L'anniversarioSi sa…per definizione l’anniversario arriva una volta l’anno, ogni anno.

E, un po’ come per il Natale, ci si riduce sempre all’ultimo a pensare al regalo.

 

Ma a differenza del Natale, dove a ricordarti che sei in ritardo e a farti sentire in colpa perche’ non lo senti piu’ tuo ci pensano migliaia di alberi addobbati e di lucine in giro per le strade, per l’anniversario sei da solo contro la possibilita’ non remota di dimenticartelo.

 

E invece e’ uno dei momenti piu’ importanti che devi dedicare alla coppia.

 

Un momento dovuto, soprattutto se hai dei figli. Gia’ perche’, come dico sempre ai miei bambini, “la prima volta che l’abbiamo festeggiato voi neanche c’eravate, e continueremo a festeggiarlo anche quando voi sarete in giro per i pub con gli amici” (i due maschietti,  perche’ la mia futura bimba col cavolo che la lascio andare in giro per pub con gli amici).

 

Ma la cosa non e’ cosi’ semplice. Se sei fortunato e hai dei nonni disponibili riesci ad organizzarti, altrimenti…beh non ti resta che chiamare una baby sitter che per una serata di 4 ore con due bimbi ti prende la modica cifra di 80 euro.  Per andare al Savini sei gia’ fuori budget e quindi opti per la solita pizza. Fuori casa per le 7.

 

Cavolo, ma doveva essere proprio oggi? Si perche’ il problema e’ che 8 anni fa ho fissato la data del matrimonio il 22 maggio in quanto era l’unico sabato di primavera rimasto libero al ristorante (in chiesa come si sa il posto lo si trova sempre…ma vuoi mettere il ristorante?) e non potevo sapere che proprio oggi mi avrebbero infilato in una riunione di non ho capito bene che cosa a Bologna.

E vabe’, non c’e’ problema…torno presto….a tutta birra in autostrada e intanto mi scervello per il regalo. Certo, dopo 10 anni di fidanzamento e 8 di matrimonio…un’idea originale non si trova facilmente.

 

Io ho un trucco. Non esiste un uomo capace di fare un regalo ad una donna. Un uomo, che conosce solo i sette colori dell’arcobaleno, non ha capacita’ di abbinamento e possiede una varieta’ di aggettivi che si limitano al bello e al brutto, come puo’ indovinare un regalo?

Puo’ riuscire solo a farsi intortare da una commessa carina e a comprare qualcosa di costoso che non piacera’ mai a sua moglie (che da tempo non si veste piu’ come Ambra Angiolini a Non e’ la Rai).

No no …per un regalo ad una donna ci vuole una donna. Ci vuole un’amica a cui affidare l’incarico (sempre che se ne trovi una disponibile e con gusti decenti).

 

Altrimenti per un regalo di anniversario possono andar bene anche dei fiori…rose rosse, una per ogni anno di matrimonio (anzi, facciamo una in piu’ perche’ 8 e’ pari e non va bene).

Dunque, nove rose a cinque euro l’una, cena per due e baby sitter… Azz era meglio farsi intortare dalla commessa!

 

Ma si dai, che poi la porto in quel bel ristorantino in Brera. Errore strategico. Quando andavo in Brera  una volta, avevo una Uno scassata che ci sta dappertutto. Ora invece la familiare dove la metto?

Dopo tre quarti d’ora di sacramenti opto per il parcheggio a ore. 45 euro…beh spero che almeno mi cambino le pastiglie dei freni.

 

Siamo a 170 euro…un’ora me la son bruciata per parcheggiare e non ho ancora mangiato.

 

Ma siamo fuori a cena e questo e’  l’importante…finalmente posso parlare a tavola con mia moglie (saranno almeno 5 anni che non succede!).

E di cosa parliamo? Dei bambini! No dai … stasera no. Stasera parliamo d’altro….almeno proviamoci per i primi 5 minuti, tanto si sa che poi alla fine torniamo sempre li’… perche’ in fondo ci piace parlare dei bambini.

 

Arrivano i piatti, nouvelle cousine…piatti grandi e cibo piccolo. Il prezzo e’ piu’ vicino al piatto che al cibo, e se da un lato la mia circonferenza non ne risente, beh la cena dura pochissimo.

Evidentemente sanno che ho la macchina al parcheggio a ore e vogliono farmi risparmiare del tempo per rientrare dalla baby sitter.

 

Ma si, alla fine abbiamo voglia di tornare a casa a vedere i bimbi che dormono nel loro lettino e guardarli pensando che sono degli angioletti (certo, probabilmente mentre dormiva pure Jack lo squartatore era carino.)

E dopo una serata passata con mia moglie per festeggiare l’anniversario mi rendo conto che il vero regalo e la vera festa sono proprio quei due terremoti che dormono abbracciati alle loro salamandre e serpenti di gomma.

 

La coppia va difesa, rinsaldata, e deve avere i suoi spazi per ricordarsi quanto e’ piu’ bello che sia cresciuta, arricchita fino a diventare un terzetto, un quartetto ecc.

Come spesso succede, quando ti manca una cosa ti accorgi di quanto e’ bello averla.

Insomma staccare ogni tanto e’ proprio quello che ci vuole per rimanere piu’ attaccati, perche’ ogni tanto bisogna allontanarsi per vedere meglio tutto quello che da vicino non cogliamo.

 

Ogni tanto, non troppo…anche perche’ un’altra serata cosi’ e son rovinato.

La prossima volta si va Mac coi bimbi. Si mangia un sacco e c’e’ pure un parcheggio all’ingresso.

Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

3 Comments

  1. Lauracrobata

    però vedo dalla foto che hai fatto in tempo ad ubriacarti!!! 😆

  2. Virginia

    Dai che bello questo articolo! Condivido in pieno, succede anche a me e mio marito… usciamo da soli forse una volta all’anno e in quell’occasione… ci ritroviamo a parlare di ciò che abbiamo di più bello e prezioso: il nostro monello quattrenne!
    Oh cmq… io pure voto Mac,o almeno i posti dove la confezione è grande quanto il contenuto 😉
    Buon anniversario!!

  3. Sei forte Mr. DAD! Auguri a te e alla tua bella moglie.