Il rapporto tra bambini, web e sicurezza è sempre di più un tema molto caldo per noi genitori. Ormai i nostri figli, fin da piccolissimi, sono abituati ad interagire con una tecnologia che noi nemmeno ci sognavamo alla loro età. Iphone, Ipad, WiFi, MP3, Smartphone, Touchscreen, DigitalTv… c’è da perderci la testa. Avevamo già brevemente toccato questo argomento in questo post, oggi ne vogliamo riparlare perchè, in occasione del lancio della nuova versione del sito www.navigaresicuri.org, abbiamo avuto l’occasione di porre alcune domande a un esperto che ci ha chiarito diversi dubbi e fornito consigli da tenere bene a mente.
Innazittutto due parole per raccontarvi qualcosa del progetto Navigaresicuri che Telecom Italia, in collaborazione con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Fondazione Movimento Bambino e Save the Children, ha ideato per sensibilizzare bambini, genitori e insegnanti a un utilizzo attento e consapevole del Web. Fulcro di questo progetto è appunto il sito internet www.navigaresicuri.org che propone tantissimi spunti, informazioni e dei percorsi pensati per informare, divertendoli, sia bambini che ragazzi.
I bambini dai 5 ai 10 anni, infatti, vengono accompagnati alla scoperta del web da uno dei loro personaggi preferito, Geronimo Stilton, mentre ai ragazzi dai 10 ai 15 anni sono destinati giochi interattivi e videoracconti, con finale aperto, che illustrano alcune situazioni di rischio nelle quali i giovani si possono imbattere utilizzando la rete.
A genitori ed educatori, invece, è dedicata una sezione di informazioni e aggiornamenti sul tema del rapporto tra i minori e internet ed è anche disponibile un servizio di consulenza online prestata da personale specializzato.
Come vi ho anticipato, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Massimiliano Tarantino, Responsabile Progetti Comunicazione di Telecom Italia che si è reso disponibile a rispondere ad alcune nostre domande sul rapporto, spesso controverso, tra internet e i bambini/ragazzi.
Ecco cosa ci ha detto.
I nostri figli sono ormai definiti “nativi digitali”, ovvero nascono e crescono tra tecnologie di ogni genere, dal pc allo smartphone, dalla tv digitale al tablet, in un mondo che è sempre più wi-fi. Quando è bene che i genitori inizino a informare i figli sui potenziali pericoli legati a queste tecnologie?
I nostri figli nascono circondati dalle nuove tecnologie, immersi sin dalla nascita dentro stimoli digitali di qualsiasi tipo, dagli smartphone, ai PC, passando per i tablet.
Crescendo, è fisiologico che percepiscano la Rete come parte integrante del mondo reale, un luogo in cui si può conversare, stringere amicizia e innamorarsi proprio come nella vita di tutti i giorni: non comprendendo quali sono le differenze con il mondo reale si espongono a rischi e pericoli che spesso non sono in grado di riconoscere e fronteggiare…
E’ necessario condividere con loro le problematiche relative all’utilizzo della rete sin dai primi utilizzi: attraverso giochi, quiz, video e soprattutto un linguaggio condiviso, rispettoso dei modi di dire dei più piccoli, bisogna far capire loro che abbassare la guardia può voler dire esporsi quotidianamente anche a malintenzionati senza scrupoli.
Quali sistemi di sicurezza deve avere un pc in utilizzo a un bambino/adolescente?
In commercio esistono molti tipi di software di parental control, in grado di filtrare Internet bloccando in modo automatico l’accesso ai contenuti considerati inappropriati a bambini e adolescenti. Esistono anche strumenti che aiutano i genitori a conoscere le abitudini di navigazione dei loro figli con una serie di report sulle loro attività online. Ma niente funziona come lo scambio di informazioni e l’educazione condivisa a semplici regole che consentano di navigare, ma con buon senso.
Infatti i sistema di sicurezza, anche quelli più innovativi, non possono certo essere considerati infallibili. Il dialogo invece con un genitore o un insegnante sensibile all’argomento e ben informato è una garanzia.
Quali regole di utilizzo è bene dare ai nostri figli rispetto a internet? Tempi, modalità, limiti…
Non dobbiamo demonizzare Internet. Il messaggio da lanciare a tutti, in particolare ai più piccoli, è che navigare, chattare con gli amici, aggiornare il blog, inserire un commento nei forum è bello e divertente; serve solo un po’ di cautela e servirsi di fonti di informazione che aiutino ad evitare i possibili pericoli. Per questo il sito www.navigaresicuri.org non è solo una fonte di regole e giochi interattivi ma soprattutto di informazioni, curiosità e scambio di vedute sui temi del web.
In casa dove è bene posizionare la postazione pc/internet?
Il luogo ideale per la postazione Internet dovrebbe essere il soggiorno di casa oppure uno studio, un luogo ben illuminato e condiviso con tutta la famiglia.
Sappiamo poi che c’è l’abitudine di tenere il pc acceso anche in camera e che i ragazzi, soprattutto con l’affermarsi di Facebook, sono abituati a scambiarsi messaggi con gli amici fino a poco prima di addormentarsi. Non è una buona abitudine e ne risente la qualità del sonno. Il consiglio che possiamo dare è quello di chiudere tutti i dispositivi elettronici presenti nella camera prima di addormentarsi e comunque tenerli il più lontano possibile dal letto.
Smartphone e internet: 3 consigli perché i nostri figli li utilizzino senza pericoli
Il primo consiglio da dare ai nostri figli è sicuramente quello di “postare con la testa”: mai inviare proprie foto intime a nessuno, neanche ad amici o amiche perché il rischio che queste vengano messe in circolazione tramite Facebook e/o posta elettronica è molto alto. Non c’è immagine che una volta messa in Rete possa essere rintracciata ed eliminata per sempre.
Il secondo consiglio è quello di non frequentare virtualmente perfetti sconosciuti perché dietro a un account potrebbero nascondersi pericolosi criminali, adescatori, cyberbulli, ladri di identità.
Il terzo consiglio, ultimo ma non meno importante, è quello di informare mamma e papà nel caso ci si imbatta in situazioni di pericolo. E’ molto importante in questo senso il lavoro che costantemente viene svolto dalla Polizia Postale che sempre di più opera per reprimere i crimini virtuali e per prevenire che i minori siano coinvolti in situazioni spiacevoli.
Sul sito www.navigaresicuri.org, oltre a tutti i giochi, le interazioni e le informazioni sul mondo digitale è presente una sezione dedicata alla denuncia degli abusi in rete.
Facebook e i social network: quali pericoli nascondono?
Dal cyberbullismo alla pedopornografia i pericoli sono molti ma non bisogna demonizzare nessuno. Anche nei confronti dei social network l’impegno di tutti deve essere quello di conoscere e condividere le informazioni con i propri figli, senza lasciarli soli “in rete”.
Non dimentichiamo poi il rischio di dipendenza da Internet, che è favorita dai social network le cui dinamiche contribuiscono a far sentire i nostri figli più disinibiti, allentando le tensioni e le ansie tipiche del confronto reale. Proprio per questo vivere in un mondo virtuale può alimentare stati d’ansia e depressione, soprattutto negli adolescenti più vulnerabili che hanno difficoltà nel rapporto con i coetanei e i genitori. Anche in questo caso il lavoro fatto dagli educatori è fondamentale.
Il ruolo di un operatore come Telecom Italia è molto più ampio: con Navigare Sicuri vogliamo dialogare con tutti gli interessati, mamme papà, educatori e minori, per rendere evidenti alcuni problemi e proporre non solo una piattaforma di discussione e di informazione ma anche alcune soluzioni.
Navigare si, ma in sicurezza.
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