Il sorriso del neonato

Da quando è partito il progetto Mellin Cuore di Mamma ogni settimana vi ho parlato di sorrisi, primi sorrisi, sempre accompagnati da tanta gioia e felicità, vissuti con emozione, attesi e accolti come una ricompensa dopo tanta fatica.

Oggi vorrei raccontarvi del sorriso dei neonati inteso come la prima tappa dello sviluppo sociale di ogni individuo.

 

Il sorriso nasce prestissimo, forse addirittura già nel grembo materno: attraverso sofisticati ecografi, sembra si abbia testimonianza di “primi sorrisi”, smorfie che assomigliano a espressioni di benessere.

 

Sicuramente, e lo leggiamo spesso nei racconti delle mamme, già a poche ore o giorni dalla nascita, specialmente durante il sonno, è possibile scorgere sul volto del neonato un sorriso.

Questa espressione non arriva in conseguenza di fattori esterni ma molto probabilmente da stimoli interni legati al sistema nervoso e viene chiamata “sorriso endogeno” o “sorriso primitivo”.

E’ molto importante perché, e non fatico a crederlo, questo sorriso è in grado di attirare l’attenzione degli adulti e in particolar modo della persona che si prende cura del bimbo, la sua mamma.

 

Ci tengo a riportare queste bellissime e commoventi parole di Lorella che raccontano di un primissimo sorriso davvero “speciale”:

 

“Mi ha lasciato però un bellissimo regalo: due mesi dopo la sua morte scopro di essere incinta: che fosse una bambina me lo sentivo già, ma quando è nata e me l’hanno messa tra le braccia, Gemma mi ha guardato e aveva lo stesso identico sorriso di mia mamma.”

 

Il secondo sorriso che compare sul volto del bimbo si ha tra il primo e il secondo mese di vita ed è il cosiddetto “sorriso sociale” chiamato così perché è una prima e timida risposta a stimoli esterni come un volto o una voce umana.

 

Alessia ci racconta:

“Il mio patatone ha iniziato a sorridere presto; ma i primi veri sorrisi, quelli consapevoli, li ha fatti a un mese circa.
Dopo 40 minuti di poppata attaccato al mio seno interrompe il suo faticoso lavoro, alza lo sguardo con aria seria, la palpebra quasi socchiusa per il sonno che incombe nel tepore del lettone…”

 

Solo dopo i 3/4 mesi circa di vita arriverà quello che viene definito “sorriso sociale selettivo”. Ora il sorriso non è più solo una risposta a stimoli esterni, ma diventa una consapevole espressione dell’individuo, un primo linguaggio sociale.

 

Perchè, come diceva Charlie Chaplin, «Un giorno senza un sorriso è un giorno perso».

 

Un grazie a tutte le mamme che si stanno raccontando su www.mellincuoredimamma.it

Come ormai sapete bene, per ogni storia raccontata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Magica Cleme Onlus che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago al di fuori delle mura ospedaliere.

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Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

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