Alternative per chiamare le matrigne? Eccole qua: mammina, mammoccia, mama, mammaq (quasi), quasi mamma, vice mamma, madre adottiva, matriosca, mamma bis, bismamma, mamma lemure, bella mamma, terzo genitore, genitore 3.

Il nostro sondaggio è stato un successo. In tantissimi hanno risposto per suggerire un termine che non evochi la cattiva delle fiabe, ma al contrario addolcisca l’immagine di quelle donne che nella vita incontrano e si innamorano di un uomo già sposato con prole.

Oltre alle proposte, sono state fatte riflessioni importanti. Come quella di Damiano, antropologo, che si domanda se madre, a parte quella biologica, non possa essere definita anche quella culturale. “Pensa che per i ragazzi berberi del Maghreb il “padre” sociale è il fratello della madre, non il genitore genetico!”.

C’è il suggerimento di Maria Cristina, che scrive: “Perché non matrioska, in fondo noi donne siamo figlie, mamme, nonne, matrigne, sorelle, un’identità dentro l’altra, proprio come le bamboline russe”.

Un’amica francese suggerisce “bella mamma, come belle mère in francese”, che Oltralpe è alternativo al più brusco maratre, matrigna.

C’è anche chi non vuole sentire ragioni e rivendica l’unico termine concesso dal dizionario italiano: matrigna. “Non serve cambiare parola, basta cambiare la percezione che ci sta dietro”, scrive Rossella Calabrò, matrigna veterana.

Forse un giorno la parola matrigna non darà più scandalo. Forse un giorno le matrigne non dovranno più “giustificarsi” e non dovranno più usare l’ironia per presentarsi ad amici o parenti. Ci racconta una di loro: “Quando mi presento agli amici del mio figliastro, dico sempre: piacere, io sono la cattivissima matrigna. E sorrido, e loro pure”. Io trovo più dolce una frase del tipo: “Piacere, sono la quasi mamma e lui è il mio quasi figlio!”. Ma è una questione di punti di vista, e ognuno è libero di scegliere.

Vorrei solo far notare che per i fratellastri è venuto in soccorso il diritto. Attraverso la norma sull’uguaglianza tra figli legittimi e figli naturali è stato di fatto eliminato il termine fratellastri. Oggi fratelli e sorelle sono tutti uguali, sia che siano figli degli stessi genitori, sia di uno solo dei due con un altro partner.

Forse il diritto, un giorno, verrà in soccorso anche alle matrigne? Oggi siamo delle figure inesistenti e rispetto ai nostri figliastri siamo meno di una baby sitter: almeno lei ha un contratto di lavoro. Ma questo tema merita un approfondimento. Con calma ci arriviamo.

Grazie a tutti per aver partecipato con passione al sondaggio.

 

 

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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

2 Comments

  1. Ioo la chiamerei Madrina.
    A costo di confonderla con la Madrina del Battesimo Cristiano ma proprio per trasferirgli il concetto di cura e di amore verso un Bimbo/a non figlio tuo.

    Le parole sono sentimenti quindi iniziare un nuovo rapporto genitore/figlio con un sentimento di quale quello che dovrebbe contraddistinguere una Madrina o anche un Padrino sarebbe molto bello e di ottimo auspicio per la riuscita.
    Avvicinerebbe anche la chiesa ad un rapporto non proprio incentivato salvo nel caso della vedovanza chiaramente ..

    Ciao!

    Jul