Settimana scorsa La 27esima ora ha pubblicato un post mooooolto grazioso. “Scoprirsi Grimilde al supermercato e capire che bisognava tifare per lei”.

Racconta la signora madre di fanciulla adolescente: “Sono in fila alla cassa e sento lo sguardo di un uomo su di me. Quegli sguardi di seduzione che riconosci perché lasciano un marchio sulla pelle”. Quale smacco, quando si accorge, che lo sguardo non è per lei ma per la sua piccola, la sua bambina ormai giovinetta, la fotografia di lei da giovane? 

Ecco: è in quell’esatto istante che la mamma si sente matrigna. In quel moto breve di gelosia, subito soffocato dall’autocensura, verso una ragazza, che è la sua bambina.

L’articolo sul La 27esima ora prosegue con considerazioni sulla difficoltà o meno di invecchiare e non sentirsi più oggetto di seduzione per le 40-50 enni di oggi.

 

Io, da mamma matrigna, però, devo dire la verità. Quel che più mi ha colpito di questo post è l’ammissione di “colpa” di una donna, mamma, che scopre di essere un po’ matrigna.
Perché matrigna non è solo quella donna che risposa in seconde nozze uomini divorziati o vedovi con prole. In questo secondo caso, che è il mio, scontrarsi con la propria identità matrignesca è inevitabile: la famiglia allargata ci mette davanti a certe contraddizioni e con i figli non nostri abbiamo meno tabù (e le tensioni esplodono molto più rapidamente).

Per un genitore ordinario, invece, scoprirsi matrigna può essere deflagrante. Eppure quante mamme soffrono per la perdita di fascino, a vantaggio delle figlie più giovani. Quante donne non riescono ad accettare il rapporto speciale tra una figlia e il padre. Quante donne non sopportano di invecchiare, e magari scimmiottano le figlie con gli stessi abiti o accessori. Altre, magari, non mettono la competizione sulla bellezza, ma sull’intelligenza. O sulla creatività. O sull’abilità in cucina o a pulire casa. Ognuno ha il suo campo, ma quando c’è competizione c’è matrigna.

Conoscete la matrigna che è in voi?

 

photo credit: terzoocchio via photopin cc

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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!