In un recente post si parlava del potere terapeutico delle favole.
Le loro metafore raggiungono l’inconscio dei bambini e riescono così a trasmettere dei messaggi, degli insegnamenti preziosi.
Se questo vale per tutte le favole, è ancora più vero per quelle che contengono dei paradossi, o delle personificazioni davvero… sorprendenti!
È il caso di due libri molto istruttivi che val la pena suggerire a tutte le mamme.
Il primo si intitola “Le bugie hanno le gambe corte”, di Rosy Gadda Conti, edito da La Margherita Edizioni.
In questa divertente favola, la bimba Adalgisa racconta bugie, tante bugie, e ciascuna di esse appena viene pronunciata… “pof”, prende forma e ha le sembianze di un mostro!
Adalgisa le colleziona, ne ha ovunque e di ogni tipo, le si appiccicano persino addosso.
Finché un giorno dice una bugia bella grossa, e così quando si materializza… uh che paura!
Il lieto fine è assicurato e, almeno per qualche tempo, anche la sincerità dei piccoli lettori!
Il secondo libro che fa della personificazione il suo punto di forza si intitola “Che rabbia!”, di Mireille d’Allancè, edito da Babalibri.
Qui il protagonista è il bimbo Roberto, che ha avuto una brutta giornata.
Al rientro a casa si comporta in modo sgarbato, viene messo in castigo e allora sente una “cosa” che sale, sale, sale… fino a quando eccola che si materializza: la sua rabbia è lì davanti a lui!
La rabbia ne combina di tutti i colori e così Roberto trova la soluzione.
Anche qui il lieto fine è garantito e le mamme dei bimbi dal “bel caratterino” avranno una carta in più da giocare!
Di favole ne esistono a milioni, bellissime. Il messaggio che trasmettono fa bene al cuore di chi legge e di chi ascolta.
Senza contare che leggere insieme è sempre un momento speciale, che si imprimerà nella memoria!
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