Tutto ha inizio un giovedì pomeriggio.
Figlia n. 3 che vomita
Figlio n. 2 con febbre
Venerdì resto a casa dal lavoro e li porto dalla pediatra: niente di preoccupante, virus di stagione per il vomito, gola infiammata per la febbre.
E venerdì sera saltavano come grilli.
Mi dico: dai, meno male.
Sabato mattina alle 5 in punto sento figlia n. 3 dal lettino accanto al mio letto che piagnucola: maaaammma.
Tre secondi per aprire gli occhi e sbleeeurgh, inondato lettino, pigiama,mamma, pavimento, tutto.
Lavala cambiala pulisci per terra cambia le lenzuola.
E si fanno le 6.
Mamma, teeete (sete).
E dalle da bere a piccoli sorsi.
Alle 6.30 si replica, sbleurghh, stavolta sul pavimento della sala.
E lavala e cambiala e pulisci il pavimento.
Mettile il peridon –> rispedito al mittente sotto forma di dissenteria –>ollèèè
E il sabato prosegue con figlia n. 3 smunta e assetata, figlio n. 2 sfebbrato, figlio n. 1 sano.
Dico: il figlio n. 1 lo mando dai nonni, così sta lontano dai virus.
Ore 19 me lo riportano.
Bianco come un lenzuolo: mamma non sto bene.
E si triplica: sbleeeeeurghhh (fortuna è grande e sa centrare il wc).
ore 21 si addormenta seduto sul divano.
ore 21.30 lo sveglio, lo mando a letto (letto a soppalco) con telo mare di sicurezza, si sa mai.
Fa per appoggiare la testa al cuscino: parte l’onda anomala.
Vomitato sul telo mare, sul cuscino, sul lenzuolo.
Ssi è salvato il piumone perchè da brava madre degenere prima di pensare al figlio ho dato uno strattone al piumone per evitargli l’inondazione.
E mandalo in bagno, e fallo lavare, e smonta il letto, e vai giù in cantina, e togli i pezzi dal telo mare e dal lenzuolo (sono stata ad un passo dal replicare pure io) e avvia la lavatrice col disinfettante.
Non ho dovuto chiedere al figlio n. 1: cosa hai mangiato di buono dai nonni?
Fossi stata grissom avrei avuto tutti i pezzi per ricostruire la scena del
delitto.
E torna su, e prepara il biochetasi, e dagli lo sciroppo antinausea.
E mo’ dove lo metto a dormire?
Nel letto basso del figlio n. 2, ma senza figlio n. 2 sia mai che me lo inonda di notte.
Con secchio accanto al letto.
Arriva la domenica.
figlio n. 1 come nuovo, roseo e felice.
figlio n. 2 sempre sfebbrato.
figlia n. 3 con dissenteria a niagara.
E lavala e cambiala e fai la lavatrice col disinfettante.
Tremavo ogni volta che, poverina, mi diceva: mamma, cacca.
E arriva il lunedì.
figlio n. 1 sano a scuola.
figlio n. 2 sano alla materna.
figlia n. 3 sempre con le scariche
figlio n. 4.. ah no, uomo, beccato in pieno dal virus della figlia n. 3.
Faccio per andare al lavoro in auto, ore 8 in punto.
Metto la chiave, giro la chiave: uo uooo uooo°°°oo.
Morta.
Batteria morta.
E chiama il meccanico e nel mentre porta il figlio n. 2 alla materna a piedi e aspetta il meccanico.
Me l’hanno portata via e ancora non ho notizie.
Mi son dovuta far venire a prendere dall’ufficio, ho chiesto per favore di evitarmi il provinciale in bicicletta, sono l’unica sana, vorrei restarlo, lì mi stirano i camion.
Devo averla combinata bella grossa in una vita precedente.
p.s.
in tutto ciò non ho nemmeno vinto al superenalotto: avessi azzeccato un numero, uno!
1 Comment
So che non dovrei ridere ma dai…posso almeno dire che un po’ di buonumore me l’hai messo?!??!?!?
grande!!!!