Il racconto di Papà “Papino”

Ciao a tutte, anche io “papino” acrobata di una straordinaria bimba di due anni e marito di una funambolica donna, tenterò di raccontare la mia giornata tipo.
Certa è la condizione di socio minoritario della società Famiglia SpA in cui mi trovo: moglie Amministratore unico e figlia Sottosegretaria.
A me chiaramente spettano le mansioni operative più basse e meno qualificanti, quali smaltimento pannolini, approvvigionamento viveri e le più svariate mansioni di facchinaggio.
Le giornate cominciano presto con un buon latte caldo portato a letto (il suo, della piccola), poi inizia l’operazione “Tutti giù dal letto” e in quel momento, essendo io l’unico in piedi, mi è chiaro da chi ha preso mia figlia.
Il ritorno a casa è spesso ostacolato dal passaggio al supermercato per l’acquisto di latte per lei e dolcino per l’altra lei (mantengo il lei per ragioni di privacy ).
Salutati gli ormai amici dell’Iper, raggiungo finalmente casa e dopo una giornata di lavoro, non so ancora come mai, ma spero seriamente di trovare il meritato riposo.
Riposo che tutti noi sappiamo non esistere in una casa abitata da bimbi. Ancora vagamente deluso, supero la soglia di casa e mi metto ai fornelli (ebbene sì, sono anche l’addetto alla cucina).
Dopo cena e dopo aver rivisto per l’ennesima volta fatine, topolini, navi volanti, animali parlanti alla TV, arriva il momento più bello… la nanna.
Non merito medaglie o premi, mi do da fare come posso, ma sopratutto cerco di stare in equilibrio mantenendo il sorriso per vederlo poi rispecchiato sul volto di mia figlia.