Un’altra bella opportunità per tutte le mamme che hanno voglia di condividere la loro storia di maternità ripercorrendo alcuni dei momenti più emozionanti!
Dal 27 aprile al 15 luglio infatti Mellin ci invita a raccontare la nostra storia di mamma sul sito ‘Mellin Cuore di Mamma’ .
Per ogni storia raccontata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Onlus Magica Cleme che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago al di fuori delle mura ospedaliere.
Mammeacrobate ha da subito condiviso il progetto e, insieme a MammaImperfetta e PeriodoFertile, seguiremo con attenzione le vostre storie.
Sono 5 i temi su cui puntiamo:
– Il primo sorriso
– Le prime pappe
– La prima volta che l’ho sentito muovere
– La prima poppata
– La prima giornata a casa insieme
Noi abbiamo scelto di ricordare il primo sorriso…o meglio quello che pensavamo essere il primo sorriso… e le prime pappe (sottotitolo: c’è speranza per tutti!).
Se hai voglia anche tu di raccontare la tua storia di maternità, contribuendo anche alla donazione per Magica Cleme, vai sul sito ‘Mellin Cuore di Mamma’ e posta la tua storia… alcune di queste verranno pubblicate e commentate anche sul nostro sito!
“La Fondazione Magica Cleme è stata creata in onore e memoria di Clementina (14/04/1992-23/02/2003), una bambina che si credeva magica e che nonostante la malattia diagnosticatale all’età di 4 anni, ha potuto vivere una vita assolutamente straordinaria, sia come quantità di tempo trascorso nella sofferenza sia come quantità di gioia e amore che ha saputo dare e ottenere.
Clementina era convinta di essere magica (si definiva una streghetta) ed infatti il coraggio e la carica di serenità con la quale ha affrontato la malattia, nei moltissimi ospedali in cui è stata curata in giro per il mondo, erano assolutamente inspiegabili.
Così quando la Cleme ha deciso di abbandonare il suo corpo malato, il messaggio che ha lasciato ai suoi genitori è stato quello di aiutare i bambini malati di tumore e i loro famigliari, affinchè potessero passare la maggior quantità possibile di ore liete lontane dal dolore e dalla sofferenza che la malattia, le terapie e l’ospedale rubano loro”.
Vi aspettiamo!
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