Arriva la primavera e il mondo si risveglia. Le piante cominciano germogliare, compaiono i primi bocciolini sui rami, gli animaletti andati in letargo si risvegliano.
Le prime giornate di sole risvegliano tutta la natura, uomo compreso. Dopo i rigori dell’inverno il nostro corpo sente la rinascita e si prepara. Proprio in questo momento di risveglio e riattivazione delle funzioni possiamo aiutare il nostro corpo a eliminare quanto di troppo è stato accumulato durante l’inverno. Parliamo di accumuli “evidenti” e non.
Sconsigliamo diete improvvise (a meno che non ci si affidi a un dietologo che poi ne segua l’andamento). Fare un dieta estrema per un mese e poi ricominciare a mangiare sconsideratamente fa più male che bene. Togliere di colpo alimenti che si considerano “ingrassanti” può essere dannoso. Il nostro corpo ha bisogno di tutto ma in modo equilibrato.
Detto questo possiamo comunque aiutare gli organi preposti allo smaltimento delle sostanze di scarto sfruttando il momento di risveglio e di attività della stagione.
In erboristeria esistono erbe che possono aiutare. Noi vi consigliamo carciofo, tarassaco e fumaria.
Il carciofo
Il carciofo è ricco di cinerina, un polifenolo derivato dall’acido caffeico,che ha proprietà fluidificanti e facilità l’espulsione della bile dalla cistifellea. Molto utile in caso di calcoli biliari. Si tratta di un rimedio longevo: il suo effetto dura nel tempo, ripetendo ogni tanto la somministrazione, e non dà assuefazione.
Il carciofo ha anche effetti diuretici, pensate che dopo una settimana di assunzione il suo effetto arriva anche al 100%.
Il tarassaco
Si tratta di una pianta con allegri fiori gialli che si trova facilmente nei prati (ma voi rivolgetevi all’erborista) ed è comunemente chiamato anche piscialletto. Provate a indovinare a cosa serve?!
Affiancato al carciofo ne raddoppia le proprietà epatoprotettive e diuretiche. Favorisce la digestione e aiuta a produrre ioni di potassio che aiutano la motilità intestinale.
La fumaria
Deve il suo nome all’odore di fumo che producono le foglie quando vengono sfregate e viene usata per la cura di patologie epatiche. Aggiungendone alla tisana depurativa equilibra l’effetto di carciofo e tarassaco.
Una volta procurata la tisana (che l’erborista sarà in grado di preparare miscelando nella maniera più corretta le dosi, non fatela voi!) fate bollire dell’acqua e versatene un cucchiaio. Spegnete il fuoco e lasciate in infusione per almeno tre minuti. Per rendere il gusto più gradevole potete utilizzare un cucchiaino di miele.
Aiutate il corpo e il processo di depurazione bevendo tanta acqua durante la giornata e cercate di muovervi. Ora che le giornate si allungano potete andare a correre al parco o, se non amate la corsa, iscrivervi a un corso in palestra. Non importa quale attività scegliate, cercatene una che vi piaccia frequentare in modo da farla con costanza. E’ inutile iscriversi in palestra e fare per una settimana esercizi tutti i giorni per poi abbandonare del tutto. Meglio andare anche una sola volta alla settimana ma mantenere l’impegno con costanza. Ne avrà giovamento non solo il corpo ma anche la mente.
A tavola
A tavola vale sempre la regola di consumare, accanto a carne o pesce (se ne mangiate) verdura e frutta di stagione. Quindi carciofi, asparagi (che oltre a regolare le funzioni intestinali e ad aiutare contro la ritenzione idrica aumentano anche il senso di sazietà), radicchio (ottimo contro la ritenzione idrica e utile per la digestione), rucola per quanto riguarda le verdure.
Come frutta vi consigliamo l’ananas (che ha una forte azione diuretica) e i frutti rossi (che hanno un’azione dimagrante grazie alla noradrenalina che fa lavorare meglio le cellule adipose e un effetto benefico sul sistema linfatico).
Massaggi e automassaggi
Potete aiutare il vostro corpo a eliminare liquidi e tossine anche con il massaggio linfodrenante. Se potete farvelo fare, a gambe e glutei cercate di farne 2 o 3 ravvicinati ( a distanza di 2 o 3 giorni uno dall’altro). Se fatti bene noterete un immediato aumento della diuresi. Durante il massaggio linfodrenante, infatti, i liquidi che si depositano sotto pelle vengono “spinti” verso i punti di scarico del nostro corpo per essere poi trasportati alle reni ed eliminati. Potrete poi fare un massaggio ogni settimana o 15 giorni a seconda dei casi ancora per un po’ di tempo, come mantenimento ma il grosso dell’effetto è immediato.
Se non potete farvi fare i massaggi potete farli da voi. Utilizzando una crema che vi permetta di far scivolare le mani sulla pelle. Per aumentare l’effetto dell’automassaggio vi consigliamo di utilizzare una crema linfodrenante che contenga centella asiatica e vitis vinifera, che promuovono un’azione attivante sul microcircolo permettendo una maggiore ossigenazione dei tessuti, ed estratto di edera che favorisce una intensa azione drenante.
Per effettuare il massaggio è importante che siate delicate ed evitiate di premere troppo la pelle. Dovrete aiutare il liquido sotto pelle a “scivolare” dal ginocchio verso la coscia con delicatezza. Premendo troppo il liquido sparirà al momento imbibendo i tessuti, tornando poi nuovamente dove si trovava prima. Quindi utilizzando entrambe le mani spingete il liquidi verso l’alto. Una volta terminata questa operazione con i pollici disegnate dei cerchi sul ginocchio partendo dal centro ed andando verso l’esterno (un pollice da una parte, l’altro dall’altra) per poi riunirli al centro del ginocchio. Eseguite questo movimento finché le ginocchia non cominceranno ad arrossarsi. Questo attiverà i punti di scarico.
Se avete le caviglie gonfie seguite lo stesso principio descritto per le cosce e spostate l’acqua dal basso verso il ginocchio dove eliminerete l’acqua ancora con i pollici.
di Silvia Romani
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