Lasciare il bambino libero di esplorare e imparare in autonomia, anche e soprattutto attraverso il gioco: ecco com’è nata la nuova linea firmata Quercetti.

La vostra amica, diventata mamma da poco più di un anno, ha deciso di arredare la cameretta di suo figlio su misura “di bambino”: seggioline e scrivanie minuscole, ceste dei giochi in proporzione e soprattutto un lettino, adagiato a terra, senza sponde e senza sbarre soprattutto, che permette al piccolo di andare a letto e di scendere la mattina in totale autonomia.

Maria Montessori e il suo metodo

Un errore di valutazione nell’acquisto? No, semplicemente ha optato per un lettino montessoriano, ovvero costruito secondo il metodo di una delle più grandi pedagogiste italiane, la quale sosteneva che i bambini è meglio educarli, seguendo le loro naturali inclinazioni e passioni, promuovendo in loro così sin da piccoli un senso di indipendenza e di responsabilità, rispettando sempre le loro capacità cognitive e fisiche.

Nessuna forzatura o ‘accompagnamento’ nel movimento da parte dell’adulto, quindi, ma tutta la libertà di apprendere in totale autonomia, poiché l’apprendimento è già innato nel bambino, se lasciato libero di esprimersi.

Tutto dev’essere un gioco, quindi, soprattutto in questa età in cui il gioco è un lavoro serissimo per i nostri bambini, fondamentale per capire il funzionamento delle cose, per sviluppare la fantasia e la creatività, per sperimentare i limiti e le regole e capire come trovare una soluzione ai piccoli grandi problemi che vengono loro sottoposti.

Ecco che allora soprattutto il gioco diventa l’emblema di quanto proposto da Maria Montessori un secolo fa: nel gioco il bambino dev’essere lasciato libero di creare, anche di sbagliare, quindi di rimediare: se una formina non rientra in un determinato incastro, non dobbiamo essere noi genitori a mostrargli dove infilarla, ma lasciare che sia lui a capire dove va messa, anche in modo creativo.

Quercetti presenta i nuovi giochi Play Montessori

Un principio importante, che sta alla base delle proposte ludiche offerte da Quercetti: da sempre, infatti, i giochi Quercetti sono destrutturati, ovvero privi di quegli elementi elettronici, come suoni e  luci, che attraggono il bambino tra le corsie del supermercato e una volta a casa lo distraggono nella fase di gioco. Anche il fondatore Alessandro Quercetti, quasi 70 anni fa, aveva in mente un approccio molto simile a quello di Maria Montessori: realizzare giocattoli intelligenti, manipolativi, che spingessero il bambino a trovare delle soluzioni da solo, sfruttando i sensi e l’intuito. Fu così che nacquero i mitici chiodini colorati: ve li ricordate? Decine di generazioni hanno ‘disegnato’ e colorato, utilizzando questi piccoli funghetti diversi per forme e dimensioni.

Oggi nasce proprio la linea Play Montessori, giocattoli deliberatamente ispirati alla famosa educatrice. 7 giochi realizzati con il prezioso supporto dell’Associazione “Montessori in Pratica”: di costruzione, di associazione, che sviluppano la manualità e il ragionamento. Per esempio, il gioco Tag the picture, ideale per  bambini dai 3 ai 7 anni, permette ai bambini di imparare a ri-conoscere frutta e verdura. Quattro schede colorate raffigurano i soggetti, accompagnati dal nome di ciascuno, tradotto in 5 lingue (così cominciano a masticare anche le lingue straniere). Al bambino è lasciato il compito di associare le tessere al soggetto corrispondente.

Giro Puzzle, un altro gioco della nuova linea Play Montessori di Quercetti

Un altro gioco, che conquisterà i vostri bambini, è il Giro Puzzle: quattro animaletti sono raffigurati a mo’ di puzzle e devono essere completati con dei pezzi, di forma circolare e montati con viti e bulloni, che permettono al bambino di ruotarli facilmente, fino a trovare la posizione corretta.

Infine, un gioco che ha sempre per protagonisti gli animali, molto amati dai bimbi piccoli, è Play Habitat: nei due scenari disponibili, la fattoria e il bosco, il bambino deve posizionare gli animali giusti, realizzati in cartoncino.

Insomma, un mondo di giochi progettati da Quercetti per fornire ai bambini strumenti e giochi speciali pensati appositamente per loro, per imparare da soli a essere autonomi, sviluppando manualità e capacità di ragionamento. E a noi genitori cosa resta da fare? Stare a guardare come crescono i nostri piccoli, lasciando loro spazio e tempo di diventare grandi ai loro ritmi.

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1 Comment

  1. Eleonora

    Ho sempre amato questa donna e i suoi metodi e ora cheho una nipotina voglio metterli in pratica