San Valentino arriva e come tutti gli anni scivolerà via senza che me ne sia accorta. Confesso: l’anno scorso mi sono dimenticata persino del primo anniversario di matrimonio. È orribile.
Mi vergogno oscenamente, ma solo parlando al telefono con una mia amica verso le 11 e mezza del mattino e dopo aver già bisticciato con mio marito un paio di volte per motivi futili mi è venuto in mente che era sabato 25 maggio. E visto che ci eravamo sposati l’anno prima, venerdì 25 maggio 2012, e che non c’erano di mezzo anni bisestili, doveva essere inequivocabilmente il nostro anniversario di nozze.
Il nostro primo: quello di carta. Era un weekend allargato e avevamo promesso alla sorellona un pranzo a casa della figlia della tata. A base di cucina peruviana: pesce crudo condito con cipolle e aceto, pollo e riso, patate bianche e rosse con salse più o meno piccanti. Limonata fatta in casa. Tutto ottimo.
Ma forse avrei, avremmo, potuto pensare a qualcosa di più romantico…Con la scusa, la giustificazione dei bambini piccoli, mi sono tranquillizzata. La sera abbiamo visto un film abbracciati e il primo anniversario è scivolato via, come una foglia sull’acqua.
Un altro anno è passato e siamo a due passi da San Valentino. Cadrà di venerdì, giornataccia in genere per la nostra famiglia allargata. Bimbi e genitori stanchi per via della settimana di lavoro e scuola alle spalle, rientro tardi della mamma (che sono io) per via del lavoro, rientro tardi del papà (per via della trasferta a prendere la sorellona).
Difficile pensare di organizzare un’uscita romantica a due. Ma quest’anno non mi dispero. Per due motivi. Primo a me le feste comandate, San Valentino compreso, non mi hanno mai toccato. Non mi aspetto rose, né cioccolatini. Non credo sia un pregio, piuttosto un difetto (e infatti mi sono scordata l’anniversario di nozze), ma parto da questo punto: nessuna aspettativa.
Dopo aver letto il post di Nonna Maria su come mantenere viva una coppia, però, ho capito che tre sono i punti chiave. Almeno per noi.
Primo: non litigare dopo le dieci di sera (e a noi può capitare spesso, visto che rientriamo spesso tardi).
Secondo: non considerare il sesso come una cialda sulla torta ma come un ingrediente fondamentale.
Terzo: uscire almeno una volta alla settimana con il proprio compagno. Forte di questi consigli, nelle ultime due settimane, siamo stati al cinema, fuori a cena, e a sentire Renato Zero al Forum.
San Valentino si può saltare…ma l’anniversario quest’anno no. Ho già deciso il ristorante dove voglio andare a festeggiare…ma non ditelo a mio marito!
photo credit: pinksherbet via photopin cc
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2 Comments
pensa che la mia povera compagna è sotto il grigio piovoso di Parigi ed io sono ai bordi del deserto, tra Marocco e Algeria, a scottarmi la faccia per il sole duro!
E neppure mi sono ricordato di san valentino! Mi ha mandato lei un messaggio! Uomo bruto che non sono altro…
Ma insomma, penso che questo genere di ricorrenze, al netto dell’orribile marketing che le circonda, siano principalmente per le coppie che hanno ancora bisogno di “strutture” su cui crescere, come le rose rampicanti.
E come le rose rampicanti, una coppia di dieci anni è una struttura a se stante, non ha bisogno di altri appigli che non siano quel sacrosanto momento di intimità che, come dici, è obbligo concedersi anche nei periodi più densi e stressanti.
Non l’avrei detto da giovane, ma trovo che la vita di coppia, con tutta la sua normalità soffusa e priva di asperità, sia molto più INTERESSANTE dell’estenuante gioco di seduzione e di conquista che, in fondo, che abbia o meno successo, ti lascia solo.
un bacio
Sono e sono sempre stata assolutamente contraria a queste feste da “orribile marketing” come le chiama Damiano. Mio marito poi credo non sappia neanche che esistono! Però……….. credo che a San Valentino si POSSA dire a chi ci sta vicino semplicemente “TI AMO”.