Mamme al volante

La sicurezza stradale è un tema molto serio, che riguarda tutti indistintamente e che, per fortuna, è sotto la lente di ingrandimento delle case automobilistiche, che hanno sviluppato negli anni sistemi sempre più efficaci per ridurre al minimo gli effetti che gli incidenti hanno sugli occupanti dei veicoli, si pensi fra tutti ad airbag, abs, esp.

 

Per chi è meno avvezzo agli acronimi (come noi), molti dei dispositivi di sicurezza ad oggi installati sulle vetture di ultima generazione sono focalizzati nell’incrementare il controllo dell’auto in ogni condizione metereologica, facilitando le manovre di emergenza quali frenate o sterzate brusche.

 

Questo per dire che l’incidente che causa meno danni è fuori di dubbio quello che si riesce ad evitare!

Anche se le auto sono sempre più resistenti agli impatti è però impossibile pensare di andare in strada con dei “carriarmati”.

 

Assodato che i sistemi di sicurezza più efficaci sono prudenza e attenzione (sicurezza attiva) è altrettanto vero che chi incontriamo sulle strade non sempre può vantare queste virtù. La sicurezza passiva allora diventa altrettanto fondamentale.

 

Primo elemento da tenere presente, quando si parla di sicurezza, è quello di avere a che fare con una vettura sempre in condizioni ottimali, freni e gomme in primis.

 

 

Mamme al volanteFondamentale, e non ci stancheremo mai di ribadirlo, quando si viaggia con bambini a bordo è sistemarli e legarli correttamente negli appositi seggiolini o adattatori, seguendo scrupolosamente quanto previsto dalla normativa vigente.

 

A questo specifico argomento abbiamo dedicato un articolo che spiega nel dettaglio, a seconda di altezza e peso del bambino, la modalità sicura e corretta con la quale trasportarlo in auto.

 

Inoltre, se si sta valutando l’acquisto di un’auto nuova, occorre avere bene a mente cosa il mercato offra in termini di dispositivi di sicurezza di ultima generazione; se è vero che in termini di affidabilità e finiture molte marche si equivalgono, in termini di sicurezza la cosa potrebbe non essere sempre vera. Quindi occhi aperti!

 

E per meglio comprendere lo stato dell’arte di un tema così vasto e delicato, abbiamo accolto con interesse e curiosità l’invito di Ford a partecipare al Safety Forum 2012 tenutosi in Germania, là dove l’ingegneria Tedesca testa direttamente sul campo, mediante crash test, i risultati di ore di calcoli e studi al computer (questi continueremmo a lasciarli a chi di dovere…): le modalità e le variabili di un incidente sono infinite, velocità ed angolazione di impatto, dimensione dei veicoli coinvolti etc.

Diventa dunque evidente che “misurare” la sicurezza di un’auto è un lavoro da esperti del settore che comporta continue prove.

 

Ed è proprio questo gruppo di esperti che abbiamo incontrato all’evento organizzato da Ford, che è prossima a presentare un’auto molto evoluta in fatto di sicurezza e attenzione al consumatore: mamma acrobata o papà spesso altrettanto acrobatico, nonché nonni che nulla hanno da invidiare ad elastic-girl, tutti alle prese con seggiolini, ovetti, borse, borsoni e borsine e tutto il corredo annesso.

Il termine più adatto per questo tipo di operazione è contorsionismo.

 

Come spesso avviene, infatti, il momento in cui ci si preoccupa di più, quando si è alla guida della propria auto, è quando si ha come passeggero il proprio figlio, nipote etc.. imbragato.

 

È altrettanto vero che essendo (per fortuna) il periodo dei seggiolini” relativamente breve, molti costruttori di auto tendono a minimizzare il problema focalizzandosi su altri temi.

 

 

Mamme al volanteFino a ieri la scelta di un’auto di famiglia era dettata dalla dimensione del bagagliaio, oggi Ford propone per il suo nuovo modello B MAX un sistema innovativo denominato Easy Access Door che agevola le operazioni di carico e scarico dall’abitacolo di qualunque cosa, compresi i nostri figli e relativi seggiolini.

 

La validità del nuovo sistema di accesso è evidente già dalle foto.

 

Il sistema di apertura a scorrimento della porta posteriore è già di per sé un grande aiuto (pensate al parcheggio ravvicinato di un’altra auto), il massimo dell’accessibilità però si palesa aprendo entrambe le porte rendendo così possibile l’accesso ad oggetti ingombranti che prima non avrebbero avuto modo di entrare o almeno non così facilmente (pensate a quante persone uscite dall’IKEA hanno passato ore – a volte invano – a tentare di far entrare le loro librerie nuove in auto).

 

Durante il Safety Forum abbiamo avuto inoltre l’occasione di assistere in diretta ad uno dei 40 crash test reali a cui questa nuova auto è stata sottoposta. Notevole l’impatto emotivo, forse perché, durante il crash test, sono stati utilizzati manichini sia di passeggeri adulti che di bambini.

 

In termini di dispositivi di ultima generazione, una menzione particolare meritano l’Emergency Assistance e l’Active city stop presentati da Ford, a ribadire che l’attenzione e la sicurezza alla guida rimangono caratteristiche fondamentali che non dovrebbero mai venir meno.

Vi spieghiamo brevemente in cosa consistono.

 

Mamme al volanteL’Emergency Assistance è un dispositivo che, dialogando direttamente con il nostro cellulare, una volta rilevate le condizioni di incidente (attivazione degli air bag o blocco della pompa carburante) fa in modo di lanciare una chiamata di soccorso fornendo tramite GPS la nostra posizione, permettendo agli occupanti di comunicare direttamente con l’operatore di emergenza.
La tempestività dei soccorsi viene in tal modo sensibilmente agevolata.

 

 

L’Active city stop utilizza un sensore posto all’interno del parabrezza anteriore all’altezza dello specchietto retrovisore, in grado di riconoscere superfici riflettenti (come la carrozzeria o il vetro posteriore di un’auto) davanti all’auto: quando il sistema riconosce la presenza di un oggetto, calcola in tempo l’intensità della frenata per evitare la collisione.

Se il guidatore non reagisce in tempo e il sistema calcola che una collisione è imminente, riduce i giri del motore, frena automaticamente, e attiva le quattro frecce d’emergenza. L’Active City Stop opera a velocità inferiori ai 30 km/h, quindi durante la marcia in coda che tanto caratterizza il traffico cittadino. Secondo noi un ottimo punto di partenza…

 

 

Per concludere, in un futuro prossimo, e si sta lavorando in questa direzione, le auto si guideranno da sole evitando tutti gli incidenti, ma fino ad allora non ci resta che usare la testa sia al volante sia nella scelta dell’auto da guidare, considerando la sicurezza al primo posto e solo dopo colore e tendenze alla moda.

 

 

 

 

 

Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

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