L’Alto Adige è uno dei territori più family friendly di tutte le nostre belle montagne. Ovunque possiamo trovare hotel attrezzati per ogni genere di esigenza, ma non mancano nemmeno fattorie, masi, agritur ove è possibile testare una vacanza “diversa”, più in sintonia con la natura.
In ogni valle poi vi sono innumerevoli sentieri adatti a chiunque, da provare sia in zaino che in passeggino. Oppure facendoli calcare a piccoli piedini che desiderino muovere i primi passi in un ambiente unico e spettacolare.
Andiamo alla scoperta di questa incantevole regione con una guida d’eccezione, Azzurra del blog BabyTrekking.it.
Quali sono le località più belle dell’Alto Adige per trascorrere le vacanze con i bambini?
San Candido e l’Alta Pusteria, la spettacolo prende vita
San Candido (Innichen in tedesco) è uno dei più pittoreschi paesini di tutto il Sudtirol. Adagiato ai piedi del Monte Baranci, è un punto davvero nevralgico per girare l’Alta Pusteria, territorio pieno di fascino e adattissimo alle famiglie con bambini, anche piccoli.
Sono infatti moltissimi gli itinerari facili e paesaggisticamente fantastici. Come non menzionare la Val Fiscalina (che il noto alpinista Louis Trenker definì la più bella del mondo), verdissima e assolutamente pianeggiante o ancora il celeberrimo lago di Braies, romantico specchio d’acqua reso noto dalla fiction “A un passo dal cielo”?
San Candido offre anche un delizioso centro pedonale, ideale per un relax post camminata oppure per una defaticante passeggiata dopo cena. Meditando su quale sarà l’escursione da fare il giorno successivo.
E se per caso piovesse? Niente paura: per gli amanti delle piscine non manca un vero parco con mille giochi, l’Acquafun. Tutto ciò che serve per non rimpiangere il sole, compreso un megascivolo lungo ben 75 metri! Oppure, si può sconfinare nella vicina Hochpustertal austriaca e arrivare sino alla fabbrica della Loacker di Heinfels (a circa 15 chilometri, venti minuti di auto): oltre a visitare il museo dei wafer più famosi del mondo, ci si potrà cimentare anche nel creare il proprio, con gli ingredienti che piacciono di più (previa prenotazione).
A San Candido e in Alta Pusteria ci si muove tranquillamente anche in bus (la rete è infatti capillare e i mezzi puntualissimi), ideale per chi desidera muoversi senza spostare mai la propria autovettura. O anche per chi giungesse qui in treno: la stazione è proprio in centro al paese!
Ortisei, la Val Gardena e i fiabeschi paesaggi
Stretta tra le Odle, Sassolungo e Sella, la Val Gardena è una delle vallate più affascinanti di tutte e Dolomiti. Il suo centro più famoso ed esteso è senza dubbio Ortisei: da qui si può raggiungere, tramite gli impianti, anche la celeberrima Alpe di Siusi.
E proprio da Ortisei partono innumerevoli splendide passeggiate: da non perdere la Val D’Anna, ideale per le famiglie con i bambini (percorribile tranquillamente anche in passeggino), con tanto di percorso kneipp e parco giochi da favola, dove fermarsi anche per un bucolico picnic.
Oppure perché non salire con la funicolare sino allo Chalet Resciesa e camminare per mezz’oretta (facile facile) e pervenire al Rifugio Resciesa, che offre uno dei panorami più belli dell’intera valle, con vista che spazia dalle Odle allo Sciliar?
La Val Gardena però è anche Santa Cristina e Selva, altri due cuori pulsanti pieni d’identità e carattere. Chi desiderasse soggiornare in questi due paesini, troverà passeggiate strepitose e degne di una vacanza intera.
Da Santa Cristina si può infatti salire sul Monte Pana e percorrere Panaraida, il percorso tematico anche per passeggini che conduce alla scoperta della natura con anche fantastiche installazioni e giochi (come, per esempio, la minifunivia in legno o le case sugli alberi). Dall’altro versante, i verdissimi prati del Seceda sono pronti ad accogliere tutte le famiglie per far loro godere di paesaggi davvero emozionanti e di facilissimi sentieri.
Selva invece, ai piedi del massiccio del Sella, è un vero gioiello: la sua escursione più nota è senza dubbio quella in Vallunga, stretta valle smeraldina che porta dritta all’interno del Parco Naturale Puez Odle, regalando un relax incredibile fatto di alberi ondeggianti e prati a perdita d’occhio. Ideale anche per i passeggini!
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Alta Badia con Corvara, La Villa e San Cassiano: il polmone verde delle Dolomiti
Il cuore delle Dolomiti batte in Val Badia. Tutto sembra uscito da un puzzle: il quadro è davvero perfetto, pennellato con sapienza da un artista dalla bravura incredibile.
I paesini dell’Alta Badia sono tutti spettacolari, ognuno con le sue caratteristiche. San Cassiano, ai piedi del Piz Dles Conturines, regala una vista meravigliosa sulle cime della Val Parola e sugli spettacolari verdi prati.
La Villa, adagiata in centro alla valle, è il top per spostarsi alla scoperta di ogni itinerario mentre Corvara, modaiola e chic, propone una sfilza di negozi ove lustrarsi gli occhi. All’ombra del Sassongher naturalmente, vetta simbolo dell’intero territorio!
L‘Alta Badia è veramente il top per le famiglie con i bambini. Facilissime passeggiate si uniscono a vette meravigliose mentre parchi giochi in quota allietano il soggiorno dei più piccini (e anche dei genitori, perché no?).
Qui troviamo Moviment, tre aree ludiche sull’altopiano di Pralongià, espressamente pensate e studiate per avvicinare le famiglie alle attività sportive, contemplative e didattiche. Piz Sorega, Piz La Ila e Pralongià, queste sono le località che li ospitano: ai giochi si aggiunge anche la componente paesaggio, rendendo il tutto ancor più magico e spettacolare.
E non possiamo non menzionare il Summer Park la Crusc, ai piedi del Sasso di Santa Croce (altro simbolo del territorio). Qui l’area di svago è ispirata alle leggende ladine, cui proprio queste vette hanno dato i natali. Il Regno dei Fanes, la principessa guerriera Dolasilla, le marmotte, un re malvagio, un mago cattivo… Chiedete alle anziane nonne della valle e tutto vi sarà svelato: la fiaba prende vita e si incarna nei masi, nei dipinti, nei toponimi, nelle case.
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Moso e l’Alta Val Passiria, il gioiello sconosciuto
La Val Passiria sale da Merano e conduce sino in Austria attraverso il Passo del Rombo, terzo valico più alto d’Italia (dopo lo Stelvio e il Gavia). Dopo San Leonardo, la valle si stringe in una stretta forra per poi riallargarsi nei pressi di Moso, Plata e Stulles, i paesini più ridenti del territorio.
Praticamente sconosciuta al pubblico italiano, l’Alta Val Passiria è frequentata in larga parte da escursionisti tedeschi. Ed è un vero peccato perché qui tutto è veramente a misura di bimbo.
La maggior parte dei rifugi infatti sono facilmente raggiungibili anche in passeggino e ognuno offre la propria curatissima area giochi. Ci troviamo all’interno del Parco Naturale Gruppo di Tessa, il più vasto dell’Alto Adige, con cime che superano sovente i 3000 metri: un paesaggio quindi maestoso e imponente, ma selvaggio e affascinante.
Se amate la montagna vera, senza fronzoli, con poca gente in giro e grandi spazi, l’Alta Val Passiria non può che essere la scelta azzeccata. In più, Moso e il suo territorio fanno parte di Alpine Pearls, un gruppo di selezionatissime località alpine che hanno scelto la mobilità dolce come filosofia. Difatti qui ci si può spostare tranquillamente senza mai muovere l’automobile, giacché i trasporti pubblici sono efficientissimi e non ritardano di un solo minuto, raggiungendo anche le frazioni più remote. Plan, piccolo paesino al termine dell’omonima valle laterale che sale da Moso, addirittura è una dei primissimi in Italia ad aver bandito definitivamente i mezzi di trasporto. Che vanno lasciati al grande parcheggio proprio poco prima di arrivarvi: oltre, ci si muove solo a piedi.
Si strizza poi anche l’occhio alla storia: a Moso infatti si può anche visitare il Bunker Mooseum, un forte costruito durante la Seconda Guerra Mondiale ma mai entrato in funzione a causa dello spostamento della linea di combattimento altrove. All’interno, l’allestimento consente di compiere un salto nel passato e scoprire le origini glaciali della Val Passiria (che si possono anche scoprire al paesino di Plata, lungo il sentiero delle marmitte dei giganti), continuando nei secoli sino ad arrivare ai giorni nostri. Per incontrare anche, nel giardino esterno, un branco di stambecchi in cattività (l’unico in Italia), con anche cuccioli appena nati. Insomma: un vero viaggio che svelerà tutti i segreti di quest’angolo nascosto di Alto Adige!
Val di Funes: la meraviglia al cospetto delle Odle
La Val di Funes è senza dubbio il paradiso verde dell’Alto Adige. Scordatevi i family hotel (ma anche gli hotel in generale): qui ci sono solo masi e tutto riporta alla vita contadina, fatta di agricoltura e allevamento.
E il territorio, proprio per questo, sa far innamorare di sé: una volta provato, non lo si dimentica più. Complice anche il meraviglioso panorama sulle Odle, forse il più bello in assoluto di tutte le Dolomiti, celebrato da fotografi e pittori già da almeno due secoli.
Qui non si può far altro che camminare: la Val di Funes infatti è l’oasi di coloro che cercano pace e tranquillità con solo le montagne ad accompagnare, il cielo a far da cornice e il suono degli alberi che ondeggiano al vento.
E così si può raggiungere (anche in autobus ovviamente) Malga Zannes, il punto terminale oltre il quale coi mezzi non si può transitare. Da qui si parte per innumerevoli escursioni e passeggiate, tutte con vista spettacolare. Geisleralm, Glatschlam, Gampenalm: sono solo alcuni degli stupendi ristori che è possibile raggiungere, molti dei quali anche con il passeggino (mettendo in conto un pochino di fatica).
Per non parlare dell’Adolf Munkel Weg, la via delle Odle: un sentiero spettacolare che corre proprio sotto al ghiaione dello stupendo massiccio, offrendo un panorama che sarà difficile dimenticare. Con una chicca: il panorama più bello si ammira da Malga Casnago. Provate e diteci se non è vero!
Prima di andarvene però sostate un attimo alla chiesa di San Giovanni in Ranui, poco prima di Santa Magdalena scendendo da Malga Zannes. La cappella, immersa in uno sterminato verde prato, farà volare la mente ai secoli scorsi, quando la popolazione si riuniva qui prima di salire con le proprie greggi verso gli alpeggi per l’estate.
Articolo a cura di Azzurra Forti del blog BabyTrekking
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