Iniziamo subito col dire che una lavastoviglie di oggi per noi è un vero e proprio balzo nel futuro. La precedente aveva 11 anni: ai suoi tempi – alla fine del millennio scorso – c’erano ancora le lire, le Torri Gemelle (e i miei capelli).

L’ultima arrivata qui in cucina è invece una Electrolux High Techna Green RealLife®, nuova fiammante, anche se trattandosi di “incasso totale” da fuori non si nota. È con noi da una decina di giorni e ancora forse non l’abbiamo nemmeno esplorata tutta. Ci piace il suo carattere XXL, la sua attenzione ai consumi, la sua versatilità. Ci piace la sua silenziosa ma fervida attività.

A leggere le schede prodotto sembra che i prodotti di un certo tipo e fascia abbiano tutti le stesse caratteristiche. Provandoli invece, si capiscono davvero come stanno le cose.

 

La vasca della nostra nuova lavastoviglie ha una capacità di 10 litri in più rispetto alle tradizionali e soprattutto è più alta internamente. E sono proprio quei pochi cm di altezza in più, per la precisione 4, che diventano preziosi perché ti permettono di caricare e lavare cose che altrimenti avresti dovuto lavare a mano. Per esempio sottopiatti e piatti più grandi (quelli da pizza prima di tutti), bicchieri a stelo, pentole di grosse dimensioni. E il “trucco” sta nella riposizionabilità dei due cesti interni: quello superiore ospita piatti fino a 25 cm e quello inferiore piatti fino a 34 cm. Io che in cucina, confesso, non bazzico molto, non ho una percezione precisa delle dimensioni dei piatti, ma ormai in previsione di un prossimo acquisto non ho scuse. Il messaggio è implicito ma chiaro: qui dentro, caro, ci stanno anche i piatti grandi, siccome si avvicina il Natale, eccoti servita una buona idea regalo.

 

A me in realtà più che le dimensioni dei piatti interessano altre caratteristiche di questa lavastoviglie. Mi interessa che lavi strabene e che consumi il meno possibile, di corrente e di risorse. Questo modello offre una serie di programmi di lavaggio che si adattano a tutte le esigenze. Ed ha un paio di tastini “magici” che per me sono un’assoluta novità. Il primo lancia un lavaggio automatico in cui è la macchina stessa a stabilire, analizzando il carico e il livello di sporco, quanto debba durare il ciclo e a che temperatura. Uno dei miei crucci in questi anni è sempre stato quello di veder partire talvolta dei lavaggi non a pieno carico, che com’è noto con una lavastoviglie tradizionale, consumano di più. Ora con questo modello, il problema non si pone. Il secondo tastino magico è tutto verde e si chiama Risparmio Energia. Applicata ai programmi più intensi (quelli per intenderci che utilizzate mentre i vostri ospiti si complimentano con voi per quanto era buona la polenta col brasato o i pizzoccheri), questa funzione riduce i consumi previsti fino al 25%.

È quello stesso carattere “green” della nuova lavastoviglie che è stato applicato anche alla questione dello stand-by. Qui dopo 10 minuti dalla fine di un lavaggio, inderogabilmente la macchina si spegne da sé, punto.

E come dicevo sopra, non l’abbiamo ancora scoperta tutta, la nostra nuova lavastoviglie. Un giorno proveremo per esempio a programmare la partenza ritardata di un lavaggio. Un altro giorno daremo un’occhiata e una ripulita ai filtri, ma abbiamo già verificato che si tolgano in modo iper semplice. Per intanto, per metterla davvero alla prova l’abbiamo testata sul programma di lavaggio più mite, quello rapido da 30’, quello più usato, ma senza sciacquare per bene i piatti prima. Sì, lo sappiamo che queste cose non si fanno, ma volevamo provare a metterla in difficoltà. E non ci siamo riusciti. Lavaggio perfetto, complimenti.

Insomma ragazzi, ora non abbiamo più scuse: possiamo e dobbiamo invitarvi a cena più spesso!

 

di Zio Burp


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3 Comments

  1. Beh già che l’ha provata un uomo 1000 punti in più!! 🙂

    Scherzi a parte, mi piace molto tutto il discorso sul risparmio di energia, ormai abbiamo le case piene di elettrodomestici e tecnologia caria che consumano tantissimo, bene che si presti attenzione a questo aspetto!

  2. MammeAcrobate

    e poi diciamolo…oltre che etico questo aspetto ha una valenza economica non indifferente che andrà crescendo sempre più!