Ho avuto la fortuna di essere scelta da Quinny per testare il passeggino Yezz. Micol, la mia seconda bimba, ha poco più di un anno e in effetti ero da un po’ alla ricerca di un passeggino da sostituire a quello del trio. Quinny è arrivata proprio al momento giusto!
Per 10 settimane io e la mia famiglia ci siamo divertiti – insieme ad altri 9 Quinnycasters – a portare a termine sfide settimanali che oltre a spingerci a sfruttare il passeggino in tutte le sue potenzialità (e ne ha davvero molte!) avevano anche un fine benefico: sostenere la Fondazione Theodora Onlus che dal 1995 offre agli ospedali e ai reparti pediatrici la visita dei Dottor Sogni, artisti professionisti formati per lavorare in ambito ospedaliero pediatrico per portare gioia e sorrisi ai bambini ricoverati.
Le sfide sono state le più disparate, dal disimballaggio e montaggio del passeggino (sfida rifilata subito al marito!) ai vari giri per la città alla scoperta di luoghi segreti oppure la creazione di una compilation su Spotify con le canzoni preferite per passeggiate in famiglia.
Attraverso queste sfide abbiamo in effetti avuto modo di provare e testare molto bene il passeggino Yezz e con una certa cognizione di causa ora vi racconto cosa ne penso (e vi mostro anche un po’ di foto).
Iniziamo col dire che il Quinny Yezz è un passeggino indicato per bambini dai 6 mesi circa ai 3/4 anni, dalla linea semplice e dal montaggio facilissimo: tempo stimato per assemblare telaio e seduta 10 minuti scarsi!
PREGI
– È leggero, ma non leggero come si dice di tutti i passeggini che si chiudono a ombrello ma che poi comunque pesano lo stesso 8 chili!! È davvero leggero, pesa solo 5 kg!
– È estremamente maneggevole, con una mano lo puoi spingere e far ruotare senza sforzi, anche in questo si vede la sua leggerezza.
– Uno dei plus che in assoluto mi ha colpito di più è la sua chiusura compatta, quando lo chiudi diventa praticamente uno zaino con tanto di tracolla per poterlo mettere in spalla!
– Lo apri con una mano, che in molti casi è decisamente indispensabile!
Durante l’ultima domenica milanese a piedi abbiamo girato per la città salendo e scendendo dai mezzi pubblici (li abbiamo presi tutti: metro, tram e autobus) e devo dire che mi sono trovata davvero bene, Yezz si è dimostrato all’altezza del video dimostrativo che mi aveva già conquistata.
DIFETTI
Ed ora veniamo alle note dolenti, tutti diffidiamo di recensioni troppo mielose per cui ecco quelli che per me sono difetti da migliorare:
– Lo Yezz abbiamo detto essere molto maneggevole, ma forse a volte pure troppo! Sopratutto all’inizio bisogna stare attenti perché una spinta della mano più vigorosa del solito o una lieve pendenza e vedrete il passeggino animarsi di vita propria! Un consiglio: usate sempre il pedale blocca ruote a passeggino fermo.
– La seduta non è reclinabile, come nella maggior parte dei passeggini ultra leggeri. La seduta è molto comoda ma se il bimbo si addormenta la testa ahimé cade a ciondoloni.
Infine, una precisazione: lo Yezz è decisamente un passeggino da città, se pensate di fare qualche fuori strada o sentieri sterrati e sconnessi fateli con lo Yezz in spalla, fortunatamente è molto leggero 😉
Lo comprerei? Sì, dopo averlo provato, riprovato e provato ancora, in lungo e in largo per tutta Milano, ammetto che per le mie esigenze e per il contesto nel quale vivo (città frenetica, lunghi spostamenti, mezzi pubblici) lo Yezz è un passeggino che ha caratteristiche per me essenziali.
E ora qualche foto!!
In questo collage abbiamo raccontato l’arrivo di Quinny Yezz in famiglia (notare i visi delle bambine alla vista di un enorme pacco da aprire!)
Come vi dicevo abbiamo testato Yezz davvero in ogni dove, pure sulla sabbia 🙂
Questi scatti testimoniano la nostra domenica a piedi in giro per Milano e sul tram (Yezz aperto, anche se si dovrebbe chiudere sui mezzi pubblici, ma con un ingombro così minimo che nessuno si è lamentato!)
E per finire questa foto spiega molto bene le dimensioni di Yezz una volta chiuso, addirittura sono riuscita a infilarlo nel cassettone sotto al letto delle bimbe!!
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