I saldi sono un’occasione privilegiata per acquistare prodotti di ottima fattura e ottima qualità a prezzi scontati, a volte anche oltre il 50%, ma nonostante gli affari e le offerte è necessario fare molta attenzione ai comportamenti scorretti, e a volte persino illeciti dei negozianti (le cosiddette “fregature”), per fortuna rari ma sempre in agguato dietro l’angolo.
Ecco perché è importante conoscere sia la normativa in merito che i diritti di cui godiamo.
QUADRO NORMATIVO DEI SALDI
La normativa di riferimento per la disciplina dei saldi di fine stagione è contenuta nel Decreto Legislativo n. 11 4/98 e nel Codice del Consumo per quel che concerne in particolare le garanzie.
Innanzitutto è bene sapere che, ai sensi dell’art. 15 D.lgs 114/98, i saldi:
1) non possono riguardare indistintamente tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda;
2) queste vendite possono essere effettuate solo in periodi determinati dell’anno e di durata limitata, stabiliti con anticipo, oltre che comunicati al pubblico con un cartello apposto nel locale commerciale e ben visibile dall’esterno almeno 3 giorni prima della data di inizio della vendita stessa.
CIRCA LA TUTELA DEL CONSUMATORE
I principali aspetti da tener presente al momento degli acquisti scontati, segnalati dal sito www.guidaconsumatori.com e che vi ripropongo qui di seguito, sono:
IL PREZZO
Sulla merce in vendita, durante il periodo dei saldi, deve obbligatoriamente essere apposto un cartellino bene in vista con scritto il prezzo originale di vendita, lo sconto espresso in percentuale e il prezzo finale.
Se non siete riusciti a fare un giro esplorativo, il primo consiglio è: diffidate di favolosi sconti del 50 – 70%, spesso nascondono il malcostume di “barare” sul prezzo originale.
Sconti significativi si giustificano solo quando i saldi stanno per finire!
Se avete dubbi, chiedete chiarimenti al negoziante, i prezzi esposti vincolano il venditore.
Quindi se alla cassa avete delle sorprese, reclamate e pretendete che si adegui a quanto dichiarato nel cartellino e non esitate, in caso di problemi, a far intervenire la polizia municipale.
CAMBIO DELLA MERCE
Importante: la merce in saldo, se difettosa, è sostituibile ai sensi del decreto legislativo del 2002.
È, quindi, possibile restituite un capo difettoso, ripeto difettoso ma non danneggiato o non più conforme, accompagnato dallo scontrino fiscale che ne dichiari la vendita.
Ecco perché è importante conservare lo scontrino che vale anche come garanzia per 2 anni; ricordate, però, che gli scontrini di carta chimica sbiadiscono dopo qualche mese e che è meglio fotocopiarli.
Se, però, la richiesta di sostituzione del prodotto non è né per vizio né per mancata conformità, la suddetta sostituzione è a discrezione del commerciante.
Per quanto riguarda i tempi di denuncia del difetto, ai sensi del decreto del 1998 su citato “il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di 2 mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto” e non più, come diceva l’art. 1495 c.c entro 8 giorni dall’acquisto.
REALI VENDITE DI FINE STAGIONE
Attenzione: i prodotti venduti durante i periodi di saldi di fine stagione devono essere realmente prodotti della collezione/stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Un giro per negozi qualche giorno prima dell’inizio dei saldi ci aiuterà a non incorrere in fregature!
PROVA DEI CAPI
Forse non tutti lo sanno ma il commerciante non è obbligato a far provare i capi che vende neanche se si tratta di un negozio di abbigliamento.
La prova di un capo è ad assoluta discrezione del commerciante.
In ogni caso, le associazioni dei consumatori consigliano di diffidare dei capi e/o oggetti che possono essere solo guardati e non provati.
Ad esempio: sapete che anche i prodotti elettronici possono essere provati?
MERCE OGGETTO DEI SALDI
Come ho già ricordato, non tutti i prodotti sono necessariamente oggetto di saldi di fine stagione.
In realtà lo sono solo abbigliamento ed accessori, biancheria intima, calzature, pelletteria e valigeria, articoli sportivi, articoli di elettronica, le confezioni e i prodotti tipici.
Inoltre, per non ingenerare confusione nel potenziale acquirente, la merce in saldo deve essere tenuta separata da quella venduta a prezzo pieno.
VETRINE E PUBBLICITA’
Diffidate dalle vetrine completamente coperte da manifesti e pubblicità che non permettono la visione dei capi esposti nel negozio e impediscono il confronto tra i prezzi del cartellino e quelli praticati per i saldi. Inoltre è importante che le pubblicità e i cartelloni presenti nelle vetrine e nel punto vendita siano veritieri e che le informazioni fornite siano facilmente verificabili.
ETICHETTE E CARTELLINI
E’ meglio non acquistare in saldo prodotti senza cartellino e/o etichetta.
Cartellini ed etichette servono non solo per controllare il prezzo originale del prodotto e la percentuale di sconto applicata ma anche e soprattutto per conoscere la composizione e la manutenzione del prodotto che stiamo acquistando!
PAGAMENTO
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, se sulle vetrine o all’interno del punto vendita sono esposti gli adesivi che attestano di pagamento con carta di credito e/o bancomat, il negoziante è obbligato ad accettare questo tipo di pagamento elettronico anche durante i saldi.
COMPORTAMENTI SCORRETTI
Se credete di aver subito truffe o fregature o comunque che il venditore si sia comportato in maniera scorretta, ci si può rivolgere ad una delle associazioni in difesa del consumatore, ai Vigili Urbani, all’Ufficio comunale del Commercio (comune in cui si è effettuato l’acquisto in saldi, ovviamente) o la Polizia Municipale. Se la scorrettezza è legata alla modalità di pagamento elettronico bisogna rivolgersi alla società emissaria della carta.
Bene, ora non vi resta che prendere borsa e portafoglio e iniziare un sano giro di shopping che come ben sapete… è un toccasano per l’umore di noi donne!
Buoni saldi a tutti!
1 Comment
se il prodotto comprato in saldo non è utilizzabile perchè stretto si ha diritto al rimborso o solo alla sostituzione con prodotto un diverso?