Oggi vorrei parlare con voi di una cosa che adoro fare e che è un modo divertentissimo di condividere un po’ del nostro tempo con i nostri bambini tra le mura domestiche: la lettura. Spesso i più grandicelli, di fronte a un libro, stortano un po’ il naso. Sa di compiti, di fatica, di sedentarietà, ma noi sappiamo bene che non è così e dunque faremo loro un grandissimo dono invogliandoli a leggere con noi.
Come? Quando? Cosa leggere ai bambini?
Le risposte sono variegate e colorate. Dipende dalle vostre abitudini, dal vostro background e dagli interessi dei vostri bambini. Ma ci sono storie e avventure per ogni età che è possibile leggere insieme, condividendo un momento di tranquillità e di intimità, e una volta scoperto il magico mondo dei libri, state pur certi che i vostri ragazzi non saranno più disposti a farne a meno!
“Belle parole” diranno alcune di voi. Sì, belle parole. E’ questo il senso della lettura. Raccontare delle storie di fantasia o reali con belle parole, che entrino nella mente di chi le ascolta, suscitando belle immagini e bei ricordi, stimolando la fantasia, arricchendo la conoscenza, il vocabolario e la voglia di sapere.
Scriveva Hermann Hesse “Se si leggono i libri come si stanno ad ascoltare gli amici, ciò che si legge ci allieterà e consolerà come solo gli amici sanno fare”.
Nati per leggere
Ed è proprio ascoltare i libri come amici che ci insegna un progetto meraviglioso che coinvolge genitori, asili nido e scuole per l’infanzia e soprattutto tanti, tanti bambini: il progetto Nati per leggere che nasce nel lontano 1999 dall’iniziativa congiunta di pediatri e bibliotecari con il fine di promuovere la formazione, la ricerca e la solidarietà rivolte all’infanzia.
L’iniziativa parte dal presupposto che i libri siano un’irrinunciabile occasione di sviluppo affettivo e cognitivo e che la lettura ad alta voce ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni abbia il potere di stimolare la crescita relazionale e cognitiva dei bambini, instaurando in loro un’abitudine alla lettura e all’apprendimento che li accompagnerà per il resto della vita.
Non si tratta di mettersi a tavolino con l’obbligo di leggere, questo sarebbe anzi controproducente.
Si tratta di lasciare che i nostri bambini abbiano libri da sfogliare, da maneggiare, da esplorare a loro disposizione e che siano loro a chiederci di leggerglieli.
Nessuna forzatura. Soltanto la nostra disponibilità. Saranno loro a provare curiosità verso questi colorati ed incantati oggetti.
Ce li porteranno, come fanno con tutte le cose che non conoscono, e allora li apriremo e sfoggeremo le nostre migliori doti interpretative per narrare ai nostri cuccioli le mille storie che la letteratura per l’infanzia mette a nostra disposizione.
Mio figlio, ad esempio, ha meno di 2 anni e fino a un paio di mesi fa non era molto interessato alla lettura. I libri erano lì, continuavo a comprargliene, ma lui li guardava distrattamente abbandonandoli poi in giro. Poi un giorno, senza che apparentemente nulla fosse cambiato, ha iniziato a scoprire questo “gioco” così diverso dagli altri ed ha imparato a condividerlo con noi.
Allora a una cert’ora della sera, prima di andare a letto, dopo aver lavato i denti e messo il pigiama, corre alla libreria, dove i primi due piani sono occupati dai suoi robusti libretti di favole e forme, e prendendoli tutti in mano li appoggia sul divano e poi si siede accanto a me. Prende i libri ad uno ad uno e me li dà, sfogliando le pagine, ascoltando le storie e aspettando curioso l’evolversi della trama, chiedendo di quando in quando, con impazienza “E poi?”.
Leggere insieme è magnifico
Un momento di intimità, fatta di contatto fisico, di vicinanza e di condivisione di storie che oggi sono sue, ma che sono state mie e che furono dei miei genitori prima, e ancor prima dei miei nonni. Pinocchio, Tartan, Biancaneve e Bambi, convivono con Toy Story e gli Incredibili portando avanti una tradizione secolare.
Un gioia che si tramanda, così come le buone ricette, di generazione in generazione.
Sul sito www.natiperleggere.it e sulla pagina di Facebook dedicata a questo progetto, troverete molte idee e spunti sul come avvicinarvi alla lettura con i vostri ragazzi. Titoli e storie, suggerimenti di approcci adatti a tutte le tasche e a tutte le età.
Visitatelo e proponete alla scuola che frequentano i vostri bimbi di aderire al progetto. La mia lo fa già.
Si tratta di un circolo virtuoso, che vale la pena incoraggiare e promuovere.
di Francesca Torracca
6 Comments
Io trovo che l’idea libro=amico sia veramente una realtà. Con la lettura di un libro tu entri in una storia, partecipi, parteggi, conosci, piangi, ridi. Niente secondo me è più stimolante della lettura di un libro dove puoi usare tutta la tua fantasia: immaginare i luoghi, le persone, gli oggetti, gli animali. Pensate a quanti più stimoli offre un libro alla mente dei bambini (ma anche alla nostra di adulti) rispetto alla televisione! Secondo me è importante anche abituare i bambini a frequentare le biblioteche: lasciar scegliere a loro un libro, magari solo perchè ha una bella copertina, è importante.
e concordo su tutto!
Anche nella nostra vita i libri sono importantissimi. Compagni di gioco, di nanna, di viaggi in auto!
Anche noi stiamo vivendo un’esperienza simile.
Mia figlia ha iniziato ad interessarsi ai libri a circa 15 mesi quando, in vacanza con amici lettori, ha visto il loro figlio maggiore (di 3 anni) giocare e chiedere che gli fossero letti i suoi libri.
Di ritorno a casa abbiamo predisposto il ripiano in basso della libreria di casa per lei e da allora non ha più smesso di appassionarsi ai libri.
Ora ha 2 anni e mezzo e da tre mesi ha anche un fratellino: la lettura è stata un modo per superare la gelosia…..mentre allatto il piccolo leggiamo insieme dei libri e questo ha reso speciale anche per lei questo momento altrimenti un pò difficile.
Spero che anche il fratello seguirà il suo esempio.
Che meraviglia una mamma che allatta e contemporaneamente legge per l’altra bimba. Complimenti!
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