L’altro giorno ero sdraiata a godere di un momento di relax e sole accanto al tappeto elastico sul quale la mia bimba grande (6 anni) saltellava con la sua amichetta.
Io ero stranamente rilassata e senza pensieri, loro giocavano e parlavano, e io le ascoltavo.
Discorsi interessanti i loro, a tratti da bambine, a tratti più seri e “da grandi”. Una risata, un tono di voce più squillante, un’altra risata, una cantilena, un bisbiglio.
Mi sono sentita come se stessi “origliando” una conversazione proibita, in realtà stavo scrutando mia figlia mentre “viveva”. È stato come guardarla e ascoltarla con altri occhi e altre orecchie, come non capitava da tanto.
Non mi è piaciuto tutto quello che ho visto e ascoltato, sia chiaro. Più di una volta sarei voluta intervenire, anzi un paio di volte l’ho fatto per la verità correggendo un tono poco simpatico che avevo sentito e ricordandole che quella certa cosa di cui parlava glielo avevo già vietata la sera prima (si vede che ha un problema di memoria a breve termine, come la maggior parte dei bambini).
Poi sono tornata ad ascoltarla e osservarla. E mi sono resa conto di una cosa: era davvero da tanto tempo che non la guardavo con attenzione, cogliendo le sfumature del suo carattere, i suoi gesti, i suoi modi di porsi nei confronti delle sue amichette e dell’ambiente circostante.
Perché spesso, immagino non capiti solo a me, i figli non li osserviamo per davvero. Li guardiamo distrattamente, li sorvegliamo, non li perdiamo di vista se no chissà cosa combinano, ma non li osserviamo attentamente, non cerchiamo di decifrarli.
E invece, complice la sdraio, il sole, il momento di rilassatezza, la più piccola che dormiva, ho ritrovato un tempo prezioso, quello di osservare e ascoltare mia figlia, di scoprirla più grande, determinata ma anche fragile, insicura a tratti, bambina ancora per poco…
Sì, è un tempo prezioso quello che si trascorre in vacanza, quasi un tempo senza tempo, senza ritmi dettati e imposti da altri, un tempo che si vuole vivere con lentezza, gustandoselo a pieno. A volte, non lo nego, sembra un tempo infinito, i bambini ci stancano, ci assorbono ogni energia, non ci lasciano un minuto per respirare o per pensare anche a noi.
Ma è un tempo che di solito durante l’anno scarseggia, finalmente può essere interamente dedicato alla famiglia, a loro, ai bambini che crescono e cambiano così velocemente che se non lo troviamo una volta ogni tanto, questo benedetto tempo, rischiamo di perderci molto, forse pure troppo.
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