adozione e congedo di maternità per lavoratrici a progettoRecentemente la Corte Costituzionale si è espressa sul periodo di maternità spettante a una mamma adottiva lavoratrice a progetto. L’avvocato Camilla Cozzi, socia fondatrice dello Studio Legale Associato Ciriello-Cozzi di Milano che si occupa prevalentemente di diritto della famiglia e delle persone, ci spiega la sentenza.

La Corte Costituzionale con sentenza n. 257 del 2012 ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 64, comma 2, del decreto legislativo n. 151 del 2001 nella parte in cui relativamente alle lavoratrici iscritte alla gestione separata (ad es co.co.pro) che abbiano adottato o avuto in affidamento un bambino, prevede l’indennità di maternità per un periodo di tre mesi anziché di cinque.

Grazie all’intervento della Corte Costituzionale, pertanto, anche le lavoratrici iscritte alla tassazione separata che adottano un bambino hanno finalmente diritto, al pari di tutte le altre lavoratrici, a godere del congedo di maternità per cinque mesi.

La Corte Costituzionale, infatti, ha rilevato che “gli istituti nati a salvaguardia della maternità non hanno più, come in passato, il fine precipuo ed esclusivo di protezione della donna, ma sono destinati anche alla garanzia del preminente interesse del minore, che va tutelato non soltanto per quanto attiene ai bisogni più propriamente fisiologici ma anche in riferimento alle esigenze di carattere relazionale ed affettivo, collegate allo sviluppo della sua personalità”.

 

Sarebbe davvero stato irragionevole far perdurare la differenza tra madri adottive lavoratrici dipendenti e madri adottive iscritte alla gestione separata, riconoscendo alle prime un congedo di maternità per un periodo massimo di cinque mesi e alle seconde un’indennità di maternità di soli tre mesi.

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