L’entrata in vigore del Decreto Salva Italia, dal 1 gennaio 2015, ha introdotto alcune importanti modifiche all’ISEE. Tutti ne avremmo fatto richiesta almeno una volta, lo strumento che dal 1998 è utilizzato con il fine di misurare la situazione economica delle famiglie, in relazione alla richiesta di una prestazione sociale agevolata.
Tra le varie prestazioni che prevedono la presentazione dell’ISEE, infatti, troviamo:
- assegni per il nucleo familiare
- asili nido
- centri estivi per minori
- trasporti scolastici
- mense scolastiche
- assegno di maternità
- servizi scolastici e universitari (libri, alloggi, borse di studio, riduzione tasse)
- assistenza socio- sanitaria e domiciliare
- servizi ai diversamente abili
- agevolazioni canoni nei servizi residenziali (luce,telefono,gas, affitti)
ISEE: cosa cambia?
Una prima novità riguarda la modalità di raccolta dei dati necessari per il rilascio dell’ISEE. I richiedenti, infatti, dovranno continuare a presentare la DSU – Dichiarazione Unica Sostitutiva – ma molti dati saranno raccolti direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS e non potranno più essere autocertificati.
Oltre a questa, un altro importante cambiamento riguarda la tipologia di ISEE. A quello standard o ordinario si aggiungono altri ISEE, diversi a seconda dello scopo per il quale vengono richiesti e dalle caratteristiche del richiedente e del suo nucleo familiare, come illustrato nel Manuale INPS I.S.E.E. 2015:
ISEE Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi: serve per le prestazioni agevolate destinate ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
ISEE Università: utilizzabile per le prestazioni relative al diritto allo studio universitario.
ISEE Sociosanitario: serve per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti.
ISEE Sociosanitario-Residenze: tra le prestazioni socio-sanitarie alcune regole particolari si applicano alle prestazioni residenziali (ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette).
ISEE Corrente: consente di calcolare un ISEE facendo riferimento ad un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione, nell’ipotesi in cui nei 18 mesi precedenti la richiesta si sia verificata una variazione della situazione economica di un componente del nucleo, come ad esempio la perdita del lavoro.
ISEE: a chi va presentata la richiesta?
La DSU può essere presentata:
- ai Comuni
- ai Centri di assistenza fiscale (CAF)
- direttamente all’ente erogatore della prestazione
- alla sede INPS competente per territorio
- in via telematica collegandosi al portale ISEE sul sito dell’INPS, disponibile nella sezione Servizi on-line – Servizi per il Cittadino, al quale si può accedere utilizzando il PIN dispositivo rilasciato dall’INPS.
Una volta ricevuta la DSU, i soggetti incaricati (CAF, Comune etc.) trasmettono i dati al sistema informativo dell’ISEE che provvederà all’emissione. Se entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU non si riceve l’attestazione, si possono autodichiarare i dati ed ottenere un’attestazione provvisoria.
La Dichiarazione Sostitutiva Unica è valida dalla presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo.
Quali documenti sono necessari?
- Informazioni sulla composizione del nucleo familiare
- codice fiscale e documento d’identità del dichiarante;
- codice fiscale di tutti i membri del nucleo familiare;
- certificazione che attesti l’handicap in caso di richiedente e/o familiari diversamente abili.
- Dati sui redditi. Vengono valutati i redditi del secondo anno precedente la presentazione dell’ISEE (per le DSU presentate nel 2015 il reddito di riferimento è quello del 2013):
- Dati sul patrimonio mobiliare e immobiliare (riferiti al 31/12 dell’anno precedente la presentazione dell’ISEE).
- Dati su autoveicoli e imbarcazioni di proprietà.
Sul Sito della Cisl troverete l’elenco dettagliato di tutti i documenti necessari.
Fonti: Manuale INPS I.S.E.E. 2015, Circolare INPS 171, Guide INPS, Cisl
photo credit: / 123RF Archivio Fotografico
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