Una cara amica qualche giorno fa mi parlava della sua famiglia a “fisarmonica”: separata con una bambina di quasi 12 anni ora ha un nuovo compagno con, a sua volta, due bambini un po’ più piccoletti.
Perché a fisarmonica?
Perché ci sono giorni in cui nella sua casa girano solo lei e i due pesci rossi: la figlia passa del tempo con il papà, il nuovo compagno lavora spesso all’estero.
Ma in altri giorni il suo appartamento è affollato come i negozi durante i saldi: lei, la figlia con magari qualche amichetta, il compagno che porta a casa anche i suoi due bambini e, sotto quei 70 metri di casa, sono garantite minimo cinque persone più i nonni di passaggio, qualche amico a sorpresa e naturalmente i soliti pesci rossi!
Non è facilissimo gestire il tutto, non solo perché cambiare mobili e stanze è faticoso ma perché ridefinire gli spazi significa anche ridefinire gli equilibri della famiglia e non sempre si è pronti a farlo: per esempio la figlia, che ha una sua piccolissima cameretta, non volentieri la vorrebbe dividere con i nuovi fratelli che per ora sono più “intrusi” che amici; è normale, quello è il “suo” rifugio dove ha le sue cose ben custodite, è il suo territorio.
E anche la mia amica, pur volendo molto bene ai nuovi componenti della famiglia, riesce a fatica a rinunciare definitivamente a quell’angolo di studio che è riuscita a ricavarsi, ma allo stesso tempo a questi piccoli terremoti uno spazio vuole darlo, per farli sentire più… a casa!
E’ a lei che ho pensato guardando i prodotti di Casa Copenhagen, soprattutto per quanto riguarda divani letto e futon, ideali in fatto di flessibilità e minimi ingombri: alla base c’è proprio il concetto di “area living”, una zona in cui possono coesistere necessità diverse (un ambiente studio, un’area relax, un posto dove dormire) senza dover avere bisogno di spazi troppi ampi che non tutte le case permettono.
La soluzione più versatile è scegliere per esempio uno tra i divani letto della collezione One Room Living, un futon pratico da poter aprire quando arrivano i bambini e da richiudere durante la settimana per poter ripristinare lo studio, mantenendo lo stile che il design scandinavo può garantire.
Per una famiglia a “fisarmonica” questa idea di “letti trasformabili” e in generale di un progetto che privilegia le versatilità e che si allontana anche un po’ dalla visione tradizionale della casa, e della famiglia, italiana, diventa una buona soluzione in grado di assecondare le esigenze che cambiano e anche un modo nuovo di ridisegnare equilibri e spazi.
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