare in bicicletta, correre ad accompagnarli a scuola/calcio/danza/catechismo/nuoto/eccetera…
Ma è stato tutto sommato facile, molto faticoso ma facile.
Ora viene il difficile ma anche il bello. Quanto è stimolante essere presente ogni giorno alla loro crescita e formazione, ascoltare ogni loro confidenza, risolvere ogni loro dubbio, risolvere le loro incertezze.
Ecco questo non sarà facile e soprattutto non sarà facile ottenere la loro confidenza. Ci vorrà tanta pazienza, tanta costanza, tanta dolcezza. E soprattutto tanto ascolto.
La capacità di ascoltare non è facile. Siamo più portati a raccontare i nostri fatti che ascoltare quelli degli altri. Spesso non siamo in grado di capire quando una persona ha bisogno di essere ascoltata senza sentirsi dire “ma anche io…” o peggio ancora “ma anche una mia amica…”.
Fermiamoci ad ascoltarli
Fermiamoci ad ascoltare, in particolare questi ragazzi che stanno crescendo. Non solo dobbiamo ascoltarli ma dobbiamo essere in grado di farli parlare. Dobbiamo riuscire a farli sentire capiti. Devono comprendere che siamo dalla loro parte senza giudizi affrettati o, meglio ancora, senza giudizi proprio.
Ma un amore travolgente ci riuscirà.
Buona adolescenza, mamme acrobate!
photo credits: 123rf
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