Riflessioni  sul perché a Natale quando si hanno figli, tutti fanno i regali ai bambini e non ai grandi.

In questi giorni che precedono il Natale, intensi per impegni e suggestivi per l’attesa, mi sono chiesta quale sia la soglia per cui una volta passati dallo status di ragazza a quello di donna e da moglie a madre, il repertorio dei regali segue più o meno questo iter: prima solo oggetti frivoli e alla moda, poi oggetti per la casa, a seguire quelli per la cucina per capitolare infine agli oggetti per il bebé e la cameretta.

Quante di noi nei giorni che precedono le feste si sono sentire chiedere da mamme, nonne, zie, amiche, colleghe, la frase “Cosa prendo quest’anno per i bambini?” oppure “Cosa serve ai piccoli?”.

Bene, la mia risposta è la seguente: ai piccoli non serve nulla, hanno già me come madre e questo basta e avanza. Non che non ami i miei figli, intendetemi, e che non voglia regalare loro la gioia immensa del Natale e di vedersi recapitare i doni dei loro desideri, solo che di desideri ne ho anch’io che più bambina non sono (o forse lo sono ancora, ma nessuno se n’è accorto).

I motivi per cui ho deciso di farmi un autoregalo

Motivo n. 1

Perché gratificarsi, coccolarsi e prendersi cura di noi ci fa bene, ci fa sentire meglio. Obblighiamoci a gratificarci, rendiamolo ogni tanto un must della nostra vita!

Motivo n. 2

Perché ci sono cose che nessuno penserà mai di regalarci, neppure il più amorevole e premuroso dei mariti o la migliore delle amiche. Non perché non ci vogliano bene e non conoscano i nostri gusti, semplicemente perché non sempre sanno quello che davvero vorremmo avere.

Motivo n. 3

Perché un regalo in fondo ce lo meritiamo, anche più dei nostri figli, che detto tra noi non c’è letterina a Babbo Natale o buoni propositi che tengano, quanto a capricci e false promesse i nostri figli ci battono alla grande.

Motivo n. 4

Perché vedere tanti pacchetti sotto l’albero mi piace e quindi ce ne aggiungo anche uno tutto mio, rigorosamente infiocchettati a regola d’arte.

Motivo n. 5

Perché i desideri vanno esauditi anche con un po’ di attesa e Natale è di sicuro la migliore delle occasioni per farlo.

Come ho scelto il mio autoregalo? Semplice, ho fatto la lista. Sì perché io faccio la lista per qualsiasi cosa.

Ho elencato tutto quello che mi piacerebbe avere, dall’utile all’inutile, dal costoso al super economico, rigorosamente suddiviso per categorie.

Periodicamente aggiorno la lista, la leggo e rileggo e nel tempo la modifico; quando ho voglia la apro e attingo qualche idea.

Ho acquistato il mio pacchettino, l’ho collocato orgogliosa sotto l’albero e la mattina del 25 lo aprirò con gioia e sorpresa.

E voi? Avete scelto il vostro autoregalo?

photo credit: pixabay 

Author

Sono Francesca, mamma di Sofia e del piccolo Pietro. Dal 1999 svolgo la professione di commercialista, prima presso studi medio-grandi di Milano e da sei anni in proprio. Sono anche membro attivo della commissione giovani presso l’Ordine di Milano dove seguo i praticanti nello svolgimento del tirocinio al fine della preparazione all’esame di stato. Negli anni ho consolidato la mia esperienza soprattutto nell’area fiscale e societaria, tuttavia oggi mi occupo un po’ di tutto, spaziando dal contenzioso tributario, al fallimentare, dal no-profit all’assistenza a società filiali italiane di case madri estere, alla consulenza per neo imprenditori. Confeziono bomboniere per hobby e per le amiche e sono un’assidua frequentatrice del Piccolo Teatro di Milano. Cosa farò da grande? Semplice, parteciperò al Campionato Adulti di pattinaggio artistico su ghiaccio, mia grande passione da sempre!

1 Comment

  1. anche io mi sono fattoa un autoregalo. l’ho ordinato online la mattina del 24 dopo la notte al lavoro. ho pensato che in fondo fosse giusto. anche se superfluo, ma meritato si. e ora aspetto con ansia il suo arrivo. non proprio un pacchetto sotto l’albero, ma nella mia testa si. e quando arriverà sarà un altro Natale