primo giorno a casa inisiemeOggi entro in punta di piedi in una nuova sezione di Mellin cuore di mamma…una sezione nuova per me ma che in fondo conosco bene, perché io di “prime giornate a casa” ne ho avute ben due.

Una più bella dell’altra.

 

Questa volta mi concentro sulla prima e su quell’emozione mista a terrore che l’ha accompagnata e che ritrovo in alcune delle storie scritte dalle mamme sul sito Mellin cuore di mamma.

 

Le ho lette tutte le storie! E ancora una volta mi sono stupita. E’ bello stupirsi. Io amo stupirmi!

E soprattutto quando sono cose belle a stupirmi… emozioni, gesti, pensieri.

 

Emanuela ad esempio mi stupisce quando decide di usare questo spazio per parlare non solo dell’amore infinito per la sua Hilary ma anche di ricordare che ci sono bambini “che combattono tra la vita e la morte da 0 a 36 mesi” e che questo sia il suo pensiero conclusivo:

“Quello che voglio dire è che essere mamme è una cosa meravigliosa ma quello che è più di meraviglioso, sono il coraggio che hanno queste mamme ad affrontare ogni giorno. Le stimo, farei di tutto per aiutarle, e la cosa che è stata emozionante da quando sono mamma, è stata quella di ritornare a casa con Hilary sana come un pesce.. e ho capito che la felicità principale di una mamma è la salute di suo figlio.. che DIO BENEDICA TUTTI I BAMBINI SOFFERENTI E LE LORO MADRI ADDOLORATE”.

Sara, la bimba di Luisiana, “è nata il 6 febbraio e siamo ritornate a casa il 26 febbraio…20 giorni di ospedale e il nostro rientro è stato fantastico…”.

L’amore immenso di Elena che parla del suo bimbo così: “Lui mi guardava con i suoi occhioni così dolci e io gli sussurravo:”da ogni cosa ti proteggerò e non permetterò mai a niente e nessuno di farti del male”.

Oggi ha quasi 6 anni e tra un po’ inizierà la scuola elementare. Ogni volta che lo guardo mentre dorme il mio cuore si riempie di orgoglio e di amore. E quando a volte piango, lui viene da me mi asciuga le lacrime e mi dice: “Mamma stai tranquilla,tutto si risolverà perchè tu sei la mamma più dolce e gentile del mondo” e ci stringiamo in un lungo e dolcissimo abbraccio. Lo amo più della mia stessa vita e senza di lui non potrei vivere”.

Irene che ricorda quei “giorni piovosi, ma quella mattina splendeva un tiepido sole autunnale. Fuori, per strada, tutto mi sembrava nuovo. Come se la città, la mia città dove sono nata e cresciuta, i suoi alberi, le persone, fossero rinate insieme a mio figlio e si affacciassero alla vita per la prima volta quel giorno. Attraverso il finestrino dell’auto, sulla strada di casa, contemplavo i raggi di sole riflettersi sul volto di mio figlio, preoccupandomi al contempo di proteggerlo. Poi il portone, la porta e infine l’ingresso. La visita degli amici più cari, cenare insieme già quella sera, la prima notte. E Pier sempre con noi, nella sua culla”.

Amelia che ci racconta invece il più bel regalo di Natale mai ricevuto “…due giorni dopo, quando vengo dimessa, lei non viene a casa con me, deve rimanere ancora per dei giorni in ospedale. Il ritorno a casa per me è difficile da affrontare, non ho più il pancione ma non ho neanche la mia bimba, mi viene spesso da piangere…Finalmente il giorno della vigilia di Natale ho una bella notizia, mi sento così felice, la porterò a casa per Natale. La mattina di Natale preparo tutto, il cestone, i vestitini e corro in ospedale, quando la vesto è così strano, i vestitini le vengono tutti grandi (pesa solo 2 kg) però è bellissima ugualmente…” e mi emoziono.

 

Sarà che già amo il Natale di mio…ma un Natale così non può che essere SPECIALE. E sempre sul concetto del dono mi piace Cristina che ci ricorda che tutte noi “Abbiamo ricevuto uno splendido dono e per questo dobbiamo ringraziare il Signore!”.

Sarà che anche mia mamma mi racconta spesso di quel Natale Speciale in cui sono nata io.

 

E poi mi emoziona pensare a come la famiglia si rafforzi all’arrivo dei figli. A quella sensazione di unione, forza, invincibilità che solo l’arrivo di un figlio è capace di dare.

 

Certo le prove sono tante, la fatica si fa sentire e a volte anche la “coppia” è messa un po’ a dura prova ma come dice Katia “Arrivata la sera, però, mi sono resa conto di quanto fosse bella e perfetta la nuova famiglia, non mancava niente, bisognava solo pazientare e crescere piano, piano tutti insieme giorno dopo giorno…” e Maura che dice “Non e’ stato facile, ansia, emozioni e sentimenti contrastanti si intrecciavano, ma ogni giorno crescevamo insieme e diventavamo sempre più forti…. Fino ad arrivare ad oggi e a scoprire che presto la nostra splendida famiglia crescerà ancora!”.

E Domizia che dice “da quel momento, le nostre vite si sono arricchite”.

Momenti che rimarranno sempre nei nostri cuori come quella che descrive Katia “è come se lei facesse parte del nostro mondo da sempre, è come se in questa casa ci avesse sempre abitato! Mi sono avvicinata alla finestra e ho guardato il paesaggio imbiancato, le persone avvolte nelle sciarpe con gli scarponi ai piedi e mi sono resa conto che tutto era come l’avevo immaginato… io, lei e la neve che cade silenziosa donando un tocco di magia in quel giorno speciale che ci ha viste tornare nella casa in cui crescerai.”

“Stanchezza. E sollievo. E paura. Queste sono state le sensazioni che mi hanno accompagnata nel mio rientro a casa dall’ospedale. Tutto l’insieme di queste cose, in ogni caso, mi hanno portata ad essere terribilmente felice nel momento in cui sono uscita dall’ospedale per tornare “al sicuro” nella mia casa, ed a sentirmi inadeguata a ciò che mi trovavo a dover fare, che faticavo a trovare “naturale” anche nell’intimità della mia casa”.

Mi piace molto l’idea della casa come porto sicuro che descrive Maria Chiara, la sento anche molto mia; una “tana piena di amore” come la descrive Lucia.

 

Emozioni pure che rimarranno indelebili nella nostra mente e nel nostro cuore che ci avvicinano e rendono speciale il nostro essere mamme.

 

A questo link trovate tutte le storie raccontate fino ad oggi.

Se anche tu hai voglia di raccontare la tua “storia di mamma” vai sul sito Mellincuoredimamma: per ogni storia postata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Onlus Magica Cleme che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago al di fuori delle mura ospedaliere.

Inoltre puoi seguire Mellin e le sue iniziative nella nuova pagina di Facebook.

Author

Laura Campagnoli, mamma di Tommaso e Francesco, una passione irrefrenabile per tutto ciò che ruota intorno alla casa ma incapace di gestirla (la casa), un marito superattivo eco-addicted e un lavoro più che full time. Pigra fisicamente ma non di mente. Acrobata come tante mamme in (precario) equilibrio tra lavoro, casa, bimbi, marito, amiche, genitori e nonni, hobby e sport (poco)… e non necessariamente in quest’ordine!

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