La lavabiancheria può essere considerata uno degli elettrodomestici più importanti della nostra casa. Il lavoro che svolge è fondamentale e faticoso e molte volte lo fa in disparte: in un sottoscala, nel secondo bagnetto, in cantina e nessuno ormai ne può più fare a meno.
Quando la lavabiancheria non funziona, ci si preoccupa immediatamente perché non c’è più il tempo né la voglia di ritornare al lavaggio manuale. Il suo uso richiede attenzione perché l’errore può creare danni irreparabili ai tessuti e ai colori.
Come opera una lavabiancheria? Quali sono i parametri più importanti? Perché alcune funzioni sono fatte in una certa maniera?
Queste alcune delle domande che vengono spontanee a chi si ritrova davanti a questo elettrodomestico. Ogni azione svolta dalla macchina è fatta ottimizzando determinate funzioni, nulla è affidato al caso. In questo articolo cerchiamo di sintetizzare le prime due fasi del processo di lavaggio e di divulgare delle informazioni utili all’utilizzatore.
Il carico da lavare è costituito dal tessuto e dallo sporco.
Le lavabiancheria propongono molti cicli di lavaggio e molte volte l’utente non sa cosa fare.
Il modo intelligente è organizzare i mucchi di biancheria tenendo a mente le seguenti divisioni:
Tessuto: Cotone, Sintetico, Delicati, Lana, Tecnici, ecc
Si possono mettere assieme i tessuti di cotone e sintetico, però in questo caso bisogna selezionare cicli sintetici e rispettare le indicazioni sul carico massimo. Questo può essere fatto se i tessuti sono poco sporchi. I tessuti sintetici cedono gli sporchi più facilmente del cotone. Evitare altre combinazioni di tessuto. I tessuti tecnici, molto di moda in questi periodi, vanno lavati nei cicli appositi, se presenti sul modello, oppure in quelli indicati dal costruttore.
Tipo di sporco: Molto, Medio, Poco
Una buona regola è di dividere i tessuti per quantità e per tipo di sporco, in questo modo è possibile selezionare anche cicli con durate diverse e poter così usare tempi molto corti con tessuti poco sporchi oppure cicli igienizzanti per tessuti con sporchi particolari.
Tipo di colori: Resistenti e poco resistenti
Molte volte è difficile capire se i colori sono resistenti o meno, questo è dovuto al fatto che sul mercato ci sono miriadi di tessuti e di tipologie di colorazioni. Una buona regola da usare, onde evitare spiacevoli trasferimenti di colore durante il lavaggio, è di dividere i tessuti anche per colore, almeno la prima volta, e controllare durante lo scarico del lavaggio se i tessuti hanno colorato la lisciva. Se sì, evitate, anche in lavaggi successivi, di mescolare questi tessuti con altri.
Come regola si può dire che, a temperature più elevate, il processo di lavaggio è notevolmente accelerato. Ciò vale, in particolare, per il distacco di sporco grasso e per l’efficacia del “candeggiante”, oltre che per l’eliminazione e lo scadimento delle macchie. Inoltre la temperatura è usata per raggiungere un buon grado d’igienizzazione dei tessuti. Per essere efficaci i programmi di lavaggio dovrebbero usare temperature elevate. Questo purtroppo fa aumentare notevolmente i consumi di energia. Inoltre per alcune fibre, in particolare per le sintetiche e la lana, esistono chiaramente dei limiti alle temperature della lisciva. Le nuove formulazioni di detersivo (sia liquidi sia polveri) hanno favorito l’abbassamento delle temperature ma non eliminato quelle più alte.
Uso delle temperature di ciclo:
ALTE 80/90°C: sono adatte per lavaggi difficili di cotone e lino con candeggio, perborato e acqua ossigenata. Queste temperature si usano per avere anche un elevato risultato igienico-sanitario.
MEDIE 50°/60°C: sono adatte per lavaggi dei tessuti colorati stabili come il cotone e il lino e per i cotoni bianchi molto sporchi. Con i detersivi in polvere che contengono l’attivatore del perborato, si ha un buon risultato candeggiante anche a queste temperature.
BASSE 30°/40°C: sono adatte per il lavaggio della lana, sintetiche e altre fibre delicate (e per ammolli di biancheria sporca di sangue o sostanze proteiche) o per i cotoni poco sporchi.
11 Comments
quando si parla di durezza dell’acqua.
1. come faccio a sapere com’è la mia acqua
2. come mi regolo o meglio come regolo la lavatrice?
cara elly,
qui di seguito trovi la risposta di giuseppe frucco del centro progettazione lavabiancheria electrolux di porcia (pn):
Per quanto riguarda il punto 1 – Per misurare la durezza dell’acqua si può usare una cartina al tornasole divisa in quattro settori (acqua dolce, media, dura, molto dura). Una volta immersa nell’acqua la cartina si colora fino alla durezza misurata. Normalmente queste cartine si possono acquistare in negozi specializzati (idraulica, chimica) e danno una indicazione della durezza in gradi francesi e/o in gradi tedeschi (1° D = 1,79°F). I gradi francesi misurano la quantità di Carbonato di Calcio (i grammi contenuti in 100 litri d’acqua).
Per quanto riguarda il punto 2 – Bisogna utilizzare le indicazioni riportate dal produttore di detersivo, con acque molto dure bisogna aumentare il dosaggio di detersivo.
Quando arrivano dei figli il numero delle lavatrici aumenta in modo considerevole. La mia lavatrice ha un fantastico lavaggio “daily” che non supera mai l’ora, anche ad alte temperature. Spero in questo modo di risparmiare un po’ di energia. Inoltre, grazie al timer, imposto il funzionamento alle 6 del mattino….quando mi sveglio trovo un bel (!!!) bucato da stendere!
cara mamma quasi green,
qui di seguito trovi la risposta di giuseppe frucco del centro progettazione lavabiancheria electrolux di porcia (pn):
Il lavaggio “daily” va benissimo soprattutto quando la biancheria non è molto sporca. Se si vuol risparmiare energia consigliamo il lavaggio notturno, il KWH ha un prezzo più basso durante la notte. Fate sempre attenzione alla temperatura massima di ciclo, il 70% del consumo è il riscaldamenteo dell’acqua, quindi se lavate biancheria poco sporca usate la temperatura di 40°C ed un detersivo adatto alle basse temperature.
Ho la lavatrice che usa uno special eprogramma “vapore” che consente di lavare anche a basse temperature. Inoltre ha grande capacita’ (8 kg). Questo, sperabilmente dovrebbe aiutare la bolletta della luce.
cara elix,
qui di seguito trovi il commento di giuseppe frucco del centro progettazione lavabiancheria electrolux di porcia (pn):
L’uso della temperatura di 40°C va bene per risparmiare energia. Con l’aggiunta della fase vapore aumenta il consumo energetico però aumentano le prestazioni di lavaggio e soprattutto l’effetto igienizzante. L’uso del massimo carico di biancheria fa aumentare l’efficienza energetica, ricordatevi che il consumo va sempre rapportato ai Kg lavati (il consumo specifico di energia: Kwh/Kg è più basso se uso il pieno carico).
Per Elly e chi fosse interessato: per sapere il grado di durezza dell’acqua del nostro rubinetto, basta consultare questa pagina http://assocasa.federchimica.it/DUREZZAACQUA.aspx .
E’ molto importante leggere le istruzioni della nostra lavatrice e i dosaggi consigliati sulle etichette dei detersivi, solo così sappiamo come sfruttarla al meglio e contenere gli sprechi.
cara patrizia,
qui di seguito trovi il commento di giuseppe frucco del centro progettazione lavabiancheria electrolux di porcia (pn):
Sono daccordo, molte lavatrici consigliano la quantità di detersivo in funzione della durezza ed anche le etichette dei detersivi. Fate attenzione però a non sovradosare troppo, il detersivo va sempre rapportato alla durezza dell’acqua ma soprattutto alla quantità di sporco.
so che avrei dovuto leggere con più attenzione il libretto di istruzione ma a questo punto ne approfitto…
Nella sezione OPZIONI ho DINAMYC e 40°-60° AA e poi ho un NIGHT CYCLE…
di cosa si tratta 😛 ?
Cara Paolacro,
qui di seguito trovi il commento di giuseppe frucco del centro progettazione lavabiancheria electrolux di porcia (pn):
Il Night Cycle è un ciclo di lavaggio a basso rumore, adatto per la notte. Nel ciclo di lavaggio le fasi di centrifuga sono le più rumorose quindi, per la notte, le centrifughe intermedie del lavaggio sono state eliminate ed è stato aumentato il numero di risciacqui per garantire la stessa performance di risciacquo. Inoltre il ciclo termina con l’acqua in vasca e questo evita il rumore della centrifuga finale, che di solito è al massimo numero di giri, e riduce le pieghe della biancheria che rimarrebbe per molto tempo compressa all’interno del cestello. L’utente al risveglio selezionerà il ciclo di scarico e centrifuga.
Dinamic è un’opzione al ciclo che riduce la durata. Viene usata per Cotoni bianchi e colorati con mezzo carico di biancheria.
40-60 AA sono dei cicli economici con temperatura massima di 40 e 60 gradi. Viene risparmiata l’energia elettrica ottenendo la classe A (0.19 KWH per Kg) e garantendo una buona performance di lavaggio (classe A). Per contro questi programmi hanno una maggiore durata.
grazie mille