La festa della Famiglia

Domenica 27 gennaio si è celebrata la festa della Famiglia, di tutte le Famiglie del mondo!

Cosa c’è di più importante della Famiglia nella nostra società? certo possiamo farci aiutare dalla scuola, dagli oratori, dalle istituzioni ma in fondo lo sappiamo bene che la vera educazione viene trasmessa all’interno delle Famiglie.

E’ facile costruire una Famiglia, renderla serena? Assolutamente no, non è facile e nessuno ci insegna “come si fa”!

Solo l’amore tra due persone riesce in questa impresa oserei dire “titanica”. Ormai tutte voi che avrete la pazienza di leggere queste righe avete già intrapreso questo cammino e vi sarete accorte che non è lastricato di petali di rose ma spesso si rischia di inciampare in sassi appuntiti.

Quando si è sposata mia figlia, il suo nonno (che allora aveva solo 94 anni e solo 65 anni di matrimonio alle spalle) disse a lei e a suo marito: “da oggi dimenticatevi di dire IO ma dite NOI”. Ecco mi sembra che proprio qui stia il punto: non considerarsi più due persone ma una sola entità. Siamo assieme, abbiamo scelto di stare assieme, per condividere tutto: allegria, gioie, spensieratezza, lavoro, riposo, divertimento, dolore, fatica, impegno, passatempo, interessi.

E con questo non voglio dire che non esista più l’individuo ma che la Famiglia deve necessariamente fondarsi su quel NOI.

E vorrei sottolineare che la Famiglia inizia proprio dall’unione di due persone. I figli, quando e se verranno, allargheranno la Famiglia che già esiste, non ne creeranno una nuova.

Certo l’arrivo di bambini implica maggiore impegno, maggiore collaborazione, maggiore aiuto reciproco. Mai si dovrebbero fare quegli insensati distinguo tra chi fra due persone si dedica maggiormente alla Famiglia.

“Ma io sto di più con i bambini”
“Ma io faccio tutti i mestieri di casa”
“Ma io mi interesso della loro scuola”
“Ma io devo fare salti mortali per accompagnarli, andarli a prendere, far da mangiare, stirare, metterli a letto”
“Ma tu fai sempre tardi la sera”

(n.d.r che sia il padre o la madre a pronunciare queste cose fanno male comunque)

Ecco, io penso che se esiste vera condivisione (anche e soprattutto nelle decisioni che riguardano l’andamento familiare) successivamente non esisterebbero recriminazioni.

Se il papà o la mamma fanno tardi la sera a causa del loro lavoro, si stanno comunque occupando della loro Famiglia…

Se mentre il papà è a calcio con un figlio e la mamma è a casa a cucinare, entrambi si stanno occupando della loro Famiglia.

Siccome però non siamo nati per essere martiri, è chiaro che ci sembra sempre più impegnativo il nostro coinvolgimento di mammeacrobate/papàacrobati rispetto a quello del nostro/a compagno/a.

Ma essere Famiglia vuol proprio dire venirsi incontro, anche accettando che uno dei due si riposi o si legga un libro (no giocare a Ruzzle no!) mentre l’altro sta “sfaccendando” semplicemente perchè è stanco e ha bisogno di un attimo di relax.

Non stanchiamoci mai di lavorare per la costruzione di una Famiglia serena per i nostri figli ma anche e soprattutto per noi stessi: è l’impegno di una vita intera perchè la Famiglia non finisce mai e giorno dopo giorno richiede continuamente la nostra totale attenzione.

BUONA FAMIGLIA a tutti!