Lo spazio del bambino
Ricerche e contributi interdisciplinari in tema di psicologia ambientale
A cura di Cristina Castelli Fusconi, Franco Angeli ed., 1985, Milano
Ho deciso di dedicare nella sezione Casa di MammeAcrobate uno spazio apposito a questo “prontuario” degli spazi del bambino nelle scuole dell’infanzia che di primo acchito potrebbe sembrare un “fuori tema” ma che, in verità, è stato per me un nuovo punto di partenza non solo sotto l’aspetto tecnico/pratico di architetto, ma anche nel mio modo di osservare le mie figlie nelle loro azioni quotidiane e… nel capirci qualcosa di più!
Questo testo è una raccolta di più contributi interdisciplinari di pedagogisti, psicologi ed architetti riguardo le relazioni tra lo spazio fisico scolastico, la sua organizzazione pratica (come disporre gli arredi, ad esempio) e la risposta comportamentale dei bambini. Non è sicuramente l’unico nel suo genere ma è uno dei pochi che raccoglie anche il contributo di architetti…ed è forse per questo che mi è capitato tra le mani.
E’ stata di grande valore per il mio approfondimento sul tema della “casa a misura di bambini” la tabella in cui, nella sua introduzione, Cristina Castelli Fusconi indica quelli che sono i centri di interesse o “angoli” in cui si praticano le diverse attività all’interno dell’aula di scuola materna.
Gli spazi dei bambini identificati per una scuola materna credo possano essere una eccellente fonte di ispirazione per qualsiasi genitore –in particolare per una Mamma Acrobata!- per comprendere, rappresentarsi e predisporre quelli che sono gli “angoli” dei bambini nella casa, che è lo spazio educativo complementare alla scuola.
Quello di Cristina Castelli Fusconi è un elenco pratico molto chiaro e puntuale degli spazi fisici di gioco e attività in funzione ai bisogni dei bambini nel loro percorso evolutivo.
In particolare gli elementi considerati sono:
- prima di tutto il bisogno del bambino (che può variare dal bisogno di sicurezza a quello di individualizzazione, al bisogno di movimento a quello di socializzazione, e via dicendo)
- uno spazio ben preciso opportunamente organizzato per appagare quel determinato bisogno (l’arredo e qualche accortezza possono delimitare e circoscrivere materialmente questi angoli)
- il tipo di materiale/ attrezzatura/ giocattolo che vengono adoperati (e non c’è da stupirsi se molti di questi oggetti sono i medesimi con i quali i vostri bambini amano giocare anche a casa)
- il tipo di gioco e attività che il bambino svolge in questi spazi a seconda del bisogno (dai giochi d’avventura per soddisfare il bisogno di esplorazione, alla cura dell’igiene personale per il proprio bisogno di sviluppare l’autonomia, etc)
Per semplificare la comprensione concreta e pratica di quali siano questi spazi, oltre a riproporvi la tabella che si trova nel volume “Lo spazio del bambino”, vi mostriamo una galleria con alcuni degli angoli di gioco e attività che si svolgono all’interno delle scuole; molte di queste attività possono essere riproposte a casa così come molti di questi “angoli” possono essere riprodotti e riadattati tra le mura domestiche.
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