L’autunno è ormai iniziato, le giornate si accorciano, iniziano i primi freddi, spesso accompagnati dai primi malanni di stagione e così addio passeggiate all’aperto fino all’ora di cena e infinite chiacchiere con le amiche mentre i bambini giocano al parco.
Il tempo che possiamo passare all’aperto con i nostri figli si accorcia in maniera direttamente proporzionale all’avanzare della brutta stagione e come ogni mamma ben sa, intrattenere i bambini tra le mura domestiche è un’impresa tutt’altro che facile.
I bambini hanno bisogno di spazi, di giochi, di compagnia e attenzione costante.
Bisogni che mal si conciliano con i limiti dell’ambiente domestico, specie quando si vive in appartamento e il nostro bimbo è figlio unico.

Per conservare l’armonia e il benessere della famiglia, occorre dunque organizzarsi affinché il tempo trascorso in casa sia strutturato in maniera pratica e intelligente, così da stimolare e coinvolgere il nostro bambino, pur consentendoci di conservare spazio e tempo per i nostri interessi e per le faccende domestiche.
Come fare?

La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare. Occorre strutturare il tempo.I bambini, si sa, sono abitudinari, adorano i riti, il ripetersi degli eventi, le routine che li aiutano a scandire il tempo e a trovare in esso dei punti di riferimento precisi. Credo che ogni madre in dolce attesa abbia finito col leggere qualche libro/manuale sull’accudimento dei bambini. Dunque ognuna di noi sa che ci sono dei momenti standard imprescindibili nella vita di un piccolo, come il risveglio, il momento della pappa, del bagnetto e della nanna. Per i più grandicelli l’andare all’asilo o a scuola. Ciascuno di questi gesti si ripete di giorno in giorno, in maniera costante, uguale a se stesso, caratterizzando la vita dei nostri figli, e fungendo da punto di riferimento.

Certo ogni famiglia ha le sue abitudini: c’è chi si sveglia con un bacio, chi con la musica, chi va a scuola con la mamma, chi con la nonna, chi mangia presto, chi mangia tardi, chi dorme poco e chi dorme molto, chi fa il bagnetto prima di cena, chi prima di dormire, chi vuole la ninna nanna e chi la fiaba, sta di fatto che tra mille modi di organizzare una giornata, esiste una costante: la ritualità.
Ogni bambino si sente rassicurato dal fatto che ad un evento ne seguirà un altro, costantemente. Se le cose si ripetono, tutto va bene.

I bambini inoltre sono estremamente ricettivi e adorano essere coinvolti nelle nostre attività quotidiane.
Quello che davvero interessa ai nostri figli è starci vicino ed esplorare oggetti e situazioni sempre nuovi in un quadro conosciuto e confortante.
Quante volte ci siamo trovati ad allontanare i nostri figli, mentre ci dedicavamo alle faccende domestiche o ad altre attività che giudicavamo “off limits”? Ogni volta la nostra giustificazione era sempre stata la stessa: ”non è un lavoro per bambini”. Sbagliavamo.
Escludendo, tagliando fuori i nostri piccoli, ottenevamo quasi sempre come risultato ripicche e capricci.

Per questo la strada da percorrere è quella di cambiare prospettiva.
I bambini devono essere coinvolti.
Occorre trovar loro un piccolo ruolo nelle nostre attività quotidiane, ritualizzandole:  li renderemo felici e allo stesso tempo potremo tirare il fiato e dedicarci (magari in maniera un po’ al di fuori degli schemi abituali) a ciò che desideriamo o anche solo dobbiamo fare.

Facciamo qualche esempio.
Dobbiamo sbrigare i lavori domestici ma il nostro piccolo ci segue con gli occhi da cerbiatto pregandoci di giocare? Invitiamolo ad aiutarci.
Passarci la biancheria mentre carichiamo la lavatrice, tirar fuori i cucchiai dalla lavastoviglie, assisterci mentre cuciniamo, sono tutte attività che lo faranno sentire grande e allo stesso tempo gli daranno modo di entrare in contatto con mondi e materiali tutti da scoprire.
Resteremo stupiti dal fatto che non ci sia gioco più divertente di quello di aiutare la mamma a riporre pentole e teglie, magari conservandone una per giocare a fare il cuoco.
Già, perché nonostante i nostri figli siano circondati da giochi costosissimi, spesso dimenticati in fondo a un cesto o sotto il letto, ciò che li rende veramente entusiasti è l’uso di materiali semplici, che ci vedono usare ogni giorno e che danno modo alla fantasia di sbizzarrirsi.
Un mestolo di legno e una padella possono diventare tamburo e bacchetta, mentre noi sistemiamo la cucina.
Una pallina di impasto mentre prepariamo la pizza o la torta, si trasformerà in un materiale magico per inventare mille forme nuove.
La frutta da sbucciare – e perché no, assaggiare – per aiutarci a preparare la macedonia (banane, arance, mandarini) darà sapori e pizzicori inediti alle manine.
Il foglio di carta e il pennarello, sul seggiolone o sullo sgabello alto a fianco del pc, trasformeranno il nostro cucciolo in un piccolo artista, mentre leggiamo la posta o finiamo un lavoro.

Di certo non possiamo aspettarci che i bambini si intrattengano all’infinito in una singola attività, ma offrendo loro l’opportunità di affiancarci mentre facciamo qualcosa che fino a ieri era “proibito” ci regalerà un po’ di tempo per assolvere ai nostri compiti senza farli sentire abbandonati o esclusi.
Inoltre li aiuterà a capire che anche quando mamma e papà sono impegnati, esiste sempre il modo e il tempo per pensare a loro.
E naturalmente, una volta adempiuto ai nostri “doveri”, avremo modo di dedicarci anima e corpo ai nostri piccoli apprendisti, insegnando loro giorno per giorno tanti fantastici giochi da svolgere in casa con la televisione e la playstation spente ma con cuore, orecchie e sensi aperti a nuove scoperte.
Ma di questo parleremo nelle prossime puntate…

PS: per chi fosse interessato all’argomento consigliamo la lettura del libro “Riti per crescere” della Red Edizioni

 

di Francesca Torracca

Author

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2 Comments

  1. Stellinacadente

    Noi ci divertiamo tantissimo a fare i travasi con la farina. Preparo due o tre contenitori di vari colori, cucchiai e cucchiaini e poi lascio i miei ometti a pasticciare. Ogni tanto mi spingo ad aggiungere pure un po’ d’acqua! E loro passano il pomeriggio intero a versare la farina da un contenitore ad un altro, a mescolare, a impastare…. Oggi poi abbiamo fatto due bei panetti e abbiamo usato le formine!

  2. Ragazze, io ho trovato una cosa fantastica…da ieri pomeriggio io e Matilde cantiamo e balliamo come delle matte, ho trovato un CD fantastico che si chiama Cantagioco!! Piace a entrambe e rende questi pomeriggi meno grigi e meno lunghi!