…e ben venga, visto che siamo a Carnevale! Poi Peter Pan e’ simpatico, intelligente, coraggioso… un eroe positivo insomma. Un papa’ non puo’ che essere contento di avere per figlio Peter Pan, se non fosse… che nel tempo questo personaggio ha assunto una lieve connotazione negativa. E’ diventato paradigma dell’immaturita’ proprio perche’ la sua caratteristica principale e’ quella di non voler crescere. E cosi’ e’ anche per Giovannino. Quante volte, guardandolo con aria di disapprovazione, ci scappa un infastidito: “Dai! sei grande! Dovresti saperti vestire da solo” oppure “stai composto a tavola!”, o ancora “non comportanti come un bambino piccolo!”.
Giovannino ha 5 anni e ti guarda come per dire: “se non faccio il bambino adesso quando lo faccio?”. Gia’. Eppure e’ incredibile come sia difficile per noi accettare che voglia portarsi un gioco a tavola e che si rifiuti di mangiare le zucchine (beh in questo trova il mio appoggio… le ho sempre sofferte anche io).
Ma perche’? Come mai ci stupiamo se vuole indossare tutti i giorni la solita vecchia maglietta macchiata e non degna di uno sguardo quella nuova di pacca scelta apposta per lui? Perche’ ci dispiace vederlo anche la domenica con la tuta di tutti i giorni mentre i jeans belli ammuffiscono nell’armadio?
Cosa ci da così fastidio nel suo voler essere semplicemente bambino?
Forse e’ il solito timore del confronto… perche’ pare ci siano bambini che a due anni e mezzo si infilano le scarpe da soli, adorano gli spinaci senza bisogno di essere intortati con la storia di Braccio di Ferro, vanno a letto senza capricci e invece di dire “CANDELAAAA” si soffiano autonomamente il naso. Bambini un po’ marziani, che forse non esistono neanche se non nelle nostre contorte proiezioni ma con i quali comunque confrontiamo i nostri. Ma perche’ tutto deve sempre sfociare in una gara, in competizione? La verita’ e’ che ognuno ha i suoi tempi e che non bisognerebbe togliere a nessuno, finche’ e’ un bambino, la liberta’ di fare il bambino.
E in fondo anche noi non vorremo mica augurarci di avere in casa un Giovannino che naviga in internet con l’i-Pad invece di cavalcare una scopa credendosi Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda (tutti quanti per non fare preferenze)?
Non e’ vero che Giovannino non vuole crescere, solo non ha fretta… vuole farlo con calma. Vuole giocare quando e’ tempo di giocare, fare i capricci quando serve, farsi coccolare piu’ che puo’… avra’ tutta la vita per fare il nodo alle stringhe delle scarpe, come anche per mangiare i carciofi (e sopravvivera’ anche se le zucchine dovesse non mangiarle mai).
E io non dovrei preoccuparmi troppo di quello che vorrei che diventasse domani perche’ rischio di non vederlo veramente, bello cosi’ come e’ oggi.
4 Comments
Adoro il tuo punto di vista. e credo che andrebbe applicato anche a noi genitori che troppo spesso pretendiamo davvero troppo anche da noi stessi!
complimenti per il blog 🙂
🙂 Grazie mille…sia per il commento all’articolo che al blog…credo proprio che sfruttero’ il tuo spunto per uno dei prossimi articoli
Abbasso le zucchineeeeeeeeeeeee!!! 🙂
Complimenti!
I tuoi articoli mi piacciono. Questo particolarmente mi ha fatto sorridere! Devo farlo vedere a mio marito che e poco tollerante con la nostra figlia di 4 a no perché “e grande”, e “la sorella maggiore”, deve “dare esempio” e ha sempre un giochino in mano, anche per andare a letto, fare la pipi, lavare i denti, ecc.