Calendario dell’Avvento di Mamme Acrobate, ecco la storia di Natale del 21 dicembre che potrai leggere insieme al tuo bambino!
La storia di un albero e di tre Natali
Vi racconto una storia che comincia tre anni fa quando, con estrema gioia e con un entusiasmo mai provati prima, la nostra protagonista si apprestava ad addobbarmi: era bellissima ed aveva un grosso pancione a farle compagnia. Mi voleva colorato e luccicante come non mai perché era il primo Natale che la sua bambina trascorreva in famiglia, anche se ancora nella sua pancia, ed io, il loro albero di Natale, dovevo essere splendido.
Il Natale successivo la nostra protagonista è di nuovo intenta ad addobbarmi, ma con intorno un clima molto diverso: dopo pochi giorni sarebbe dovuta rientrata a lavorare, la sua piccola Maddalena aveva già nove mesi e stava iniziando a frequentare l’asilo nido.
La famiglia della nostra protagonista stava programmando la vita con una mamma lavoratrice al posto di una mamma sempre a casa. Non era un periodo facile. Lei doveva staccarsi dalla sua bimba e ributtarsi nella routine quotidiana la spaventava, perché aveva una folle paura di non farcela. Fu un Natale un po’ difficile, mi addobbarono sì, ma un po’ controvoglia.
Oggi, dopo un altro anno, io, lo stesso albero di Natale, vengo di nuovo decorato e addobbato, ma questa volta dalla piccola Maddalena e dal suo papà: la nostra protagonista rimane sul divano, incantata a guardarci, complici e divertiti, mentre condividiamo questo momento così speciale che si ripete ogni anno.
Sente che la serenità che sta vivendo ora si riflette nell’immagine che ha davanti agli occhi: la sua famiglia ed io, questo terzo albero di Natale che per lei è il più bello, il più luminoso, il più colorato. Che per tutti voi sia un Natale altrettanto felice e sereno… Auguri!
Storia di Valentina, mamma blogger di Livinglikeamom.com
La notte di Natale
C’era una volta una bambina di nome Giada, bella, bionda con dei grossi occhi azzurri, era una di quelle bambine che saresti rimasto ore a guardarla tanta era la sua beltà. Purtroppo il suo bellissimo viso era molto triste perché la piccola non aveva mai conosciuto i suoi genitori, essendo morti in un incidente.
Giada viveva con la nonna, una vecchia matrona dispotica restia agli abbracci e ai baci, brava a impartire gli ordini alla numerosa servitù presente nella loro villa. I rapporti con la nonna erano molto difficili, perché la vecchia signora era molto fredda con la piccola Giada e pensava solo a ricoprirle di regali a non le dava l’affetto e l’amore che Giada cercava. Ogni notte Giada piangeva, si disperava perché la delusione di non ricevere un abbraccio, una lode era sempre presente, la piccola pregava e sperava sempre che le cose cambiassero.
Finché le sue preghiere non arrivarono alla fatina del bosco, che accortasi della sofferenza della piccola, decise di aiutarla. Così, proprio la notte di Natale, andò in camera della nonna di Giada e attraverso delle piccole immagini che raffiguravano Giada che piangeva, fece capire all’anziana signora che a volta un bacio, un abbraccio vale più di mille regali e che con i soldi non si colmano gli affetti.
La donna scoppiò in lacrime e capì tutto a un tratto i suoi errori, corse subito in camera di Giada e l’abbracciò forte e le chiese scusa per tutto il dolore. Da quel giorno furono inseparabili e vissero felici e contente.
Storia scritta da mamma Veronica B.
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