L’approccio in “materia gemellare” può essere distinto in due correnti di pensiero che trovano le proprie fondamenta in altrettanti paradigmi, ben distinti ovviamente, che posso riassumere così: diversità o uguaglianza. Si tratta di un aspetto molto più “pratico” del peso reale che queste parole portano con sé.  Si tratta di qualcosa che ha a che fare con la scelta di una fantasia, di una cromia e più in generale con l’idea di portare avanti (o meno) quell’idea estetica che vedeva i gemelli vestiti uguali da capo a piedi e con in mano lo stesso peluche; cosa che oramai rimane, forse, solo una fotografia dall’aria vintage.

Posso affermare con certezza che per una Mamma Double, quasi involontariamente, si metterà in moto un meccanismo per cui si tenderà ad acquistare (consapevolmente) e a ricevere (inconsapevolmente),  quasi tutto al quadrato e “’l’aria vintage”, almeno inizialmente, sarà pressoché inevitabile.

Si parte dalle lenzuola e dalle copertine (tanto ci devono solo dormire quindi non importa che siano uguali); si passa dai body intimi (tanto non si vedono); si va avanti con le tutine (tanto mica le indosseranno per forza nello stesso momento), per arrivare a comprare due giacche uguali  senza rendersene conto, perché magari l’altro modello che ci piaceva tanto non sembra in effetti così caldo. Tutti gli altri vi assicuro che molto probabilmente faranno questi stessi ragionamenti e pian piano l’intera cameretta, dall’armadio alle ceste dei giochi, sarà invasa da vestiti, oggetti, giocattoli molto simili tra loro e spesso  proprio identici.

Per uscire da questa versione/visione ctrlC & ctrlV (copia e incolla) ci vorrà un po’ perché la ragnatela è stata tesa intrecciando “voglia di praticità” nel compiere acquisti similari a “piccole paure”che confondono le mamme di gemelli, i nonni di gemelli, e tutti quelli che si affacciano in questo mondo che sia per Natale, compleanno o altro.

I genitori double hanno una propensione ad evitare situazioni complicate. La filosofia che regna per ora a casa nostra (ndr: siamo due genitori che si sono appena usciti dal tunnel dei primi 2 anni..) è quella del “semplifichiamo”:  ovvero un approccio che cerca di innescare dinamiche possibilmente non complesse ed al contempo eviti  le potenziali, inutili, frivole liti.

Ve la spiego con un aneddoto semplice:

Per ora alle Twins non importa quello che indossano ed io, quindi, non le interpello nella scelta degli abiti (oramai sempre diversi) ma ho visto che  sono molto attente alle giacche e alle scarpe e che, se una indossa un modello o una fantasia diversa rispetto all’altra, allora prima di uscire di casa si scatena una piccola tempesta. E allora mi dico: che problema c’è?!? Scarpe uguali fino ai 18 anni se è quello che volete e giacche più o meno dello stesso colore!!! La stessa dinamica delle scarpe è estesa a gran parte dei loro giochi.

In casa nostra così tante cose oggi sono doppie ed altre “semplicemente” di tutti: nessuna  etichetta o simbolo di riconoscimento o esclusività neppure su un peluche, se questo non ha un suo gemello.

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Manca pochissimo al Natale e noi ovviamente ci siamo soffermati a pensare non tanto cosa prendere, ma quale approccio avere a riguardo. Così un pomeriggio ho cercato di leggere nelle loro menti creando con loro una lettera collage a Babbo Natale. Abbiamo visto insieme i cataloghi dei giochi e ad ognuna ho chiesto di indicarmi cosa gli piaceva. Abbiamo ritagliato e strappato tante figure: lettini per bambolotti, kit di trucchi, case di Peppa Pig,  pentoline per la pappa… li abbiamo incollati su due cartoncini e abbiamo creato così due moodboard visivi distinti.  La cosa buffa è che queste due letterine senza farlo apposta erano quasi identiche.

All’atto pratico, qualche settimana fa, on line abbiamo trovato un’offerta strepitosa per una moto elettrica rosa shock troppo carina e poco ingombrante. Non abbiamo resistito e così l’ordine è partito…doppio ovviamente. Come potevamo immaginare una scena in cui una di loro aprendo il suo regalo trovava questa sorpresa mentre l’altra magari scartava un  carrello della spesa super accessoriato sapendo che quella moto non sarebbe stata sua. Non ce l’abbiamo fatta ad osare.

Già mi vedo tra neanche una settimana, mamma vigile urbano che da indicazioni per il traffico per evitare scontri e salvare le gatte dall’investimento. Già mi vedo correre al parco da un lato e dall’altro per riprenderle..Non è che sia stata la scelta più saggia, anzi ripensandoci forse è stata la peggiore. Come  si può notare la filosofia della “semplificazione” non è che porti sempre verso la strada più facile ma è quella che di certo mi fa andare avanti (semplicemente), seguendo l’istinto perché per una Mamma double, l’istinto è quello che più conta.

Presto, crescendo, saranno quasi sicuramente due bambine con gusti distinti ed il prossimo Natale mi diranno loro cosa scrivere nella letterina, ma per ora vogliono lo stesso gusto di  gelato,  le stesse scarpe e da quanto ho capito anche le stesse cose da Babbo Natale.

E allora che sia così.

Non me la sento di forzare alcun meccanismo di “diversificazione”. Spero solo di saperle ascoltare quando sarà il momento…per ora giochiamo senza troppe fisime e con leggerezza a fare le Gemelle Kessler.

di Alessia Di Carlo – www.flymamy.com

 

photo credit: Francesco Minchiatti via photopin cc & donnierayjones via photopin cc

 

 

 

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