stirare? prova superata con philips perfect careÈ la prima volta che scrivo la recensione di un prodotto. Trattandosi di un ferro da stiro mi viene facile fare dell’ironia: è anche la prima volta che stiro nel 2013! Che comodità, però, poter appoggiare il ferro sull’asse senza avere la preoccupazione che si faccia un buco marrone sul panno di copertura, ma soprattutto senza temere che finisca tutto il vapore. Ecco, questo ferro da stiro iper tecnologico della Philips (si chiama Perfect Care) lo consente.

Quando stiravo, da bambina, ricordo questi inconvenienti! Ricordo macchie d’acqua sull’asse, sui vestiti, magari pure un po’ di sassolini di calcare e quell’acquetta color marrone che ti macchiava la camicia appena lavata. La mia fortuna, oggi che non sono più una bambina ma una mamma, moglie e pure matrigna, è che la signora che guarda i bambini quando siamo a lavorare ama stirare (e lo fa alla velocità della luce). Allora perché toglierle questo piacere?

Ad ogni modo stamattina, dato che pioveva a dirotto, ho deciso di scartare il pacco e mettermi alla prova.

 

La prima sorpresa è la capsula anti calcare: a proposito dei sassolini che un tempo uscivano dai buchi del ferro…la mia nonna mi diceva: basta usare l’acqua demineralizzata. Con Perfect Care delle Philips puoi usare quella del rubinetto, pure quella di Milano che notoriamente è abbastanza pesante, tanto ci pensa il capsulone a filtrare il calcare.

philips perfect care

 

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Non si tema però: se avete fatto un rifornimento annuale di acqua demineralizzata, potrete usare anche quella. Semplicemente la tecnologia anticalcare non si attiverà. L’importante, dice il libretto delle istruzioni, è non inserire acque profumate o detersivi…non si sa mai!!
Stirare è come andare in bicicletta, non si dimentica mai. Quindi nonostante fosse molto tempo che non prendevo in mano un ferro è stata una passeggiata.

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Ho sperimentato cotone, lana, e pure una camicina della piccola (che tra l’altro era mia di quando avevo 2 anni). Per fortuna non c’erano camicie da uomo stese… lascerò l’esperimento al marito o alla signora!

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Farlo funzionare è semplicissimo (e per me che odio leggere i libretti di istruzione è un altro punto a favore). Si infila la capsula anticalcare, si chiude lo sportellino, si mette l’acqua fino al livello segnato, si attacca il ferro alla presa , si schiaccia il pulsante centrale e in pochi minuti si potrà partire. Altra genialata: non ci sono temperature o gradazioni da scegliere. È lui, il ferro, che si adatta ai tessuti. Per avere più vapore, basta schiacciare il tasto sotto la maniglia. Una volta terminato si spegne, si stacca la spina e si svuota l’acqua rimasta. Fa-ci -lis-si-mo.

Confesso: la mia nonna era un’artista del ferro da stiro. Addirittura usava la carta velina tra il ferro e gli abiti del nonno per non far venire il lucido…chissà se Perfect Care le sarebbe piaciuto.

Stirare per noi donne-lavoratrici non è più un obbligo né un punto in più sul carnet per trovare marito. Ma saperlo fare può sempre tornare utile!

 

 

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Digital Lover e socialmediaholic, da sempre web addicted e dal 2007 anche mamma (acrobata) di Arianna e dal 2012 di Micol. Mammeacrobate è la mia terza creatura! Qualcosa di me la trovi anche qui www.manuelacervetti.com

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