Nel 1995, per iniziativa di un gruppo di architetti, insegnanti, geometri e pedagogisti, viene avviata una ricerca che ha coinvolto circa 700 bambini delle scuole materne di Correggio e Rio Saliceto (Reggio Emilia) sostenuta dall’idea che le case standardizzate attualmente costruite nelle nostre città non rispondono, di fatto, alle esigenze dei membri della società “più fotografati e meno ascoltati” : i bambini.
Negli anni successivi il materiale raccolto nella ricerca viene presentato alla mostra “Selezione di esperienze di urbanistica e progettazione partecipata e comunicativa INU-WWF” a Bologna (1996) e, nel 1998, viene organizzato un evento simbolico con l’occupazione della piazza di Correggio con piccole case fatte di cartone: “I bambini (si) occupano (de) la città”.
Nel 1999 viene pubblicato il “Manifesto delle Esigenze Abitative dei Bambini”, un volume che raccoglie quanto emerso nelle precedenti fasi di osservazione, di ascolto e di studio e che darà come risposta concreta la costruzione di “Coriandoline”, un quartiere di Correggio inaugurato nel 2008, progettato e pensato interamente a misura di bambino (www.coriandoline.it)
Il Manifesto delle Esigenze Abitative dei Bambini è un libro materico incantevole da sfogliare, che include non solo disegni, ritagli, impronte di manine e collages originali fatti dai bimbi delle scuole materne, ma che più di tutto sintetizza le idee, le indicazioni, le emozioni e le fantasie emerse in un decalogo di come dovrebbe essere la casa secondo il parere dei bambini.
Le caratteristiche che vorrebbero ritrovare nella propria casa rivelano come per loro questa sia un luogo, un posto dove coesistono sogni, gioco, divertimento, significati e sentimenti. Non è la casa ordinaria intesa come un corpo edilizio diviso in vani ed ambienti, squadrata e tecnologica bensì è percepita come un posto sicuro e da proteggere, a tratti fantastico e magico, il contenitore di un piccolo mondo colorato e suggestivo, caldo e accogliente.
“Nessuno ha mai chiesto ai bambini se le case attualmente costruite, rispondono alle loro esigenze e alle loro aspettative. Spesso le architetture e le tipologie si piegano a necessità costruttive e ad abitudini abitative ripetitive e consolidate. […] La casa viene suddivisa in “zone”che rispondono alle esigenze di relazione e di privacy delle persone adulte; i bambini sono soggetti marginali ai quali al massimo viene dedicata una camera onnicomprensiva”
(Laura Malavasi -Pedagogista e Luciano Pantaloni- Architetto in Manifesto delle esigenze abitative dei bambini: quando le idee dei bambini trovano casa / a cura di Laura Malavasi, Luciano Pantaloni, Maggioli ed, Rimini, 1999)
In particolare le idee ed i suggerimenti dei bambini – che esamineremo nel dettaglio successivamente – sono stati sintetizzati in dieci requisiti che una casa dovrebbe soddisfare:
1) trasparente (per vedere fuori)
2) dura fuori (sicura e protetta)
3) morbida dentro (calda e accogliente)
4) bambina (proporzionata ai bambini)
5) grande (per contenere tutto e tutti)
6) giocosa (con tanti spazi per giocare in libertà)
7) decorata (vivace e tutta colorata)
8) intima (raccolta e con un nascondiglio segreto)
9) tranquilla (silenziosa e senza traffico)
10) magica (che stupisce, creativa e non scontata)
requisiti piuttosto lontani dalle consuete normative tecniche e dalla visione di noi adulti!
Secondo voi che caratteristiche dovrebbe avere una casa?
A me piacerebbe avere una casa, in ordine sparso:
1) grande, con tante stanze e corridoi che si ricollegano, balconi e terrazze con pergolato
2) luminosa, con ampie e alte vetrate con serramenti bianchi a listelli, come quelli della casa di Piccole Donne
3) con tanto legno nei pavimenti, nelle pareti e con una deliziosa soffitta con altana accessibile da una vecchia scala scricchiolante
4) autopulente, sempre in ordine, pulita e profumata tramite uno speciale aggiornamento automatico ogni 5 minuti che riporta tutto alla condizione iniziale
5) accogliente, con carta da parati dai colori caldi, un grande camino e tanti tappeti d’inverno e freschi tessuti d’estate
6) silenziosa, dove non si sentono clacson o sirene di autoambulanze ma solo il rintocco delle campane e il cinguettio degli uccellini (escluse le cicale)
7) panoramica, dove dalle finestre non si vedano condomini che limitano la visuale…
8) con un grande giardino (con giardiniere invisibile annesso) dove trascorrere le giornate d’estate, dove cenare con gli amici, dove leggere un libro seduta su una panchina e nascosta tra i cespugli
9) senza zanzare
10) di proprietà, per non pagare mutuo o affitto!
Qual è il decalogo che appagherebbe le vostre esigenze abitative ?!
5 Comments
Dato che stiamo progettando di allargare il nostro appartamento annettendo il piccolo appartamento a fianco.
Per fortuna alcune caratteristiche da te indicate il nostro già le ha, è di proprietà e con una splendida visuale sulle colline marchigiane, anche se non proprio silenzioso 😉 .
Per ora sogno dei miglioramenti molto “pratici” da fare alla nostra casa, tipo mettere delle protezioni sui balconi in modo che i nostri bimbi possano goderseli senza pericolo (la mia piccolina adora osservare le auto e ancora più i cani che passano…); mettere altrettanto “in sicurezza” il giardino, e in casa…. tanti scaffali bassi -per le cose dei bimbi- ed alti -per le nostre-, appendini ed armadi dove riporre la miriade di oggetti che oggi girano senza meta in casa… 🙁
E angoli con tappeti, divanetti e tavolini bassi dove poter inventare giochi, stare in relax, accogliere amici!
Per il resto siamo abbastanza fortunati, viviamo in un tranquillo quartiere di paese, ed abbiamo un piccolo parco-giochi vicinissimo a casa, dove poter passare i pomeriggi d’estate in compagnia di altri bimbi e mamme (e sulla funzione socializzante di uno spazio così ne avrei da dire….)
Dover iniziare dei lavori è un vantaggio per favorire l’accessibilità della casa ai bambini.
Se avete un doppio bagno e i bambini sono ancora piccoli, ti suggerisco di montare [b]un wc per loro[/b], come quelli degli asili. Lo useranno fino alle elementari comprese.
Il vasino tradizionale diventa piccolo molto presto, e la nostra tazza -anche se dotata di riduttore-, è molto alta per i bambini con il risultato che spesso hanno dolore alle gambe o gli viene il “formicolio” stando con gli arti a penzoloni.
Se poi avete lo spazio e pensate di montare il [b]”doppio lavandino”[/b] come si vede nelle riviste, suggerisco di affiancare ad un lavandino grande uno piccolo per loro (sempre come quelli negli asili).
Sia il wc che il lavandino sono interventi che possono essere [b]”riconvertiti”[/b] a misura di adulto con poco dispendio economico e di energie, poichè un domani basta alzare i tubi degli scarichi di alcune decine di centimetri e rimontare due nuovi pezzi.
Anche nella doccia suggerisco un saliscendi che parta dai 70-80 cm oppure un gancetto dove appendere “lo spruzzino” così che i bambini possano [b]farsi la doccia[/b] soli appena in grado gestendo il getto e senza che l’acqua gli arrivi fissa e dall’alto.
Aspettiamo di vedere le foto della nuova casa con i tavolini, i tappeti e le protezioni per il balcone!
Per i tuoi consigli!
Mi riservo di chiedertene altri man mano che i nostri progetti si concretizzeranno, speriamo!!!!!
😀
Che bel post e che scoperta! Mi piacerebe tanto poter sfogliare “Manifesto delle esigenze abitative dei bambini”, corro subito a cercarlo in libreria!
[b]Non si trova nelle librerie…il “Manifesto delle esigenze abitative dei bambini” è un libro che non è in vendita 🙂
ne esistono poche copie, esattamente tante quanti furono i bambini coinvolti nel progetto.
Ogni volume è “in originale”: contiene disegni e collage veri e originali fatti da ogni bambino.
Averlo in mano è stato molto emozionante…la mia copia aveva una manina di bimbo/a impressa con la tempera verde, un pezzo di stoffa scozzese col bordo tagliato a zig-zag, un disegno fatto a matita (mi pare un cerchio)…praticamente ogni copia è un pezzo unico.
Lo puoi comunque avere in prestito da qualsiasi biblioteca che, se non lo possiede, te lo può fare arrivare con prestito interbibliotecario (solitamente sono a tuo carico le spese di spedizione).
Se te lo procuri vieni a descrivere, se ti va, la tua copia che disegni e collages ha…che noi (io soprattutto 😳 ) siamo curiosissime!
Ciao!
Maya[/b]