Quando si scopre di aspettare un bambino, le domande con cui le future mamme si ritrovano alle prese sono davvero tante, di carattere emotivo ma anche pratiche, come la scelta della struttura o del professionista da cui farsi seguire.
Fortunatamente in Italia abbiamo un ottimo sistema sanitario nazionale, gratuito, e ben distribuito sul territorio con ospedali, laboratori e consultori pubblici, ma anche molte altre soluzioni private a cui le famiglie possono affidarsi.
Nel nostro paese la maggior parte delle donne ha un ginecologo di fiducia privato e spesso sceglie di affidare a lui o lei il monitoraggio della gravidanza. Ma non è l’unica possibilità e di certo non è la più economica.
In primo luogo c’è da fare una riflessione: la gravidanza naturale e fisiologica, cioè quella che presenta un normale svolgimento, senza problematiche, è competenza dell’ostetrica, mentre il ginecologo è la figura medica a cui ci si dovrebbe rivolgere in presenza di una patologia, che può essere pregressa, come nel caso di una donna che sa già di soffrire di ipertensione o di diabete, oppure insorgere nel corso della gestazione. In questo caso, se una donna si è affidata ad un’ostetrica e questa ha il sospetto o accerta la presenza di qualche patologia, sarà lei stessa a rimandare la sua paziente al collega ginecologo per la corretta gestione del problema.
Tornando alle possibili scelte, una gravidanza fisiologica può essere seguita presso uno dei tanti ambulatori ostetrico-ginecologici presenti negli ospedali, presso i consultori familiari che offrono questo servizio – e ne esistono sia di privati, che di convenzionati e dunque gratuiti – presso le case di maternità che si stanno diffondendo in varie città, di solito sono però strutture private, o da un’ostetrica libera professionista.
Quando ci si affida al privato, che sia una casa maternità o un’ostetrica, ci si rivolge poi al proprio medico di base per avere la prescrizione su ricetta rossa – quella del sistema sanitario per intenderci – per le prescrizioni richieste dall’ostetrica (esami del sangue, delle urine ed ecografie), mentre quando ci si rivolge ad un consultorio pubblico o all’ambulatorio dell’ospedale le ricette vengono preparate direttamente in esenzione e gli esami in esenzione variano da regione a regione.
In molti ospedali, ma non ancora in tutti, sono inoltre presenti oltre a quelli ginecologici, anche degli ambulatori ostetrici, in cui le donne in gravidanza vengono seguite direttamente da ostetriche, senza l’intervento del ginecologo, sempre a meno di sospette o accertate patologie.
Le ostetriche svolgono infatti diversi compiti che per abitudine attribuiamo al medico ginecologo, ma che sono di loro competenza, quali:
- anamnesi,
- bilancio di salute della donna,
- misurazioni dell’accrescimento fetale e della quantità di liquido amniotico,
- misurazione della pressione e del peso della futura mamma,
- pap-test,
- controllo degli esami del sangue e delle urine,
- prescrizione di altri esami necessari,
- ecografie di controllo ma anche colloqui periodici, che possono essere molto utili per la futura mamma, per avere chiarimenti o per parlare delle sue emozioni ed eventuali paure legate alla gravidanza e al parto.
Restano competenza esclusiva del medico invece le ecografie con scopo diagnostico come quella per la misurazione della traslucenza nucale o l’ecografia morfologica, nonché la prescrizione di eventuali farmaci.
Tante possibilità tra cui scegliere per decidere a chi affidarsi in un periodo molto delicato della vita di una donna, in cui appoggi e sostegni adeguati non possono assolutamente mancare.
E voi a chi vi siete rivolte durante le vostre gravidanze?
photo credit: foshydog via photopin cc
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