L’impiego delle donne potrebbe anche essere migliore ma, all’interno della coppia, va in secondo piano rispetto al lavoro dell’uomo: sono infatti le donne a riununciare con maggior probabilità quando entrambi i partner lavorano molte ore. Lo dice uno studio americano condotto dalla Cornell University, secondo il quale le lavoratrici che hanno un uomo che lavora almeno 50 ore a settimana si ritrovano a fare la maggior parte dei lavori domestici, con maggiori probabilità di interrompere il lavoro fuori casa.

Un’analisi compiuta su 8.484 lavoratori qualificati e su 17.648 lavoratori non qualificati in famiglie con entrambi i partner al lavoro ha mostrato che se i mariti lavorano almeno 60 ore, la probabilità che la donna interrompa la sua vita lavorativa aumenta del 42%. Secondo il ricercatore Youngjoo Cha, la probabilità raggiunge il 51% per le lavoratrici qualificate e il 112% per le madri che hanno un lavoro qualificato. Al contrario, il fatto che la moglie lavori almeno 60 ore a settimana non ha ripercussioni sulla probabilità che l’uomo rassegni le dimissioni.

“Quando il molto lavoro comporta conflittualità tra lavoro e vita privata nelle famiglie con due lavoratori, le coppie spesso risolvono il contrasto privilegiando la carriera dell’uomo”, dice Cha riferendosi allo studio pubblicato sulla rivista American Sociological Review di aprile.

Fonte city.corriere.it

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