E’ entrato in vigore il 21 giugno, proprio il primo giorno dell’estate, il nuovo Codice del Turismo (D.L. n. 79 del 23 maggio 2011), nato come strumento atto a semplificare e sistematizzare la complessa e frammentata situazione normativa della materia.
In effetti, il Legislatore ha inteso riformare il settore del turismo avendo come obiettivi principali la tutela del turista, gli aiuti alle imprese del settore e la riqualificazione dell’offerta turistica in un’ottica di complessiva competitività dell’Azienda Italia.
Si tratta, indubbiamente, di finalità ambiziose che si inseriscono in un più ampio quadro di rilancio dell’economia del nostro Paese, legato allo sfruttamento delle risorse turistiche, culturali ed ambientali italiane.
Tra i punti di maggiore interesse all’interno del Codice, si segnalano sia le norme contenute nel Titolo I, dove il Legislatore ha individuato le competenze statali in materia artt. 2 e 3), sia nel Titolo V, dove sono individuate le tipologie dei prodotti turistici con i relativi circuiti nazionali di eccellenza; sia la particolare attenzione riservata dal Legislatore al turismo culturale (artt. 24 e 25); sia l’istituzione permanente dei Buoni vacanza (art. 27), finanziati con i proventi dell’otto per mille; sia, infine, una maggiore tutela del turista che, oltre a vedersi riconosciuto il risarcimento del danno materiale (artt. 44 e ss.), vedrà aggiungersi anche il risarcimento da danno da vacanza rovinata (art. 47), dovuto all’irripetibilità dell’occasione perduta.
Molte e importanti, quindi, le novità, apprezzabili le buone intenzioni e lodevole l’impegno, anche se subito viene da pensare era ora!
Nonostante tutto, però, il nuovo Codice ha già suscitato molte polemiche e perplessità che potranno essere confermate o smentite solo dalle prime applicazioni normative (dalla giurisprudenza, per intenderci).
Anche se sembra inevitabile una revisione sin da subito delle norme che prevedono gli attestati di merito che dovrebbero essere riconosciuti in base ai criteri di cui agli articoli 59 e seguenti e che rendono del tutto anacronistico il sistema premiale fondato annualmente sull’assegnazione, a particolari personalità del settore, di 50 medaglie di bronzo, 25 di argento e 10 d’oro (art. 61), per parlare solo della Medaglia al merito del turismo per la valorizzazione dell’immagine dell’Italia.
Ad ogni modo, in attesa che il decreto diventi pienamente operativo, vediamo come far valere i diritti già acquisiti.
Forse non tutti sanno che già dal 1986 esiste una Carta dei diritti del Turista e che dal 2005 è in vigore in tutti i paesi della Comunità Europea la Carta dei diritti del Passeggero a cui tutti dovrebbero rifarsi e che il turista/passeggero/consumatore dovrebbe conoscere.
Non la conoscete?
Niente paura!
Ci sono io che vi sintetizzo i punti più salienti.
VOLI E TRAGHETTI
IN AEREO
Volare sicuri
La UE (ovvero l’Unione Europea) ha già stilato un elenco delle compagnie aeree bandite dall’UE, elenco che viene periodicamente aggiornato. Consultatelo prima di prenotare e/o partire.
Cosa fare in caso di annullamento del volo o di imbarco negato
- In caso di overbooking – cioè si è prenotato il volo ma materialmente non c’è il posto – si ha diritto al rimborso del prezzo del biglietto compreso tra 250 e 600 euro oppure ad un volo alternativo per la stessa destinazione. La compagnia aerea, inoltre, deve fornire assistenza nel tempo di attesa ( telefono, vitto, alloggio…). Stessa cosa dicasi per i voli low cost.
- Se il volo è annullato oppure parte con più di 5 ore di ritardo, si ha diritto al rimborso del biglietto entro 7 giorni o a scelta ad un indennizzo.
In entrambi i casi, comunque, la compagnia vi deve informare su tutti i vostri diritti e se questo non dovesse succedere potete presentare reclamo all’organismo competente dello Stato UE dove si è verificato l’indicente.
Trasparenza del sito in materia di prezzi
Il costo finale completo (prezzo del volo + tasse aeroportuali) deve essere indicato nella pagina iniziale del web (se acquistate on line)
Cosa fare in caso di bagagli smarriti o danneggiati
In caso di danneggiamento il reclamo deve pervenire alla compagnia entro 7gg dalla data delle consegna. La denuncia di smarrimento, invece, deve pervenire alla compagnia il prima possibile.
In entrambi i casi si ha diritto ad un indennizzo fino a 1134 euro.
IN TRAGHETTO
Cosa fare in caso di ritardo, mancate partenze o negati imbarchi
In traghetto si ha diritto al rimborso del biglietto solo se il ritardo è superiore alle 12 ore (per viaggi di durata inferiore alle 24 ore) o alle 24 ore (per le tratte più lunghe).
In caso di mancate partenze, a causa di maltempo, scioperi, avarie, ecc.. , si può richiedere alla compagnia il rimborso del biglietto oppure rassegnarsi ad aspettare il traghetto successivo.
All’atto della prenotazione, inoltre, controllare sempre se nel contratto viene contemplata la possibilità di rimborso del biglietto nel caso foste voi a dover rinunciare al passaggio.
E’ bene sottolineare che qualora ci fosse, questa possibilità prevede sempre una penale che varia dal 10 al 50% del costo.
Ad ogni modo, ricordatevi SEMPRE di avvertire! Infatti se non avvertite o non vi presentate all’imbarco il biglietto è perso.
Per quanto riguarda l’imbarco, consiglio sempre di presentarsi almeno 2 ore prima della partenza per il check in, altrimenti l’imbarco non è garantito.
Infine, per chi viaggia con l’automobile ricordarsi di dichiarare al momento della prenotazione se l’auto è a Gpl, in caso contrario, l’auto rimarrà a terra.
VACANZE
Viaggio tutto compreso
Se scegliete una vacanza “tutto compreso” diffidate dei prezzi troppo bassi per mete molto gettonate : è lì che generalmente si nasconde l’imbroglio!
Ricordatevi infatti, che l’acquisto di una vacanza è sempre di un contratto (anche se ha per oggetto il relax, il divertimento, la meta esotica ecc..) con regole e clausole da rispettare da parte di entrambe le parti. Perciò occhio a tutte le clausole soprattutto quelle scritte in piccolino!
Prima di partire
Documentarsi sempre sulla situazione sanitaria del Paese che si appresta a visitare e controllare :
- quali vaccinazioni sono consigliate e/o obbligatorie
- quali farmaci sono consigliati e comunque, ricordatevi di portare quelli utilizzati solitamente
- a quando risale l’ultimo controllo medico e se del caso, sottoporsi ad un nuovo controllo soprattutto in vista di escursioni e/o immersioni
- se tutti i documenti sono in regola, a maggior ragione quelli di carattere sanitario. Infatti, è bene ricordare che se all’interno dell’ UE l’assistenza medica sanitaria è garantita, all’esterno dell’UE alcuni paesi sono convenzionati, mentre altri no! Per quest’ultimi (tipo gli USA) è, quindi, fortemente consigliabile stipulare un’assicurazione medica sanitaria privata.
Pubblicità
In base al Codice del Consumo, quanto promesso al momento dell’acquisto deve essere mantenuto.
Pertanto ciò che viene pubblicizzato dall’agenzia di viaggi o dal tour operator deve corrispondere al vero perché in caso di differenze peggiorative chi ha “venduto” la vacanza risponde della minore qualità del viaggio e/o soggiorno. Il turista ha, infatti, 10gg di tempo dal rientro per reclamare ed ottenere un risarcimento.
Prezzo del viaggio e successive variazioni
Con la prenotazione si versa una caparra al massimo pari al 25% del costo del viaggio. Ogni successiva variazione del prezzo, però, deve essere comunicata almeno 20 giorni prima dell partenza e non può essere superiore al 10% di quanto pattuito. In caso contrario si può rinunciare al viaggio e pretendere la restituzione della caparra.
Danno da vacanza rovinata
In base al nuovo Codice del Turismo, come già precedentemente detto, il turista può chiedere e ottenere il risarcimento per il tempo di vacanza inutilmente trascorso e l’irripetibilità dell’occasione perduta (art. 47).
HOTEL
Prenotazione
Se si prenota l’albergo telefonicamente è buona regola confermare la prenotazione via fax.
Se, invece, la prenotazione viene effettuata tramite un’agenzia di viaggio, leggere bene tutto il contratto.
Obblighi dell’albergatore
Deve essere offerto il servizio richiesto e/o pubblicizzato, è obbligatorio esporre i prezzi e inoltre l’albergatore deve consegnare una scheda delle dichiarazioni delle generalità conforme al modello approvato dal Ministero degli Interni.
Diritti del turista
Se l’albergo chiede il numero della carta di credito, accertarsi che alla fine del soggiorno tutti i documenti contenenti il numero della carta vengano distrutti. In caso contrario chiedetelo esplicitamente.
In caso di disservizi
Avanzate immediatamente sul loco il reclamo all’albergatore o all’agenzia di viaggio o al tour operator, spiegando i disservizi.
Al rientro inviate, personalmente oppure tramite le Associazioni dei Consumatori, una lettera di reclamo con raccomandata a/r a tutti i soggetti interessati.
CHE FARE SE SI RESTA A CASA
Se non potete partire, ricordatevi che per la disdetta si paga una penale, tanto maggiore quanto più vicina è la partenza; tanto che rinunciando pochi giorni prima della data prevista, si arriva a pagare per intero il costo del viaggio, salvo cause imprevedibili e debitamente documentate (tipo ricoveri ospedalieri). Per maggiore tranquillità potete tranquillamente stipulare una polizza assicurativa che copra l’intero danno. On line esistono numerose assicurazioni che coprono le spese di annullamento e spesso è lo stesso tour operator a proporre una polizza.
Se, invece, la vacanza è annullata per cause di forza maggiore come terremoti, disordini politici, epidemie, si ha diritto al rimborso di quanto versato, entro 7gg lavorativi, o, a scelta, ad un altro “pacchetto” di pari valore.
Spero di esservi stata d’aiuto e a tutti auguro buone vacanze!
1 Comment
Dopo il primo giorno di vacanza sono ripartita a causa del terremoto ma la titolare del residence ha comunque preteso l’intero importo del soggiorno(7 giorni) , come posso chiedere il rimborso?