Ho letto questo libro quasi tutto d’un fiato, dico quasi perchè potendo leggere solo a letto prima di cadere tra le braccia di Morfeo non sono riuscita fisiologicamente a finirlo in una sola volta anche se avrei tanto voluto. Leggendolo ho riso, ho sorriso, ho storto la bocca in smorfie del tipo “Sì, so cosa vuol dire”, ho riflettuto parecchio. La maternità, ammettiamolo, non è così idilliaca come spesso si racconta e Francesca Del Rosso lo sa bene poichè la sua Angelica, di nome ma non di fatto, è piombata nella sua vita travestita da piccola, e per nulla serafica, IENA. Ho voluto far quattro chiacchiere con Francesca, incuriosita soprattutto dal fatto che… dopo la iena, ha accolto in famiglia anche un piccolo unno!
Da dove è nata l’idea di scrivere un libro sull’esperienza “tragicomica” dell’avere una piccola iena in casa?
Ero in attesa del mio secondo bambino, il piccolo unno poi chiamato Mattia, ed ero a casa al settimo mese di gravidanza. Nei momenti di pace e silenzio, quando Angelica era all’asilo nido, pensavo al suo primo anno di vita e incrociavo le dita di mani e piedi nella speranza che il suo fratellino non fosse così…
Rompiballe! Nel ripercorrere quei momenti mi sono accorta di quanti aneddoti e quanti pensieri affollavano la mia mente e ho deciso di metterli per iscritto. Un modo per ricordarmi quanto è stata dura, ma anche per dire a me, ai miei figli, alle nonne e agli amici le cose che forse non avevo mai detto espressamente!
Si dice che la scrittura sia terapeutica, lo è stato per te scrivere questo libro sulle gioie e i dolori della maternità?
In parte sì, è stata catartica. Ho detto davvero tutto quello che pensavo e mentre scrivevo sapevo che sarei andata a toccare il tabù della gravidanza, che vede tutto dipinto di rosa. Ma non tutto è rosa, non tutto è politically correct, le mamme non sono tutte così perfette come si dipingono ed è giusto dirselo. Il mio è un libro che vuole dire a tutte le lettrici (ma anche ai lettori): “Sappiate che non siete sole!”. Sapere che “odiare” ogni tanto la suocera, la propria madre o gli sconosciuti che si avvicinano per darti i loro consigli, è assolutamente normale… Può essere utile.
Sappiamo che la piccola iena non è più figlia unica, dove hai trovato il coraggio di iniziare tutto da capo?
Brava, è proprio coraggio! Ho pensato: peggio di così non si può. La mia iena piangeva sempre e l’allattamento è stato davvero difficile, quindi mi sono detta:” Leggenda vuole che il secondo figlio sia l’opposto del primo… Bene, allora sono a cavallo”. Poi devo ammettere che io sono figlia unica e mi ricordo che chiedevo a mia madre di giocare con me e lei, esausta, non ce la faceva più… L’idea di essere straziata da mia figlia che mi chiede “Mamma giochiamo insieme?” mi ha subito fatto pensare che era meglio farne un altro, un bel compagno di giochi!! E poi mia suocera, appena partorita la iena mi disse: “Questa neonata ha il codino… Lo sai che il codino vuol dire fratellino?” Detto, fatto. E l’ho fatto anche subito… Quando la iena aveva un anno e mezzo. Non me ne pento.
Leggendo il libro si coglie anche “lo zampino di una nonna”. Mamma o suocera?
Mamma e suocera! Entrambe “ci mettono lo zampino” e credo che anche questo valga per tutte le neomamme. L’importante è aprire bene le orecchie e ascoltare i loro consigli, poi tenersi a debita distanza e fare le scelte con intelligenza e cuore. In piena autonomia. La saggezza di chi è stata mamma prima di noi è da tenere da conto ma non bisogna dimenticare che hanno vissuto in altri tempi e di errori ne hanno fatti parecchi, come noi li faremo con i nostri figli!! Quindi meglio sbagliare da sole, magari aiutate dai propri partner.
E tuo marito? Come ha vissuto l’arrivo della iena in famiglia?
Mio marito non vedeva l’ora di vederla, non riusciva a immaginarla poi quando l’ha vista ha detto: “Certo che è più bruttina del previsto”. Forse, vista la Sharon Stone che aveva come moglie…si aspettava una bellezza straordinaria! Beh, lo sapete anche voi, l’amore gioca brutti scherzi! Devo dire che la iena ha “isterizzato” anche mio marito, ma lui stesso ammette che il fatto di andare a lavorare lo ha aiutato molto… Almeno per otto ore al giorno non sentiva nessun pianto. Non è poco! Poi, appena tornava a casa, si cuccava la iena in toto. Io mi inventavo spese inutili pur di uscire un momento e lasciarli soli… E direi che a distanza di quattro anni, è stata una scelta giusta. Si amano alla follia e mio marito sa gestire ogni momento e ogni suo bisogno. Sono riuscita ad andare in Africa anche una settimana! E lui è stato da solo con entrambi i bimbi: la iena e l’unno.
Tua figlia è consapevole di essere la protagonista indiscussa di questo lo speriamo best seller? Che ne pensa? 🙂
Confesso che mi sto preoccupando. Prima che uscisse il libro le ho scritto una lettera , che ho sigillato, spiegandole che le voglio un mondo di bene e che tutto quello che ho scritto… E’ pura fantasia!!!
Visto che adoro scrivere, scrivo anche due diari, uno per figlio. Ogni volta che succede qualcosa, una frase, un evento, un pensiero… Lo segno. E così mio marito. A 18 anni lo riceverà in regalo e potrà leggere tutta la sua storia vista con i miei occhi. Forse capirà quanto amore ho provato e provo e quante difficoltà ho superato. Spero che possa capire… E perdonarmi! E poi, quanti possono dire di avere un libro a loro interamente dedicato?! Ora il problema sarà l’unno. Non è che mi rimprovererà anche lui, perchè su di lui non ho scritto nulla?! In futuro mi aspetto comunque un libro firmato dalla iena… “Mia madre è una bestia”!
Da madre ormai temprata dall’esperienza, un consiglio alle mammeacrobate che ci leggono, magari alla prime armi…
Alle neomamme dico: “Non abbiate paura di chiedere aiuto e di dire quello che pensate”. Il silenzio e la solitudine sono i peggiori nemici di noi mamme. Guai a sentirsi sole. Fuori casa c’è un esercito di donne e madri. Siamo dietro l’angolo o reperibili su internet. Siamo tutte uguali: tutte alle prese con smagliature, tettarelle, sbalzi ormonali e… iene ridens.
Per capire cosa ho passato basta dare uno sguardo al mio booktrailer e al sito dedicato al libro www.miafigliaeunaiena.it
3 Comments
Il libro sembra davvero interessante… mentre l’intervista lo è di certo! Bella davvero…!
Che splendida idea quella del diario!
Se penso che tanti post sui forum avrebbero potuto diventare una pagina di diario per loro… Mi sa che ora è troppo tardi per iniziarne uno per ciascuno. O forse no…
Ricevuto in regalo il giorno del mio compleanno (che cadeva lo stesso giorno dell’uscita del libro), letto la sera stessa, ora sto “vuotando il sacco” scrivendo alla fine di ogni capitolo la mia espserienza e quando mio figlio diventerà papà (o sarà grande) glielo regalerò ;-))
Brava Francesca, complimenti!
Patrizia, mamma di Simone dei verdi (pare che i nostri figli si conoscano così, vanno allo stesso asilo 🙂 )