sani vizi di Nonna MariaIl mio nipotino si è appena addormentato. Come sempre (o quasi sempre) desidera che io mi sdrai accanto a lui in modo da poter toccare la mia faccia fino a che lo vince il sonno (lo stesso avviene alla sera con mamma). E’ questione di pochi minuti ma sembra proprio che lui abbia bisogno di addormentarsi con la certezza che chi ama è lì accanto.
La cosa tra alcune amiche e conoscenti desta scalpore perchè in questo modo “prende l’abitudine“.
Ovviamente il mio giudizio non è in alcun modo scientifico (e per questo abbiamo la nostra psicologa che potrà aiutarci) ma mi chiedo e vi chiedo: è proprio così grave che i nostri bambini prendano qualche abitudine che, vi assicuro (e qui sono proprio sicura), prima o poi perderanno ma che al momento dà loro qualche sicurezza in più?
Provate a pensare con quanto accanimento nei primi mesi di vita cerchiamo di infilare il ciuccio in bocca ai nostri piccoli e con quanto altrettanto accanimento verso i 3 anni cerchiamo di toglierglielo.
Ditemi se sbaglio per favore.

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4 Comments

  1. vitalina

    io trovo che sia un’abitudine bellissima…. anche io addormento il mio bimbo così… e in tutta sincerità quando cedo il posto a mio marito… poi mi mancano da morire quei cinque minuti di coccole!
    per me non sbagli!
    🙂

  2. Il bisogno di contatto non è un vizio è un’iniezione di fiducia e un passaporto per l’autostima! Sto scrivendo un libro che si intitolerà VIZI E PREGIUDIZI: Riconoscere i bisogni dei bambini non significa viziarli, edito da Il Leone Verde su http://www.bambinonaturale.it è già on line la rubrica che si intitola nello stesso modo, se vi interessa 😀 . Il libro uscirà a novembre se non ci sono intoppi..
    A presto, Alessandra

  3. NonnaMaria

    Sì è proprio una bella abitudine…
    Interessante vedere questa abitudine come iniezione di fiducia, onestamente non ero arrivata a tanto!

  4. Non solo non credo che sia grave, ma addirittura non capisco perché questo negare i bisogni dei bambini, con tutto ciò che ne consegue (non tenerli in braccio, metterli a dormire da soli, lasciarli piangere perché “imparino a dormire” e via discorrendo) abbia assunto un valore positivo che viene in pratica dato per scontato, quando non lo è affatto.
    Andiamo oltre: non solo non facciamo niente di male, ma facciamo proprio qualcosa di bello e buono a stare loro vicini!