Calendario dell’Avvento di Mamme Acrobate, ecco la storia di Natale del 13 dicembre che potrai leggere insieme al tuo bambino!
Io vorrei…
Fuori dalla finestra si intravede un cielo bianco latte e qualcosa in movimento. Scosto la tenda con la manina, tanti fiocchi di neve cadono dal cielo. Mille, anzi cento mila, ma che dico, saranno un miliardesimo di fiocchi che cadono silenziosi e si appoggiano sul prato. E dopo poco, guardando di nuovo fuori dalla finestra, vedo il prato bianco e soffice come la barba di Babbo Natale. Anzi, come la barba del mio nonnino. Oggi è il grande giorno, il giorno della Letterina. Ho pensato tanto in questi ultimi giorni, ho in mente tanti giochi divertenti che vorrei ricevere per Natale: la super macchinina elettrica uguale uguale a quella della mia mamma, il gattino di peluche si muove e fa le fusa e i vestitini per la mia bambola preferita. Certo, devo pensare anche a qualche dono per mia sorella, è troppo piccola e non sa ancora scrivere, anzi non sa nemmeno parlare bene quindi la mamma fa un po’ fatica a capire cosa vorrebbe da Babbo Natale. Ci penso io, sono la sua sorellona e la conosco meglio di tutti gli altri. Lei vuole il peluche della sua maialina adorata, quella del cartone che guarda sempre in tv, e un cavallino a dondolo.
Prendo il foglio e la penna che la mamma mi ha preparato, sì perché quest’anno la Letterina la scrivo io, da sola!
“Caro Babbo Natale, è stato un anno divertente ma anche un po’ faticoso. Ho giocato tanto, ho incontrato tanti nuovi amici iniziando la scuola elementare ma quelli della materna non li ho persi di vista, anzi sono ancora i miei cari amici. Ho imparato a scrivere e anche a leggere, e so contare fino a 100! Mia sorella è una monellina, lo sai già immagino, ma è molto simpatica, gioco tanto insieme a lei, non ci annoiamo mai e ci facciamo tante risate!
Ho pensato molto a cosa chiederti in dono per questo Natale. Vorrei… Vorrei… Vorrei tanto che tutti i bimbi del mondo potessero essere felici come lo sono io, potessero giocare con i loro amici e avere genitori che li coccolano la sera prima di dormire. Avessero cibo e acqua sempre a disposizione e vestiti caldi per coprirsi. Vorrei che avessero giochi con cui giocare e quaderni e libri per imparare a leggere e scrivere. Vorrei che avessero delle maestre brave come le mie e compagni di gioco con cui trascorrere i pomeriggi.
Mamma e papà me lo hanno detto un giorno: Non siamo tutti fortunati allo stesso modo, pensiamo anche a chi non lo è e non lasciamolo solo.
Ecco questo vorrei, al resto pensaci tu!”
Storia scritta da Arianna
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