intervista a Francesca Alberti mamma sfrattataVi ricordate di Francesca Alberti? La mamma della provincia di Mantova con 6 figli di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa, costretta a lasciare la sua casa a causa di uno sfratto esecutivo? Quest’estate abbiamo voluto raccontare la sua storia perché ci ha colpito molto, ma soprattutto per richiamare l’attenzione sulle difficoltà che molte mamme single come lei vivono, perché siamo convinte che la rete serva soprattutto a questo, ad aiutarci l’un l’altra nei momenti di bisogno.

Abbiamo voluto riparlare con Francesca per sapere come sta e per farci raccontare qual è la situazione ad oggi, se qualcosa è cambiato e in che modo…

Ciao Francesca. Cosa è cambiato dall’ultima volta che ci siamo sentite?

Purtroppo non è cambiato nulla, viviamo ancora a Monzambano, aspettando che ci chiamino per la casa promessa a Castiglione delle Stiviere. Dopo il putiferio di quest’estate sono stata convocata dal Comune di Monzambano, dove ho avuto modo di parlare con il sindaco, le assistenti sociali e i vari consiglieri. Successivamente, sono stata richiamata e mi è stato comunicato che l’Aler, l’ente che si occupa dell’assegnazione delle case popolari, non aveva case a Mantova o Monzambano adatte alla mia numerosa famiglia. Poi, è magicamente saltato fuori un vecchio appartamento a Castiglione delle Stiviere, chiuso da dieci anni, ma che poteva essere abbastanza grande per tutti.
Dopo un po’ di titubanza per via del cambiamento che io, ma soprattutto i miei figli, avremmo dovuto affrontare ho deciso di accettare, ma l’appartamento ha bisogno di ristrutturazione e non ho idea di quando sarà pronto. Pare si fosse trovato un accordo tra l’Aler e i due comuni di Monzambano e Castiglione delle Stiviere, ma ad oggi siamo in attesa.
Nel frattempo lo sfratto esecutivo è solo sospeso, il proprietario di casa ha la facoltà di decidere di farmi lasciare la casa in cui viviamo quando vuole, ma fortunatamente ha deciso di attendere anche lui che ci chiamino a Castiglione delle Stiviere.
Una cosa certa, non possiamo aspettare ancora molto tempo, sono già passati due mesi!

Chi ti ha aiutato a far fronte alla situazione in cui ti sei ritrovata?

Dopo aver “alzato un po’ di polvere”, come si suol dire, ho potuto constatare che i vari enti si sono messi in moto. Il sindaco e le assistenti sociali del Comune di Monzambano si sono resi conto della gravità della situazione e si sono attivati concretamente. So che anche altre persone si sono interessate al mio caso, ma non ho direttamente avuto a che fare con loro. Di fatto, come vi dicevo, siamo ancora in attesa.
Posso dire, però, che quando sei con l’acqua alla gola e davvero in difficoltà, capisci chi ti aiuta davvero e che, seppur rare, le persone buone esistono!
Ho ricevuto aiuto e sostegno da sconosciuti, dei veri angeli! O ancora da colleghe di lavoro e dalle “mie” mamme affezionate.
Amici? Ho tristemente constatato che nel mio caso non esistono, anzi, se possibile si dileguano.
E infine, ancora più triste, c’è l’altro lato della medaglia, quello della tanta gente pronta a giudicare e puntare il dito, senza conoscere me e la mia vita.
Ho sofferto molto quest’estate, ma cerco di andare avanti e spero di poter avere presto un po’ di serenità per me e i miei figli.

Di cosa pensi abbiano bisogno le madri single come te?

Le madri, ancor più se da sole, hanno bisogno di sostegno e aiuti concreti, ma anche di ritrovarsi per poter insieme far fronte alle varie difficoltà e condividerle!

Se potessi lanciare un messaggio a chi vive le tue stesse difficoltà, cosa gli diresti?

Di non mollare, di avere tanta pazienza, determinazione e di continuare a credere nei propri sogni. Ma soprattutto di non aver vergogna a chiedere aiuto e far valere i propri diritti.
È necessario unirsi per un cambiamento, perché insieme si può!

Noi ringraziamo Francesca per aver nuovamente condiviso con noi la sua vicenda e le auguriamo davvero di trovare quella serenità che lei e i suoi figli meritano. Ma soprattutto vogliamo dirle grazie per il messaggio che ha lanciato. Le difficoltà, lo sappiamo, sono all’ordine del giorno, ma quello che abbiamo imparato dalla sua storia e da quelle di molte altre donne che abbiamo conosciuto in questi anni è che per i nostri figli siamo capaci di trovare dentro di noi risorse inimmaginabili e questo è ciò che conta davvero. Abbiamo imparato che si fa presto a giudicare, ma che per amore dei nostri bambini dobbiamo riuscire ad andare oltre, superando la rabbia e la delusione.

Nel nostro piccolo speriamo che raccontare storie come quella di Francesca possa servire a tante altre donne e mamme a trovare in sé quella forza che serve per andare avanti, per continuare a lottare e a far sentire loro che non sono sole!

 

photo credit: liz-grace via photopin cc

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