Infertilità secondaria: quando non arriva il secondo figlio

Hai già avuto un figlio e quindi pensi che ne potrai avere un secondo senza alcun problema? Purtroppo non è sempre così. Sebbene tutto vada vissuto con la piena serenità, ci sono dei casi in cui, dopo aver concepito un primo bambino, si hanno delle difficoltà ad averne un secondo. Si tratta di quella che i ginecologi chiamano infertilità secondaria, ovvero la difficoltà a concepire una seconda volta. Come mai accade e cosa possiamo fare per raggiungere l’obiettivo? 

L’infertilità secondaria è spesso banalizzata

Sai che il 30% delle persone hanno problemi di infertilità? Un dato abbastanza importante. Non riuscire a rimanere incinte crea frustrazione e rabbia, lo so, perché è successo anche a me con il mio primo figlio. La mia cicogna, seppure cercata a 27 anni, è arrivata con due anni di ritardo. Ma l’importante è il risultato. E lo stesso vale per chi soffre di infertilità secondaria: vivere con tranquillità il momento del concepimento è indispensabile. Il rischio però spesso quando si cerca un secondo figlio e non arriva, è che tutti banalizzino il problema: “avete già un figlio, accontentatevi!”, ti diranno, senza mostrare sensibilità al tuo dolore. Ma non preoccuparti, pensa al tuo primo bambino e concentrati sulla tua famiglia. Parlare al tuo partner di quello che provi e cercate insieme una strada per risolvere il problema.  

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Fertilità secondaria: quando andare dal ginecologo?

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un medico esperto in infertilità: ogni coppia è a sé, dunque le diagnosi sono difficili da fare a priori. Quando è il momento giusto per prendere provvedimenti? Diciamo dopo 6 mesi, se hai più di 35 anni, così da non perdere tempo, mentre se sei più giovane e se ti va puoi attendere anche un anno. Ma non c’è una regola. Anche affidarsi ad un ginecologo è un modo per vivere in maniera più leggera il problema, perché prenderai in mano la situazione e avrai sollievo dal “fare qualcosa”. 

Infertilità secondaria: le cause primarie

I motivi per cui non si riesce a concepire un secondo figlio possono essere tanti. Sicuramente c’entra l’età della donna, che sappiamo essere al massimo della sua fertilità tra i 20 e i 30 anni, ma spesso arriva a desiderare un secondo figlio ben dopo quella soglia. Se i 40 sono alle porte non attendete molto nel chiedere aiuto. Ma l’età non è l’unica causa: possono infatti essere insorti problemi dopo la prima gravidanza, come infezioni non curate in modo ottimale, o alterazioni ormonali. Attenzione anche al papà perché il problema non è sempre della mamma: uno stile di vita poco corretto (come il consumo eccessivo di alcool e fumo) può dare problemi allo sperma, che risulta non di qualità. 

Gli esami per l’infertilità secondaria

Una volta effettuata la visita dal ginecologo (con ecografia interna), potrà suggerirti quali esami fare: sicuramente sarà necessario un emocromo completo, così da controllare i livelli ormonali. Il tuo compagno potrebbe sottoporsi allo spermiogramma, ovvero l’analisi del liquido seminale. A te potrebbe chiedere di effettuare un’isterosalpingografia, ovvero l’esame che controlla la pervietà delle tube di Falloppio, attraverso mezzo di contrasto. Per escludere endometriosi o fibromi potresti doverti sottoporre a laparoscopia.

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