Le vacanze in montagna sono sempre un’ottima idea, se avete dei bambini piccoli: le lunghe passeggiate in quota insegnano loro l’importanza di stare in movimento, la bellezza dei paesaggi il rispetto della natura e degli animali che lì vivono e la magnificenza delle montagne il valore dello stare in silenzio, ammirandole. Inoltre, non sono cose di poco conto la temperatura fresca, che offre refrigerio contro il caldo asfissiante della città, e l’ottima cucina dei rifugi. Se state pensando, quindi, di passare qualche settimana al fresco, ecco qualche rifugio a misura di bambino, da non perdere!

Rifugio Bezzi – Valgrisenche (Val d’Aosta)

Su un agevole sentiero, dopo due ore di camminata, si giunge al Rifugio Bezzi, ai piedi di grandi ghiacciai, come quello della Grande Traversière, quello delle Plattes des Chamois e quello della Grande Sassière. Durante il cammino, è possibile ammirare paesaggi mozzafiato, fatti di cascate e torrenti.

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Rifugio Tavecchia – Valbiandino (Lombardia)

Vicino al Lago di Como, in provincia di Lecco, si trova questo rifugio che stimolerà il senso di avventura dei vostri bambini: la struttura infatti si può raggiungere a piedi con un percorso di due ore, di difficoltà media e con una pendenza impegnativa, adatta forse ai più grandicelli. Altrimenti potete usufruire del servizio di trasporto in jeep, un’esperienza che vi farà sentire come degli Indiana Jones! Una volta in quota, si apre davanti ai vostri occhi una distesa di prati e natura di rara bellezza. 

Rifugio Luna nascente – Val di Mello (Lombardia)

Situato in provincia di Sondrio, questo rifugio è rinomato per il contesto in cui è inserito: all’interno della riserva naturale della Val di Mello, ricca di laghetti di origine alpina con le acque verde smeraldo. Per chi ama sì le passeggiate in montagna, ma anche mettersi in costume e rilassarsi un po’ vicino all’acqua. 

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Rifugio Gerli Porro – Valmalenco (Lombardia)

Situato ai piedi del Monte Disgrazia e circondato da cime che superano i 4000 metri, il Rifugio Gerli Porro si trova vicino a un ruscello di montagne, in cui i vostri bambini immergeranno i piedi, non appena giunti a destinazione. Inoltre, partite da qui per andare a scoprire il larice millenario, l’albero più vecchio d’Italia, sopravvissuto nonostante le temperature rigide. 

Rifugio Città di Fiume – Borca di Cadore (Veneto)

Si parte dal Passo Staulanza, diretti verso la Val Zoldo: è un percorso di circa un’oretta, di media difficoltà, percorribile anche con il passeggino. Alle pendici del Caregon del Padreterno, una montagna a forma di trono, sorge questo rifugio, circondati da prati verdi, in cui i vostri bambini potranno giocare in mezzo alle mucche e voi rilassarvi un po’. 

Rifugio Fuciade – Passo San Pellegrino (Trentino)

Partendo dal Passo San Pellegrino, che unisce il Trentino al Veneto, parte una passeggiata di circa un’oretta, senza particolari difficoltà, per questo adatta anche ai più piccoli o a genitori con passeggino. Tutt’intorno, prati immensi di un verde acceso, un panorama che toglie il fiato e la possibilità di giocare senza pericoli. 

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Rifugio La Montanara – Molveno (Trentino)

Raggiungibile da Andalo o da Molveno, due tra le località più note del Trentino, ci vogliono circa due orette per giungere a questo bel rifugio, ai piedi delle cime del Brenta. Disponibile per i più piccini una terrazza attrezzata con un parco giochi. 

Rifugio Meriz – Fai della Paganella (Trentino)

Di nuova costruzione, è una struttura in legno e vetro, con una terrazza che dà sullo spettacolo delle Dolomiti. Anche qui è disponibile un’area giochi, con tanto di gonfiabili, supervisionati da personale qualificato, per consentire anche ai genitori qualche ora di meritato riposo. 

Chalet Forst – Andalo (Trentino)

Situato a Piand del Gaggia e rinomato per il suo ristorante, è perfetto anche per i più piccoli: di fronte al rifugio, si trova la biblioigloo, una biblioteca a forma di igloo, e di fianco il parco giochi Gaggia, con gonfiabili e gommoni.

Rifugio Pussa – Claut (Friuli Venezia Giulia)

I percorsi che partono dal rifugio Pussa, a Claut, consentono di visitare la Val Settimana, che prende il nome dal fiume che la percorre. Qui è possibile sorseggiare la celebre acqua della Pussa, di tipo solforoso, che sgorga direttamente dalla sorgente, cui deve il proprio nome tutta la valle.

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Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.